Twenty Two

42 7 0
                                        

Yong-guk

Tornai a casa all'ora di cena, in quel periodo la casa discografica in cui lavoravo era ricca di impegni che non potevano essere ignorati o messi da parte, a seguito di ciò ogni dipendente in giorni diversi eseguiva delle ore extra per salvaguardare gli interessi dell'azienda stessa e in quel pomeriggio era previsto che le svolgessi io.

Entrai nella portineria accogliente che il nostro palazzo ci forniva e presi l'ascensore, le porte si chiusero lasciandomi in compagnia della luce bianca che illuminava il mio viso, guardai le chiavi che estrassi dalla tasca del pantalone impaziente di rivedere Won, sapevo bene che in quel momento non stava vivendo una situazione piacevole e che qualcosa in lei non andava, di solito cercavo di stuzzicarla chiedendole come stava, ma le sue risposte erano il silenzio o un semplicissimo "Sto" a cui non davo molto peso, ogni giorno mi rendevo conto dei suoi occhi tristi e spenti, dei suoi sorrisi falsi e delle sue lacrime versate di notte mentre donava uno sguardo al cielo, mi rendevo conto di tutto eppure non sapevo cosa fare, avrei preferito che parlasse con qualcuno, con una sua amica, con i suoi fratelli, con i suoi genitori, ma era chiaro che non lo facesse, probabilmente per paura di dare fiducia, con me aveva lo stesso identico problema, nonostante cercai di farle capire che fossi sincero e fedele nei suoi confronti, proprio per questo non la forzai mai per rivelarmi qualcosa di sé, non credevo che sarebbe stato il modo migliore, quindi decisi di starle vicino, principalmente perché non riuscivo a sopportare e ad accettare che soffrisse, la volevo vedere felice e allegra come credevo che fosse nel profondo della sua anima, ero sicuro che ciò che passò avesse represso parte del suo carattere per via della sua rabbia nascosta e spesso inconscia che manifestava nei momenti più critici nella quale cercavo di darle più affetto possibile, anche se non ero molto propenso per queste cose, di solito preferivo tenermi dentro il bene che volevo ad una persona senza sperperarlo e farlo notare, ma con lei era diverso, spesso mi ritrovai ad abbracciarla tra le mie braccia possenti stringendola forte a me, a darle qualche bacio sulla guancia e a riservarle dei complimenti, ovviamente sinceri, volevo che si rendesse conto che c'ero e che le sarei stato accanto qualunque cosa fosse successa, ma era ovvio che avesse bisogno di tempo, per conoscermi, per capire chi fossi e per comprendere cosa si nascondesse nei miei pensieri e un po' la capivo, anch'io cercai di cogliere il suo lato più oscuro, che evitò di mostrarmi varie volte per paura di rivelare troppe cose sul suo conto e sulla sua personalità che mi travolse dal primo momento che iniziai ad avere a che fare con lei, il suo essere misteriosa e poco chiara mi incuriosiva da morire, credevo che in lei ci fosse davvero qualcosa di speciale che molte persone che conoscevo non avevano e che lontanamente potevano immaginare.


•••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••  

Nuovo Capitolo!

A grande richiesta ecco a voi il pensiero del signor Bang, ah vi avverto che probabilmente scriverò anche dei capitoli sotto il suo punto di vista in futuro così da rendere la storia più dinamica, vi spoilero che presto accadrà qualcosa di...particolare, non vi svelo altro! 

Spero vi piaccia e che la storia stia soddisfacendo le vostre aspettative e che principalmente non vi stia deludendo, se fosse così vi prego di segnalarmelo.

Grazie mille per le 400 visualizzazioni, mi piacerebbe tantissimo raggiungere le 1000 entro il mese di settembre, mi auguro di riuscirci! 

Intanto thank youu per il supporto e per i voti che destinate ai vari capitoli, grazie mille!!!

Adesso mi dileguo! Arrivederci al prossimo capitolo!

Continuate a leggere e a votare i capitoli per supportare questa storia, grazie mille a chi lo farà!

Nomi, luoghi e situazioni sono del tutto casuali.

• Wake me up • Bang Yong-guk • B.A.P •Where stories live. Discover now