Il giorno deciso per visitare la casa era ormai arrivato.
I miei genitori si presero un giorno libero dal loro lavoro pur di accompagnarmi e di mantenere il nostro patto.
Mi alzai dal letto non totalmente cosciente, mi recai in cucina per poi sedermi in una delle sedie a disposizione e gustarmi la colazione.
Mio fratello, Young-jae, mi scompigliò i capelli in segno d'affetto, era ormai sua abitudine farlo ogni mattina.
Mia madre mi raccontava che fin da piccola ebbi un rapporto più stretto con lui, nonostante volessi molto bene al più grande, Daehyun.
In effetti, ora che ci penso, ci chiamavano spesso Tom e Jerry, perché litigavamo spesso, ma nessuno dei due poteva stare senza l'altro.
Tornai subito dopo in camera mia, selezionai i vestiti che avrei indossato poggiandoli sul letto e andai in bagno per farmi una doccia.
Scelsi di indossare un pantaloncino nero, una maglia bordeaux con delle scritte bianche, le vans e uno zainetto nero come borsa.
Usciti di casa ci accomodammo in auto dirigendoci a Busan.
Non vedevo l ora di vedere la casa, il proprietario mi disse che era già arredata, di conseguenza sperai di trovare dei bei mobili.
Durante l'attesa mi misi le cuffie nelle orecchie e ascoltai un po' di musica, mentre dal finestrino vedevo le macchine sfrecciare, nella corsia laterale sinistra, in senso opposto.
Quella mattina c'era il sole e qualche nuvola sparsa qua e là nel cielo, c'era ancora molto caldo, nonostante l'estate stesse già finendo, eppure, credo che per me non sia mai iniziata, ho passato quegli ultimi tre mesi tra parenti e situazioni spiacevoli che di certo non vi sto qui a raccontare.
Ma nonostante questo ero felice di dare una svolta alla mia vita, finalmente ebbi l'occasione di poter vivere da sola, di poter guadagnare qualche soldino e specialmente di fare ciò che meglio credevo non stando per forza alle regole di qualcuno, certo i miei genitori e in primis i miei fratelli mi sarebbero mancati, ma ogni tanto è giusto sperimentare qualcosa di nuovo.
Semmai la lontananza da Aki, il mio cane, mi avrebbe un po' rattristito, ero molto legata a lui nonostante il proprietario fosse Daehyung.
Riguardo gli amici non ebbi molta paura di perderli, in fondo potevo tornare in periferia in meno di tre ore in auto, quindi in ogni caso ci saremmo potuti vedere.
Tra questi amici, che potrei contare sulle punte delle dita, c'era anche la mia migliore amica, si chiama Rosé, la conosco dal primo anno di università, in poco tempo riuscimmo a legare costruendo un rapporto a dir poco indistruttibile.
Lei fu la prima a dirmi di gettarmi in questa opportunità e che ne sarebbe valsa la pena, in effetti non posso darle torto.
Ritornando alla realtà dopo aver pensato un po' facendomi, ovviamente, delle paranoie, scesi dall auto andando in contro al proprietario dell appartamento e gli strinsi la mano presentandomi.
Egli strinse la mano anche ai miei genitori, i quali gradirono la gentilezza e la cordialità della persona che ebbero di fronte.
Quest'ultimo prese le chiavi dalla tasca sinistra dei suoi pantaloni e aprí la porta invitandoci ad entrare.
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Ecco un capitolo tutto per voi!
Secondo voi il signorino Bang come o in quale situazione incontrerà Won?
Ancora è presto per scoprirlo, ma iniziarci a ragionare non sarebbe male.
Continuate a leggere e a votare i capitoli per supportare questa storia, grazie mille a chi lo farà!
Nomi, luoghi e situazioni sono del tutto casuali.
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• Wake me up • Bang Yong-guk • B.A.P •
FanfictionKim Ji-Won possiede un passato difficile, un passato che non riesce ad accettare e che nasconde, per mezzo di tutte quelle paure che in lei hanno iniziato a crescere sempre di più, tra queste, la paura di fidarsi. I suoi sbalzi d'umore e i suoi atti...
