Sixty

14 3 0
                                        

Arrivati a Seul scesi dal treno accorgendomi di quanta bellezza ci fosse in quella stazione, la ricordo piena di colori e di manifesti pubblicitari, quasi quasi la potrei definire accogliente.

Non sapendo dove andare, chiesi ai miei colleghi se fossero a conoscenza delle strade e dei luoghi che possiede questa città, l'unico che decise di prendere in mano la situazione fu Jongup, egli sostenne di aver raggiunto spesso Seul per lavoro e che seguendo la sua sapienza non ci saremmo persi, ma ahimè, le sue parole non mi convinsero a sufficienza, cosicché mi munii di alcune App che potessero indicarmi il percorso che avrei dovuto fare per raggiungere un determinato luogo, in questo caso l'albergo a noi destinato.

-Non ti fidi? Preferisci seguire una stupida App?-

-Si, lo preferisco decisamente.-

Sapevo di risultare antipatica, ma non volevo che la mia sensazione, provata in treno, diventasse ciò che Yong-guk sosteneva...a proposito del mio ragazzo, lo chiamai non appena scesi dal treno, sentire la sua voce era confortante e rassicurante per me...ovviamente mi chiese come stavo, se era tutto apposto e io risposi che era tutto okei, perché in fondo non era successo nulla di particolare, soltanto la mia nostalgia ogni tanto bussava alla porta del cuore, ma dovevo sopportarla.

-A questo punto usciamo da qui.-

Dissi con convinzione e fermezza, tanto che anche Matthew seguì il mio ordine senza esitare, cosa molto strana e molto insolita.
Con lui non avevo un ottimo rapporto, piuttosto ci evitavamo costantemente nonostante la vicinanza delle nostre scrivanie, non amavo il suo modo di fare e di approcciarsi ai colleghi, lo ritenevo uno pieno di sé, un tipo egocentrico...genere di persone che con me non riescono a costruire un minimo di dialogo, eppure in quella circostanza acconsentì senza fare troppe storie, senza lamentarsi, chissà perché...

Usciti fuori da quella stazione presi in mano il cellulare, inserii nell'App il nome dell'albergo che dovevamo raggiungere e iniziammo a camminare.

Le strade di Seul erano affollatissime, per non parlare del traffico che le macchine producevano per le vie dell'intera città, era impossibile percepire un po' di silenzio e la cosa mi dispiacque parecchio, preferivo posti meno affollati, meno chiassosi, ma ciò non toglie nulla alla bellezza di questa immensa metropoli ricca di grattacieli e caos.

Camminammo per una lunga mezz'ora maledicendoci per non aver chiamato un Taxi, passammo dal seguire le indicazioni dateci dal mio cellulare al chiedere indicazioni ai passanti, alcuni erano sicuri di ciò che dicevano, altri un po' meno, intanto Jongup perse la pazienza dicendo che ci eravamo persi e che la colpa era mia...come dargli torto.
Nella mia calma interiore cercai di trovare una soluzione in fretta, così decisi di chiamare il tanto rimpianto Taxi, comunicai la via in cui vi eravamo e aspettai che arrivasse nella speranza di non aver commesso un ulteriore sbaglio.
Poco dopo un auto si avvicinò a noi e ci permise di salire, l'autista chiese la meta da raggiungere e Jongup comunicò il nome dell'albergo "Paradise Resort", mi chiesi se fosse davvero un paradiso o un altro stupido hotel alla ricerca di un nome che potesse attirare l'attenzione.


••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

NUOVO CAPITOLO!

Per farmi perdonare eccone qui uno nuovo~

Presto ne arriverà un altro! State attenti alle notifiche e mi raccomando, se non volete perdervi alcun aggiornamento aggiungete la storia alla vostra libreria!
Mi farebbe molto piacere anche se avesse un posto nei vostri elenchi di lettura~

Comunque per sapere cosa accadrà continuate a leggere e a votare i capitoli per supportare questa storia!

Nomi, luoghi e situazioni sono del tutto casuali.

SEE YOU SOON~

• Wake me up • Bang Yong-guk • B.A.P •Onde histórias criam vida. Descubra agora