Twenty

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Mentii a quella domanda rispondendo con un semplice "sto" , non sapevo se stessi bene o male, ma ero cosciente dei pezzi del mio cuore e dei pezzi di me persi e frantumati nel buio in cui crebbi troppe volte di essere inutile o semplicemente debole per via della mia instabilità emotiva, non riconoscevo più la mia interiorità, non avevo idea di cosa volessi, di cosa provassi, ero cieca, cieca di fronte l'evidenza di aver bisogno d'aiuto e di una spalla su cui piangere per sfogarmi del tutto, sapevo di essere sola principalmente per colpa mia, il mio lato diffidente, freddo e schivo allontanava le persone o le faceva stancare, tutti credevano che fossi semplice o noiosa senza riflettere sulla motivazione del mio comportamento, ma basandosi soltanto sull'apparenza che per me risultò solo un modo per nascondere la mia vera storia, perché in fondo l'apparenza non è fedele a ciò che si è dentro per vari motivi, nel mio caso per pura difesa.

Spesso fuggivo dai pensieri troppo crudeli praticando attività fisica o scrivendo intere pagine di quaderno che non feci mai leggere a nessuno, le reputavo parti di me e non volevo che le persone mi conoscessero attraverso le parole, preferivo che scavassero nel profondo della mia anima e che mi facessero provare emozioni forti specialmente nei momenti in cui mi accusavo di esser la motivazione della mia sofferenza, di essere il problema principale di tutta quella vicenda e che forse avrei dovuto farla finita mettendo un punto definitivo alla mia vita, ma qualcosa mi impedì di farlo, riuscivo solo a pensarlo, ma mai a metterlo in pratica, forse qualcuno dall alto mi stava osservando e assistendo anche se non lo vedevo ne sentivo, ho sempre creduto che in fondo non siamo mai soli anche se ci illudiamo credendo che sia così.

Mi chiesi varie volte come svegliarmi da quell incubo che ogni giorno non mi permetteva di vedere la luce e di vivere davvero, non ero più felice, ma consapevole che se volevo tornare a sorridere avrei dovuto fare tutte quelle cose che mi mettevano paura ed ansia addosso, ovvero fidarmi, confidarmi, aprirmi di più, ma non era semplice, ormai avevo adottato quel modo di essere e di agire nelle situazioni attorno a me, ma promisi a me stessa che ce l'avrei fatta, che mi sarei ripresa tutto quello che Amber mi aveva tolto, che avrei riscattato me stessa una volta per tutte facendo vedere a chi mi aveva buttato giù che sapevo rialzarmi, anche dopo una situazione grande e dolorosa come questa.

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NUOVO CAPITOLO!

Altra parte riflessiva sulla protagonista~

State tranquilli e tranquille, questi sono capitoli di passaggio, ne vedrete delle belle più avanti~

PER CHI STANNA ANCHE I BTS:

HAPPY BIRTHDAY NAMJOONNIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE.

È il mio bias dei BTS compatitemi.

Ci tengo ad aggiungere che si merita il meglio e che è davvero una persona fantastica.

I Love u Kim Namjoon.

Chiudendo questa parentesi.

DOMANI INIZIA LA SCUOLA E IO NON CE LA FACCIO.

AIUTATEMI A FUGGIRE IN COREA SUSU.

DEVO ANDARE VIA DA QUI! *Lacrima*

Comunque volevo ringraziarvi per le 357 visualizzazioni.

THANK YOUUUUUU.

Spero che aumenteranno! Grazie mille per il sostegno che mi date ogni giorno~

Detto questo vi lascio e arrivederci al prossimo capitolo!

Continuate a leggere e a votare i capitoli per supportare questa storia, grazie mille a chi lo farà!

Nomi, luoghi e situazioni sono del tutto casuali.

• Wake me up • Bang Yong-guk • B.A.P •Where stories live. Discover now