Fifty One

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Tornai a casa con la sensazione di aver lasciato qualcosa alle mie spalle, anche se in realtà non era così, ma la nostalgia a volte gioca brutti scherzi, specialmente se si tratta di ricordi e di persone a cui teniamo particolarmente.

Chiusi la porta della mia stanza gettandomi sul letto, le chiavi che tenevo tra le dita scivolarono sul pavimento lucido mentre il mio viso sprofondava sul cuscino morbido.

Quel giorno il lavoro non era presente nella mia routine, chiesi a Jongup un giorno di permesso per motivi che non specificai e per fortuna me lo concesse, mi disse che ogni tanto mi spettava usufruirne, eppure mi sentivo un po' in colpa con me stessa, probabilmente perché ero venuta meno al mio dovere giornaliero, ma nel complesso non mi sentii così in conflitto con me stessa da rifiutare quella giornata libera tutta per me.

Intanto il corso d'aggiornamento iniziò a preoccuparmi sempre di più, non sapevo quando sarebbero stati rilasciati i nomi dei quattro candidati, anche se sapevo che ne avrei fatto parte, non riuscivo più a non parlare chiaramente con qualcuno di questo fatto importante, ma nonostante tutto cercai di non svelare nulla.

Senza impegnarmi in qualcosa di producente, in quella mattinata il tempo scorse ininterrottamente raggiungendo l'ora di pranzo, mi alzai dal letto e tolsi i vestiti attillati in cambio di una tuta comoda e confortevole.

Andai in cucina e pensai a cosa potessi cucinare, intanto la porta di casa si aprì e si chiuse accompagnata dalla voce di Yong-guk appena tornato per la pausa pranzo.

-Ehi Won-

Sorrise come è solito suo fare, ricambiai quel sorriso dolce e angelico e lo abbracciai.

-Come è andata stamattina?-

-Bene, l ho accompagnata alla stazione, ma da quel momento non ho più avuto notizie.-

-Era contenta?-

-Si, almeno credo.-

-Ricorda che è questo ciò che è davvero importante, se lei è felice è giusto così.
Su che ti do una mano a preparare qualcosa.-

In poco tempo riuscii a cucinare qualcosa di prelibato che gustammo con tranquillità, senza alcun tipo di fretta.

-Domani andrai a lavoro giusto?-

Chiese.

-Si, domani torna la classica routine, devo sbrigare alcuni lavori che mi sono stati affidati da dei clienti e devo verificare se ci sono novità per il corso d'aggiornamento.-

-Capisco, eventualmente aggiornami.-

-Certo, come non potrei.-

Sapevo che stavo mentendo, ma non avevo scelta.

Dopo pranzo sciacquai le stoviglie sporche sotto il rubinetto per evitare di doverlo fare più tardi, in quel momento mi isolai dal contesto in cui mi trovavo avvertendo una sensazione di stanchezza, non fisica, ma mentale, ogni tanto mi capitava, ma non ritenni che fosse un sintomo grave.

-Ehi.-

Sentii il fiato di Yong-guk sul collo e le sue mani sui miei fianchi.

-Ehi, ahah, che c'è?-

-Volevo coccolarti un pò, sai che amo farlo.-

-Adesso? Sul serio? Sto lavando dei piatti, non so se li vedi-

-Si adesso.-

sciacquai le mani e in pochi secondi mi accorsi di esser tra le sue braccia.

-Mettimi giù! Sei insopportabile oggi eh!-

Percorse gran parte della casa arrivando in camera sua, luogo in cui mi adagiò sul suo letto.

Egli si sdraio accanto a me sorridendo, eppure non riuscivo a capire cosa avesse, nonostante fosse allegro e felice.

Poco a poco si avvicinò per baciarmi, lentamente, come la prima volta che lo fece e io ricambiai istintivamente, senza pensarci due volte, mentre la distanza dei nostri corpi pian piano diminuiva fino ad annullarsi in un tenero abbraccio.

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NUOVO CAPITOLO!

Che ve ne pare?
Presto ci saranno dei fatti importanti e...-rullo di tamburi- credo di pubblicare molto più spesso!
Un bacino~

Nomi, luoghi e situazioni sono del tutto casuali!

Continuate a leggere e a votare i capitoli per supportare questa storia!

See you soon~

• Wake me up • Bang Yong-guk • B.A.P •Where stories live. Discover now