• Wake me up • Bang Yong-guk • B.A.P •

Twenty Six

Aprii l'ombrello scendendo dall'auto del mio coinquilino, l'autunno era arrivato e con lui anche la pioggia e il vento che trasportava tutto ciò che incontrava verso la sua direzione, l'insegna del negozio in cui saremmo dovuti entrare mi inquietò, sapevo bene che avrei dovuto affrontare una delle mie paure se volevo lasciare un segno sulla mia pelle chiara e delicata, ma di fronte alla paura non mi sono mai sentita pronta a gettarmi, preferivo scamparmela quando potevo per evitare di farmi male, finché Yong-guk mi riprese poggiando una mano sulla mia spalla.

-Ce la farai, non pensare che sia difficile o impossibile, sei forte e coraggiosa anche se lo neghi.-

Sorrisi alle sue parole di conforto avanzando verso l'entrata in sua compagnia, non appena varcammo la porta una ragazza molto simpatica ci accolse, aveva le braccia completamente tatuate, una cicatrice sulla fronte e i capelli molto corti.

-Ciao! Mi chiamo Soomin, come posso aiutarvi?-

-Salve, mi piacerebbe fare un tatuaggio, è possibile?-

-Certamente! Sei fortunata, oggi sono io l'addetta ai tatuaggi, come avrete notato siamo specializzati anche nei piercing, di conseguenza io e i miei colleghi ci alterniamo sui due ambiti in base ai giorni, seguimi!-

Guardai il mio coinquilino con aria preoccupata, non volevo andare da sola, non senza di lui.

-Scusa se ti interrompo...può venire anche lui?-

-Oh che sbadata, dovevo chiedertelo io in realtà, comunque può accedere non ci sono problemi-

Arrivati nella stanza dedicata alla realizzazione dei tatuaggi mi chiese dove e cosa avrebbe dovuto tatuarmi, gli spiegai ciò che desideravo e i colori che avevo scelto, intanto abbozzò qualcosa su un foglio di carta bianco con una matita qualunque, poco dopo me lo mostrò aspettando la mia approvazione, osservai ogni singolo dettaglio con attenzione per poi darle il consenso per procedere, non appena acconsentii mi indicò lo spogliatoio fornendomi di un asciugamano per coprirmi all'altezza del seno, seguii la sua istruzione togliendo la giacca e la maglia che coprirono la parte superiore del mio corpo indossando quell indumento che avrebbe coperto ciò che avrebbe dovuto per poi recarmi verso il lettino su cui mi sdraiai, Yong-guk  a sua volta prese una sedia sedendosi vicino a me e cercò la mia mano per incrociare le sue dita alle mie.

-State insieme?-

Chiese la ragazza occupata a sistemare gli inchiostri necessari, ma la sua ipotesi venne smentita da un "no" detto da entrambi.

-Ah, peccato...siete carini insieme, vabbè scusate la mia curiosità e le mie domande indiscrete...iniziamo?-

Feci un respiro profondo con la voglia di alzarmi e andarmene addosso, ma non potevo e non dovevo, non in quel momento che ero su quel lettino a un passo dal tatuaggio che ho sempre voluto.

-Ti prego di farle meno male possibile, ha paura degli aghi...-

-Ah...ora capisco, sta tranquilla, cercherò di non farti sentire nulla, anche se non sarà facile, ma ti prometto che ci metterò poco, okei?-

-Okei.-

La sua mano iniziò a muoversi sulla mia clavicola facendo strada all ago che perforò varie volte la mia pelle macchiandola con il liquido nero e rosso che conteneva, quando quest'ultimo mi produceva del bruciore intenso cercavo di non urlare serrando la mascella e stringendo la mano di Yong-guk che non mi mollò per nessun motivo.

-Sono qui Won, non ti lascio.-

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BUONA SEEEEERA~

Scusate se sparisco, non lo faccio per male, ma per via di alcuni impegni non riesco ad aggiornare ogni giorno in questo periodo.

Che odio.

Comunque tatuaggio time today, ragazza con molto fegato, io ad esempio non riuscirei a sopportare l'idea di un ago che mi perfora la pelle ripetutamente, ho già i miei problemi con i vaccini e con gli esami del sangue...CHE DURANO POCO, FIGURIAMOCI UN TATUAGGIO CHE PUÒ RICHIEDERE ORE.

HO PAURA DEGLI AGHI ANCH'IO SCUSATE MA SONO UMANA.

Tralasciando tutto, come ve pare? Lasciate qualche commento! Ci conto~

Detto questo arrivederci al prossimo capitolo!

Continuate a leggere e a votare i capitoli per supportare questa storia, grazie mille a chi lo farà!

Nomi, luoghi e situazioni sono del tutto casuali.