Nine

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Yong-guk uscì di casa dopo avermi raccomandato di non aprire la porta a nessuno, come se già non lo sapessi, che genio. Dopo averlo salutato andai in camera mia, mi distesi sul letto e ripresi a leggere il libro presente sul comodino, mi mancavano pochi capitoli per completarlo, ma una videochiamata da parte di Youngjae mandò in fumo i miei piani, sentiva la mia mancanza e decise di contattarmi e sarebbe stato assurdo dire che io non sentivo la sua, mi mancavano i suoi -SEI UN IRRESPONSABILE!- e i suoi -Vieni qui sorellina, abbracciamoci un po'- dopo una litigata.

Non credevo che potessero mancarmi le cose più scontate, quelle a cui non si dà tanta importanza e invece mi dovetti ricredere, molti dicevano che le piccole cose che vive una persona sono quelle più scontate, ma anche quelle più importanti e in quel momento pensai che fosse vero.

Dopo un oretta passata a parlare con lui mi sedetti in cucina,  guardai il vuoto per un po', finché mi alzai di botto, corsi nella mia stanza per cambiarmi, sistemai i capelli sciogliendoli dalla coda che li teneva legati, presi le chiavi e il cellulare ed uscii di casa.

Corsi, corsi finché non sentii più le gambe, finché sentii la gola bruciare.

Non avevo una meta e non era mia intenzione averla, volevo riscoprire quella sensazione di libertà, di spensieratezza che i pensieri mi avevano portato via, volevo tornare la Won ormai scomparsa da anni, la Won che amava, che abbracciava e che non aveva paura di star male, che non aveva tutta quella diffidenza, che non aveva tutte quelle ferite sul cuore.

Volevo tornare la vera Won, ma per farlo avevo bisogno di emozioni forti e di persone che potessero cancellare tutto quello che mi faceva male.

Quando tornai a casa, notai il mio coinquilino seduto sul divano con un'espressione confusa, quasi delusa.

Quella sera si privò di cenare con i suoi amici per non lasciarmi troppo tempo da sola.

-Non vieni con me, ma preferisci andartene in giro senza dire niente?-

-Scusa, avevo bisogno di correre un po'- Sorrisi dolcemente.

-Correre?-

-Si, esatto, comunque potevi anche cenare con i tuoi amici, sono maggiorenne, me la so cavare anche da sola-

-Sei sicura? O avresti mandato la casa a fuoco?-

-Ehm, quello è un dettaglio da considerare- Rise per la mia espressione buffa.

-Ti vedo più allegra-

-Ah si? Beh ogni tanto ci sta-

-In realtà vorrei che fossi sempre così, sei più bella se sorridi-

-Scusa e quando non sorrido? Vuoi dire che sono poco gradevole alla tua vista quando sono di cattivo umore?-

Chiesi ironicamente mettendo una mano sul fianco.

-Ahahah, non voglio dire questo!-

-Dicono tutti così!-

Urlai andando nella mia stanza per mettere in carica il cellulare.

Successivamente lo raggiunsi in cucina, egli mi accolse con un sorriso, stava cucinando qualcosa per poter cenare, intanto io apparecchiai la tavola, ormai era un'abitudine.

-Sai- Disse mentre mi dava le spalle. -Ho l'impressione che tu abbia molte cose da dire-

-È vero, non posso negarlo-

-E perché non le dici nascondendole?-

-Per paura...- Risposi a voce bassa.

-Paura?- Si voltò per guardarmi -Di cosa?- Continuò.

-Scusa...ma non credi che sia troppo presto per parlarti di ciò che nascondo?-

-Domanda plausibile.
Ma tu non credi che sia arrivato il momento di parlare un po' seriamente? Riguardo le nostre vite, i nostri dubbi, le nostre paure...?-

-Forse...- Risposi incerta.


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Nuovo capitolo, stavolta molto bipolare, ma state tranquilli, Won non aveva il ciclo o almeno così di pensa...

YOU CAN'T STOP LOVING MY SELF....................

AAAAAAAAAAAAAAAAAAA

PER CHI STANNA I BTS.

ADORO TUTTO DI QUEST'ALBUM. 

VI PREGO DITEMI CHE NON SONO L'UNICA IN MOOD.

Mi rendo conto che ad ogni spazio autrice che scrivo divento sempre più disagiata, ma fidatevi sono vaccinata e sono sana come un pesce, lo giuro.

Continuate a leggere e a votare i capitoli per supportare questa storia, grazie mille a chi lo farà!

Nomi, luoghi e situazioni sono del tutto casuali.

• Wake me up • Bang Yong-guk • B.A.P •Where stories live. Discover now