10 • La Galleria del Vento

2.5K 232 142
                                    

La ragazza fece un altro passo verso di lei

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

La ragazza fece un altro passo verso di lei.
«Era da un po' che desideravo parlarti».

Shari scacciò dalla fronte una goccia di sudore, incuriosita. Per un attimo aveva creduto che si trattasse di una semplice matricola, un'allieva un po' più temeraria delle altre che aveva deciso di darle un'occhiata da vicino.

La ragazza, però, non indossava alcuna divisa: i suoi abiti erano semplici, pantaloni morbidi e un pesante maglione di lana grigia, ma di così buona fattura che a Shari ricordarono quelli dei vampiri. C'era qualcosa di strano nel suo portamento, una rigidità controllata che solleticò qualcosa nella sua memoria, ma che sul momento non riuscì a identificare.

«Perché?».

La ragazza, Helena, esitò.
Il suo sguardo si posò per un momento su Gabriel, il quale era rimasto a fissare la sconosciuta senza dire niente. Sembrava a disagio e vagamente contrariato.

«Ho visto il vampiro che hai portato qui», rispose lei. «Ho delle domande...».

«Lo hai visto?», fece Shari, stupefatta. «Come? Quando?».

Helena aggrottò la fronte, come se non fosse abituata a essere interrotta. «Vivo nei livelli profondi. Ero presente quando i soldati lo hanno portato nella camera calda».

Shari la studiò con più attenzione. La risposta spiegava gli abiti e il suo portamento altero: doveva essere la figlia di un alto funzionario, o forse di uno dei politici che suo zio aveva messo da parte durante i primi anni della sua ascesa al potere. Ne valutò il viso insignificante, il corpo morbido di chi non aveva mai messo piede in una palestra.

Fu colta da un'istintiva antipatia che la sorprese, ma che non faticò a capire: chiunque, nel presentarsi, avrebbe sorriso. Chiunque, irrompendo nella vita di un'altra persona, avrebbe cercato di rendersi piacevole, soprattutto vista la richiesta d'informazioni. Ma Helena non sembrava a conoscenza di quelle semplici regole: teneva la schiena dritta e le dita intrecciate, quasi ancorandosi a se stessa, mentre la osservava con quegli occhi nocciola che, a dispetto del colore, non sembravano in grado di essere caldi. Di nuovo, l'ombra di una rassomiglianza le sfiorò la mente, ma non riuscì a metterla a fuoco.

«Cos'è che vuoi sapere?».

«Tutto. Quello che ti è successo in Superficie, come hai fatto a sopravvivere. E perché hai cambiato idea su di loro».

Shari si costrinse a sorridere, ma ne venne fuori solo una smorfia rigida. «E chi ti ha detto che ho cambiato idea su di loro?», domandò. «Io ne ho parlato solo con Gabriel, e dubito che sia stato lui a raccontartelo».

Chiamato in causa, il ragazzo cercò d'intromettersi, teso. «Shari...».

«Mia madre è molto vicina al Generale», rispose Helena, ignorando Gabriel. La sua voce era limpida e fredda, come l'aria tersa in una mattina d'inverno. «Le ha permesso di leggere il tuo rapporto perché spesso le chiede consiglio. Ero curiosa, così l'ho letto anch'io».

Dies CinerumWhere stories live. Discover now