4 • Il ventre della terra

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«Aiutarti?» domandò Gabriel, cauto

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«Aiutarti?» domandò Gabriel, cauto.
La osservava con vaga circospezione, forse valutando fino a che punto lasciarsi coinvolgere.

Per quel che ne sapeva Shari, Gabriel non aveva mai infranto una regola in tutta la sua vita: fin da ragazzino si era distinto come allievo esemplare, ligio ai propri doveri e rispettoso di ogni forma d'autorità.

La sua istruzione e il suo addestramento erano progrediti così in fretta che, a soli diciotto anni, i suoi superiori lo avevano reputato pronto per diventare lui stesso un insegnante; e cinque anni dopo, era pressoché il modello di qualsiasi ragazzino dei Rifugi.

Nonché la disperazione di qualsiasi ragazzina.

Shari non riusciva a immaginare qualcuno più diverso da lei, per carattere e inclinazioni; eppure, se c'era qualcuno di cui era certa di potersi fidare, questo era Gabriel.

«Devi convincere il Generale a incontrarmi», spiegò, pregando di riuscire a fargli capire quanto fosse importante. «Gareth può esserci più utile come alleato che non come ostaggio. Ho tentato di spiegarlo nel mio rapporto, ma se avessi la possibilità di dimostrarlo...»

La bocca di Gabriel si piegò in una smorfia. «E' un vampiro. Che utilità potrebbe mai avere?» chiese, la voce ruvida di sdegno. Poi, però, parve costringersi a ingentilire i propri modi. «Sei stata troppo a lungo tra quei mostri. E' normale che tu sia confusa.»

«Non sono confusa», sbottò Shari, stizzita. «Gabriel, i vampiri non sono bestie, non fingonosentimenti umani: li provano davvero. E non hanno più alcun bisogno di cacciarci, non coi loro Artifici. Credo che Cami avesse ragione: se riuscissimo a trovare un modo per negoziare una tregua, potrebbe essere possibile stipulare un accordo. Per farlo, però, abbiamo bisogno dell'unico vampiro disposto ad aiutarci: Gareth.»

Mentre la ascoltava, la crepa fra le sopracciglia di Gabriel si faceva sempre più profonda. «So quanto lei ti manchi», disse piano, «e capisco perché tu abbia bisogno di credere nel suo sogno. Ma era questo, Shari: un sogno.»

«E' molto di più», replicò lei. «E' una possibilità reale. Se parlassi con Gareth, te ne accorgeresti.»

Gabriel la scrutò in volto, cupo. «Poniamo che sia come dici», le concesse, sforzandosi di mettere da parte la propria incredulità. «Siamo in guerra da quasi un secolo: credi davvero che un solo vampiro possa cambiare le cose?»

Shari si pestò le labbra coi denti, combattuta. Come poteva fargli capire qualcosa che lei stessa aveva afferrato solo di recente, quell'unico barbaglio di luce che le era costato lacrime e sangue? Come dare voce a quella che, fino a poche settimane prima, lei stessa avrebbe considerato una follia?

«Ho quasi rischiato di compromettere la missione perché lui potesse diventare Reggente», confessò, riscoprendosi a disagio con la verità sulle labbra. «E sai quanto desiderassi vendicare Cami. Come guida dei vampiri, Gareth potrebbe distruggere la Corte e abolire la tratta degli Schiavi. Tutti i vecchi membri del Consiglio sono morti; se agisse adesso, un cambiamento sarebbe possibile. Pensaci, Gabriel: un Reggente sostenutodai Rifugi e temuto dai Cacciatori, in grado di frenare la violenza.»

Dies CinerumWhere stories live. Discover now