33. Destiny

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Sono innamorato di te.

Quelle parole rimbalzarono dentro di me come un eco e non riuscivo a smettere di sentirle nella mia mente. Un brivido mi corse giù per la schiena e il mio cuore partì come un razzo.

<<Ti amo Destiny>>, disse con la voce che gli uscì in un soffio. Era emozionato e le sue mani sulle mie guance tremavano. O forse ero io a tremare. Non ne ero sicura.

L'ultima volta che avevo sentito queste parole erano state dalle labbra dello stronzo traditore del mio ex e solo grazie a Dean avevo capito che cosa volesse veramente dire sentirsi amati, importanti e sempre al primo posto. Perché per lui ero tutto e me l'aveva dimostrato in così tanti modi, alcuni visibili altri meno, ma c'erano. C'erano in ogni singolo gesto che lui faceva per me.

Temendo di svenire da un momento all'altro, presi un lungo respiro. Dean era in attesa e la luce nei suoi occhi si stava affievolendo. Non volevo farlo aspettare oltre e aprii la bocca per rispondere. <<Ti amo che io Dean. Non sai quanto>>, riuscii finalmente a dire.

Il bacio che mi regalò dopo non aveva niente a che fare con quelli precedenti. Era più intenso. Più sentito che mai. Era una promessa.

Mi accarezzò le guance. <<Temevo di morire qui se non rispondevi entro dieci secondi>>, scherzò.

<<Scusa se ci ho messo tanto>>. E non mi riferivo solamente alla risposta che gli dovevo, ma mi stavo scusando per averci messo tanto a lasciarmi andare.

Lui capì. Glielo lessi nello sguardo. <<Non fa niente. Adesso non ho proprio intenzione di lasciarti andare>>.

Feci un sorrisetto. <<Lo so. Sono legata a te a vita>>.

<<Perchè lo dici come se fosse una brutta cosa?>>, chiese ridacchiando.

Alzai gli occhi al cielo. <<Perchè ammettiamolo, sei insopportabile a volte>>.

Senza preavviso mi caricò sulla sua spalla e cominciò a correre verso l'acqua. <<Ora ti dimostro quanto sono insopportabile>>.

Mi aggrappai alla sua maglietta ma non servì a niente. Mi scaricò nell'acqua fredda e finii sott'acqua. Quando riemersi ero un cane bagnato ma non la smettevo di ridere. Mi alzai in piedi e mi lancia su Dean, bagnandolo. Lui mi afferrò e non si sottrasse al mio abbraccio.

Finimmo entrambi sott'acqua di nuovo perché sbilanciati dal mio impeto e quando riemergemmo, i nostri vestiti fradici erano appiccicati alla nostra pelle. Non mi ero mai sentita così felice in vita mia.

<<Sei davvero tanto insopportabile>>, dissi ridacchiando.

Mi lisciò i capelli bagnati all'indietro. <<Lo so ma hai detto di amarmi perciò non puoi tornare indietro>>.

Lo schizzai con l'acqua. <<Purtroppo>>.

Mi tirò contro di sé e lo circondai con le gambe e con le braccia. Mi baciò delicatamente sulle labbra e sentii il sale dell'acqua sulle mie labbra. Fece scorrere la lingua sui miei denti e poi si scontrò con la mia. Quello che iniziò come un bacio innocente, si trasformò presto in un bacio infuocato che non si spense neanche con l'acqua fredda dell'oceano.

Sentivo le labbra gonfie e iniziai a tremare per il freddo. Dean mi afferrò per le cosce e uscì dall'acqua. Il sole scaldò la mia pelle ma tremavo lo stesso.

Tornammo a casa e ci infilammo immediatamente sotto la doccia bollente. Dean mi aiutò a lavarmi i capelli e mi rilassai completamente. Era una sensazione bellissima. Ricambiai il favore e spalmai il sapone su tutto il suo corpo, soffermandomi in particolare sui suoi addominali di ferro.

A BAD BOY LIKE YOUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora