52. Destiny

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Non ero mai stata così agitata in vita mia. La squadra di Dean si era ritirata negli spogliatoi e a minuti sarebbe cominciata la finale.

Ero seduta a bordo campo e accanto a me c'erano tutte le persone importanti: la famiglia di Dean, le mie amiche e mio padre. Aveva preso sul serio la faccenda di recuperare gli anni in cui mia madre lo aveva tenuto distante.

<<Sono così nervosa>>, disse Michelle accanto a me.

"Se faccio un touchdown tutto solo, mi sposi". Quelle parole continuarono a rigirarsi nel cervello per un'ora intera. Volevo quel maledetto touchdown.

<<Non dirlo a me>>.

Mi strinsi nella maglia di Dean e fui avvolta dal suo celestiale profumo. Era diventato tutto per me in poco tempo. Forse eravamo un po' pazzi, ma non avevo dubbi fosse la persona giusta.

Quando lo sai, lo sai e basta.

<<Tutto bene?>>, chiese la mia amica.

Annuii. <<Io e Dean abbiamo fatto una scommessa>>.

Ridacchiò. <<Ci risiamo!>>, disse scuotendo la testa, <<e cosa vi giocate questa volta?>>

La guardai. Non riuscii a trattenere un sorriso. <<Lo saprai presto>>.

Con Dean prima avevo bleffato. Non avevo pensato a cosa gli avrei chiesto se avesse perso la scommessa. Speravo di perdere per la prima volta in vita mia.

<<Siete due pazzi>>, borbottò divertita.

Alla fine avevo detto della gravidanza alle mie amiche la notte scorsa. Ovviamente si erano tutte candidate come zie ed ero sicura che ne avrei approfittato per avere qualche serata libera in futuro.

Erano quasi più felici di me della notizia.

Le luci nello stadio si spensero. Era arrivato il momento. Lo speaker prese parola e annunciò la squadra avversaria, elencando uno ad uno gli atleti che si schierarono al centro del campo. Quando fu il turno della squadra di casa, si scatenò il caos.

Ad uno ad uno, i giocatori uscirono dal tunnel. Tutti tranne uno. Lo speaker si prese qualche minuto per presentare il mio ragazzo.

<<Vincitore del premio di miglior giocatore della stagione, record di touchdown in una stagione e nominato l'uomo più bello sulla piazza: il capitiano Deeeannn Jaaaamesssss>>.

Entrò correndo in campo, tenendo il casco in mano. Era raggiante e sorrideva, guardando la folla in delirio. Eravamo tutti in piedi. I suoi occhi mi cercarono nella folla e mi fece l'occhiolino.

Ovviamente alle telecamere non passò inosservato il nostro momento e mi inquadrarono. La mia faccia comparve in tutti i maxi schermi e le macchine dei fotografi presenti, scattarono mille foto al secondo.

Odiavo essere al centro dell'attenzione, ma dovevo cominciare a farci l'abitudine. Dean sarebbe diventato presto un professionista e la sua fame sarebbe cresciuta ancora di più.

<<Bellissima>>, mimò con le labbra.

Scossi la testa. <<Ti odio>>.

Sghignazzò e si infilò il casco. I giochetti erano finiti.

Non ero mai stata così tesa e in ansia per una partita. Ogni tanto mi ritrovavo a strizzare la mano di Michelle e a trattenere il sospiro quando tiravano brutte botte a Dean. Avevo ancora una paura del diavolo che si facesse male.

Il suo fianco era guarito, ma non era ancora in forma del tutto. D'altronde gli avevano sparato. Sperava di giocare questa partita ma non era sicuro. Il coach lo aveva tenuto sulle spine fino ad un'ora fa.

L'aveva reso così felice! Amava così tanto il football che non poteva non farlo diventare il suo lavoro.

La squadra di Dean era in vantaggio di due touchdown e mancavano cinque minuti alla fine della partita. L'entusiasmo nello stadio era alle stelle. Tutti già stavano festeggiando.

Io stavo ancora aspettando. Quello scemo mi stava facendo morire d'ansia. Ogni volta che scattava, credevo fosse giunto quel momento, invece stava temporeggiando. Pensai perfino che avesse cambiato idea o che stesse scherzando.

C'era tempo per un'ultima azione e lo vidi chiamare la squadra attorno a sé, dando delle indicazioni precise che le telecamere ripresero da vicino. Trasudava sicurezza nonostante fosse stanco. Non si era allenato così tanto e non era pronto per una partita del genere, ma quel ragazzo era pieno di sorprese.

Prese una palla diversa da quella che avevano usato per tutto il tempo e tornò in campo. Stava stringendo i denti e probabilmente quella sera sarebbe toccato a me prendermi cura di lui. Magari un bel massaggio...

La squadra d'attacco si schierò in campo. Dean chiamò lo schema. L'arbitrò fischiò e l'azione cominciò. Dean fintò un passaggio e nascose la palla agli avversari ormai stremati. Corse verso la linea di meta.

Touchdown.

Mi portai le mani al petto. Il cuore minacciava di uscire da sotto la mia pelle. Merda. L'aveva fatto. Le ginocchia mi tremarono.

Il tempo era finito e avevano vinto la partita. Partirono i fuochi d'artificio, ma non sentii niente.

Dean mi lanciò la palla con un passaggio preciso e mi sorrise. <<Leggi>>, mimò con la bocca.

Guardai la palla nelle mie mani. Con un pennarello indelebile c'era scritto: "Mi vuoi sposare?"

Non mi accorsi che stavo piangendo fino a quando mi ritrovai Dean inginocchiato sotto di me e che teneva in mano una scatolina di raso blu aperta. Al centro c'era un enorme diamante

Stava succedendo davvero.

<<Regina delle nevi, stanno tutti aspettando te>>, disse ridendo.

Solo in quel momento mi accorsi che nello stadio regnava il silenzio più totale. Mi riscossi dalla trance.

<<Oh, Dio, sì!>>, dissi e gli saltai addosso. <<Sì! Sì! Sì>>.

Mi baciò sotto uno scroscio di applausi e di grida.

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Siamo arrivati alla fine di questo lungo e tortuoso percorso. La storia di Dean e Destiny termina qui. Vi aspetto nell'epilogo che pubblicherò presto <3

Spero che questa storia vi sia piaciuta!

Vi aspetto nelle altre mie storie se vorrete!

A presto!

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