25. Destiny

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 Un uomo si schiarì la voce, interrompendo bruscamente il bacio più bello della mia vita. Irritata alzai lo sguardo, pronta ad assalire lo sconosciuto ma quando i miei occhi incontrarono due iridi scure identiche a quelle di Dean, mi si bloccarono le parole sulle labbra.

<<Alec?>>, chiese stupito Dean spalancando gli occhi.

<<Sorpresa>>, ironizzò Alec divertito. Ci stava guardando e tratteneva a stento una risata. Forse per lui era normale beccare Dean con una ragazza. Il pensiero mi infastidì e mi ingelosì. Non volevo minimamente immaginare la bocca di Dean su quella di un'altra.

<<Cosa ci fai tu qui? Non credevo fosse una riunione di famiglia>>, disse Dean infastidito.

<<La mamma mi ha detto a colazione che Hailey era qui e non potevo perdermi la scena di te che vieni preso a calci in culo>>.

Mi alzai dalle gambe di Dean e mi misi agilmente in piedi. Lui fece lo stesso e rivolse al fratello il dito medio. <<Non mi ha preso a calci in culo>>, rispose risentito, <<solo qualche pugno>>. Rabbrividirono entrambi.

Mi trattenni dal ridere. Era una scena e una conversazione alquanto bizzarra. Due uomini grandi e grossi che avevano paura di una ragazza? Non ci potevo credere.

<<Non ridere, regina delle nevi!>>, mi rimproverò Dean con un sorrisetto.

Alzai le mani al cielo. <<Ehi, non è colpa mia se avete paura di una donna>>.

Gonfiarono entrambi il petto. <<Non abbiamo paura>>, dissero in coro.

<<Certo>>. Finsi di credergli.

Dean circondò le mie spalle con il suo braccio forte e mi tirò contro di sé. <<Destiny, ti presento mio fratello, Alec. Alec, Destiny>>.

Alec allungò una mano verso di me e gliela strinsi. Era davvero un ragazzo bellissimo, ma non come Dean. Era un po' più fanciullesco, il suo viso perfettamente rasato e i lineamenti più giovani.

<<Hai già visto Hailey?>>, domandò Dean.

Annuì. <<Sì e mi ha detto dove trovarvi. Spero di non aver interrotto niente>>, disse trattenendo a stento una risata.

Dean gli tirò un pugno scherzoso. <<Sì che ci hai interrotti>>.

Arrossii violentemente e fui tentata di nascondermi dietro la schiena di Dean.

A proposito, ho già detto quanto è figo in costume da bagno? No? Beh, lo dico ora. Stavo letteralmente sbavando su quei addominali perfettamente scolpiti in bella mostra. Volevo leccarli tutti. Uno ad uno.

<<Resti a pranzo?>>, sentii chiedere a Dean.

<<Sì, se non vi dispiace. Mi piacerebbe vedere i miei fratelli nello stesso istante, seduti allo stesso tavolo dopo tanto>>.

Strinsi il fianco di Dean. Sapevo quanto ci era stato male per tutta quella storia. Ne avevamo parlato abbastanza il giorno prima e poi glielo leggevo negli occhi, in quei due pozzi scuri bellissimi.

<<Allora andiamo. Il pranzo non si prepara da solo>>, dissi.

La sensazione delle labbra di Dean mi accompagnò per tutto il tragitto verso la casa. Avrei voluto non ci interrompessero, ma allo stesso tempo ne ero anche sollevata. Quel bacio così focoso portava ad un altro livello la nostra "relazione" di cui dovevamo ancora parlare.

Entrati in casa, ci mettemmo tutti al lavoro per preparare un pranzo eccellente. Ci dividemmo i ruoli ed io finii spalla a spalla con Dean che stava tagliando una cipolla. Piangeva come un matto ed io non la smettevo più di ridere.

A BAD BOY LIKE YOUWhere stories live. Discover now