30. Destiny

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 Aprii gli occhi e sorrisi. Le braccia di Dean mi circondavano e la sua testa era posata al centro del mio petto. Mi schiacciava contro il materasso ma stavo così bene che non mi sarei mai lamentata. Era un gran bel modo di svegliarsi.

Dormiva ancora e mi teneva stretta a lui come se nel sonno potessi scivolargli via. Era tenero.

<<Ti sento che stai sorridendo>>, disse all'improvviso facendomi sussultare per lo spavento.

Scoppiai a ridere. <<Ci vedi attraverso le palpebre?>>

Aprì un occhio e mi guardò. Era così bello mezzo addormentato, con i capelli arruffati e disteso nel mio letto. <<No, è che ti sento sempre>>, disse serio.

Si sollevò appena e avvicinò il viso al mio. Sapevo che voleva baciarmi, ma era mattina. Capì al volo la direzione dei miei pensieri e si alzò ridendo.

Lo seguii e uscimmo assieme dalla mia camera, mano nella mano. Appena apparimmo in cucina, le mie coinquiline si zittirono e ci guardarono.

<<Buongiorno signore>>, disse allegro Dean ignorando le facce sorprese delle mie amiche.

Lo superai trattenendo a stento una risata e andai a versare due abbondanti tazze di caffè. La sera prima eravamo tornati a casa tardi e non avevo permesso a Dean di andarsene, non dopo la serata orrenda che avevamo passato.

<<Ma tu non dovresti partire assieme agli altri per la partita?>>, chiese June che fu la prima a riprendersi.

Dean si sedette accanto a me al tavolo. <<C'è tempo. Giochiamo alle quattro e ho già avvertito lo staff che andrò con la mia macchina. Voi ci sarete?>>, chiese.

<<Sì>>, risposero in coro.

Fece loro l'occhiolino e poi mi guardò, facendomi mozzare il fiato in gola. Quello che trasmettevano i suoi occhi era così intenso che mi sentii tremare. <<Tu vieni con me>>, e non lo chiese. Lo ordinò.

Incrociai le braccia al petto con aria di sfida. <<Ah davvero?>>

Annuì convinto e mi stampò un bacio sulla guancia che mi fece sciogliere e passare la leggera irritazione. <<Davvero>>.

Sorseggiando il caffè, Michelle guardò il viso di Dean e aggrottò le sopracciglia. <<Che cosa ti è successo alla faccia?>>, chiese.

Dean si portò una mano alla guancia e fece una smorfia. <<Ho ricevuto un pugno ieri sera>>.

Le mie amiche mi guardarono. <<Un pugno?>>, ripetè Candice.

<<Dallo stronzo del mio ex>>, dissi nascondendomi dietro la tazza.

Ero mortificata per quello che era successo la sera prima. Dean non meritava di certo di essere colpito da Kevin, semmai il contrario.

<<Spero tu l'abbia riempito di botte>>, borbottò Michelle.

Dean scosse la testa con la soddisfazione nello sguardo. <<No e per il suo orgoglio è stato peggio così. Ho preso per mano Destiny e ce ne siamo andati. Ho sentito il suo ringhio sopra il frastuono delle chiacchiere degli invitati>>.

Ridacchiai perché aveva ragione. Aveva davvero ringhiato lo stronzo.

<<Hai fatto bene. Non aveva senso sporcarsi le mani per quello>>, constatò June.

Tutte le mie coinquiline, impegnate o meno, pendevano dalle labbra di Dean. Era davvero un bravo ragazzo e possedeva un autocontrollo incredibile. Altri al suo posto avrebbero restituito il pugno. Ma non lui. Anzi. Mi aveva preso la mano e mi aveva stretto a sé, portandomi lontano, dimostrandomi che per lui ero più importante di una rissa.

A BAD BOY LIKE YOUWhere stories live. Discover now