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Jenna mi stava riempiendo di messaggi da almeno dieci minuti. Prima per sapere come stava andando l'incontro con Nolan, poi per chiedermi dove diavolo fossi finita, dato che tutti erano già a mensa e mancavo soltanto io.

Con un fiatone epocale (si, ancora non mi ero iscritta in palestra), raggiunsi finalmente il nostro tavolo ed aprii la bocca per scusarmi del mio ritardo, ma mi bloccai ancora prima di proferire una parola, perché, accanto a Luke e all'unico posto libero, vi era seduto Michael, che mi rivolse un piccolo ghigno e uno sguardo ambiguo, non appena i suoi occhi incontrarono i miei.

Con un fiatone epocale (si, ancora non mi ero iscritta in palestra), raggiunsi finalmente il nostro tavolo ed aprii la bocca per scusarmi del mio ritardo, ma mi bloccai ancora prima di proferire una parola, perché, accanto a Luke e all'unico posto...

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- Era ora, Moe! Stavo morendo di fame! - sbottò Luke.

- Lo sappiamo, lo avrai ripetuto almeno venti volte da quando ci siamo seduti. - si lamentò la mia coinquilina.

- Scusate, ho perso la cognizione del tempo. - bofonchiai, prendendo posto svogliatamente accanto a Michael.

Tirai fuori il contenitore con dentro l'insalata del mio zaino e, senza dire una parola, lo poggiai sul tavolo di fronte a me, mentre Cal e Ash si accordavano per una qualche attività che avrebbero svolto insieme nel weekend, Jenna e Luke litigavano (che sorpresona eh?!) e Lux tentava disperatamente di aprire il tappo della sua bottiglietta d'acqua.

- Ciao ragazzina. - sussurrò il ragazzo accanto a me, rivolgendomi un altro ghigno.

- Ciao. - risposi secca.

- Non sei felice che io sia qui? - domandò, falsamente stupito.

- Vuoi una risposta gentile o sincera? - replicai, voltandomi verso di lui e incontrando i suoi grandi occhi verdi.

Per quanto stessi provando a dimenticare ciò che era accaduto durante quel giorno di pioggia, non appena il mio sguardo incontrò il suo, tutti i ricordi riaffiorarono vividamente: il sollievo che avevo provato quando mi ero accorta che mi aveva salvata, lo stupore nello scoprire che il mio benefattore era anche lo strano ragazzo dai capelli blu che mi fissava durante le ore di storia, l'incredulità che avevo provato nel momento in cui le sue labbra si erano improvvisamente poggiate sulle mie, incredulità che, per quanto cercassi di negare a me stessa, si era presto trasformata in una sensazione di piacevole calore, una sensazione che ancora mi faceva battere il cuore all'impazzata e che mi provocava un assurdo vuoto nello stomaco; ed infine, la confusione e la delusione che mi avevano riempita non appena lui se ne era andato.

Michael rise brevemente. - Sto solo facendo quello che mi hai detto tu. -

Io lo osservai perplessa, perciò lui proseguì. - Non sto scappando a gambe levate. -

Ma che diavolo...?

- Moe, vieni anche tu? - domandò improvvisamente Ash, strappandomi ai miei pensieri.

- Che? - chiesi confusa.

- Sabato, vieni a mangiare la pizza con noi? Abbiamo scoperto una ristorante in cui puoi mangiare tutta la pizza che vuoi e paghi sempre lo stesso prezzo. -

- Io... credo di si. - risposi, ancora confusa da tutti gli avvenimenti dell'ultima ora.

- Perché non inviti anche Nolan? - ammiccò Jenna.

- Harrison? Seriamente? - sbuffò Luke, addentando il suo muffin al cioccolato.

- Ancora non capisco cosa tu abbia contro di lui. - ponderò Calum.

- È semplicemente invidioso. - alzò le spalle la mia coinquilina, rivolgendo un sorrisetto sfacciato a Luke.

- Ha gli allenamenti di football questo sabato, per la partita di mercoledì. - risposi, cercando di mettere fine all'ennesima lite tra i due biondi.

- Oh giusto, andiamo a vederla insieme? - domandò entusiasta la mia coinquilina.

- Non sapevo che ti piacesse il football. - sentenziò Luke, seriamente stupito, dando voce anche ai miei pensieri.

- Fino alla settimana scorsa non sapevi nemmeno il mio nome, non che la cosa mi stupisca. - replicò lei, stizzita.

- Si, Jen, vengo volentieri. - li fermai di nuovo. - Anche perché Nolan mi ha invitata, quindi. -

- Ma è meraviglioso! - esclamò lei, sempre entusiasta.

E non so se fu soltanto una mia impressione, ma mi parve di scorgere, soltanto per un attimo, le nocche di Michael diventare bianche, mentre stringeva con un po' troppa forza la sua forchetta.

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Michael che succede? Va tutto bene? hahaha. Che ne pensate del suo definitivo ingresso sulla scena?
Perché si, da questo momento anche lui sarà una presenza fissa. Siete felici?
E la vostra fazione è rimasta la stessa o è cambiata? Sono curiosa, si vede?

Ps: non voglio anticiparvi nulla, ma nel prossimo capitolo ci sarà qualcosa che tutti voi stavate aspettando :)

Ancora un immenso grazie a tutti voi, vi adoro sempre di più.
love you all,
accolasvoice.

Shiver || Michael CliffordWhere stories live. Discover now