53. This Love

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Your kiss, my cheek, I watched you leave
Your smile, my ghost, I fell to my knees
When you're young you just run
But you come back to what you need.

[This Love - Taylor Swift]

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19 ottobre 2014

Quando ci si immagina la convivenza con le migliori amiche si pensa soltanto all'eterno pigiama party in cui si vivrà per tutta la durata del college, alle nottate davanti alla TV a guardare film strappalacrime, alla condivisione dei vestiti e alle infinite sessioni di pettegolezzi davanti ad una fumante tazza di tè alla vaniglia. Quello di cui non si tiene conto, però, è l'enorme fatica che comporta il trasloco, le liti su chi avrà la camera più grande, l'indecisione sul colore perfetto per le pareti del soggiorno, i turni per lavare i piatti, per fare il bucato, per passare l'aspirapolvere, e così via. Ma fino a quel momento, la mia convivenza con Lux e Jenna era andata magnificamente.

Certo, anche noi avevamo avuto i nostri alti e bassi e all'inizio non era stato facile gestire i turni per il bagno e accordarsi sugli alimenti da comprare quando facevamo la spesa, però, in quelle prime settimane, ce l'eravamo cavata egregiamente.

Io cucinavo per tutte e tre, Lux si occupava della pulizia della casa e Jenna aveva imparato alla perfezione come fare il bucato (non prima, però, di aver tinto il mio pigiama e le calze di Lux di una tenue sfumatura rosa). Passavamo le ore in cui non avevamo lezione a chiacchierare in salotto, con MTV rigorosamente acceso, una tazza di latte e cereali tra le mani e spesso anche una maschera per il viso spalmata sulla faccia. Per noi la convivenza era davvero un eterno pigiama party.

«Quindi mi stai dicendo che ora Nolan sta... Con Claire?» domandò incredula Lux, prendendo un'abbondante cucchiaiata di cereali e scrutandoci con occhi sconcertati.

«Ti giuro! Oggi li ho visti baciarsi alla caffetteria!» annuì Jenna, con voce fin troppo entusiasta. Era bello vederla di nuovo così presa dai gossip del campus: mi era mancata quella versione così frivola e spensierata di lei.

«Non sapevo nemmeno che si conoscessero.» ponderai io, cercando di rimanere concentrata per non spalmarmi su tutte le dita lo smalto scuro che stavo tentando di mettere da almeno dieci minuti. «E comunque non significa per forza che stiano insieme.»

«Oh certo, perché tu andresti in giro a baciare sconosciuti a caso solo perché sono carini?» ribatté sarcasticamente Jenna, voltandosi verso di me dalla sua posizione sul divano.

Aprii la bocca per replicare altrettanto sarcasticamente, ma poi mi bloccai all'ultimo secondo. Io avevo baciato uno sconosciuto a caso solo perché era carino; sotto la pioggia, prima di scoprire che fosse il migliore amico del mio futuro migliore amico. Sembravano passati secoli da quel giorno e invece sarebbe stato un anno tra poche settimane.

«Shiver?» mi richiamò Lux, con un cucchiaio pieno di cereali e latte a metà tra la tazza e la sua bocca.

«No. No, hai ragione, non lo farei.» mentii, tornando a concentrarmi sul mio smalto.

«Io in realtà si.» alzò le spalle Jenna, provocando una breve risata di Lux. «Ma quella Claire mi sa di piccola suora di clausura.» proseguì, esibendosi in una smorfia di disgusto. Claire non le era mai piaciuta particolarmente.

«Lo sappiamo che tu lo faresti, Jen.» sentenziai con ironia, senza staccare lo sguardo dalle mie unghie. Non erano un capolavoro, ma avevo fatto di peggio.

Shiver || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora