20

0 0 0
                                    

Gray se ne stava in piedi, nascosto parzialmente da un mobile nell'angolo della stanza, e aspettava con pazienza le dieci in punto. Avevano concordato entrambi per quell'orario, ma lui aveva deciso di presentarsi qualche minuto prima del previsto. Detestava essere in ritardo anche di poco tempo, e preferiva di gran lunga dover attendere per chissà quanto al farsi vivo tardi. Si guardò intorno per l'ennesima volta, apparentemente a suo agio e rilassato in un luogo con un potenziale molto pericoloso per lui, per poi lanciare uno sguardo all'orologio. Era scoccata l'ora. Sarebbe arrivata da un momento all'altro, così da poter finalmente parlare di ciò che sarebbe successo qualche ora dopo e confrontarsi. Intanto, Gray continuò a dare un'occhiata in giro per accertarsi che nessuno si presentasse all'improvviso.
<< Non c'è nessuno oltre a noi, vero? >>
Gray sobbalzò, per poi voltarsi verso chi aveva appena parlato. Viso ovale e roseo, inconfondibili lentiggini, lunghi capelli biondo cenere. Era Amber.
<< Mi hai fatto prendere un colpo! >>
<< Sei stato tu a dirmi che non dovevamo farci scoprire. >>
<< Ho detto solo di fare un modo che nessuno ci sentisse, non che dovevi farmi morire per infarto. >>
Amber si mise accanto a lui << Scusa, non l'ho fatto apposta. >>
<< Non importa, lasciamo perdere. Piuttosto, hai notizie da Michael? >> domandò Gray. Non serviva a nulla parlare di come era arrivata né delle sue scuse, non era successo niente di grave, e in ogni caso avevano altro di cui discutere.
<< No. Tu? >>
<< So quello che ha spiegato a tutti noi, ovvero che quando saprà le posizioni delle telecamere ce lo farà sapere. Per il resto...bè, no. Non ho idea di cosa stia combinando, e lo stesso vale per gli altri. >>
La ragazza si passò una mano fra i capelli, sospirando << Spero davvero che non ci becchino prima di aver portato a termine il piano. >>
<< Dobbiamo solo stare attenti. Siamo perfettamente in grado di farcela, e quello che abbiamo fatto fino ad ora ne è la prova. Voglio dire, guarda dove siamo arrivati! Non ci possiamo tirare indietro, e se non interveniamo noi non lo farà nessuno. >> la rassicurò Gray affinché avesse più fiducia nelle loro capacità e nella loro impresa. Amber accennò un sorriso, felice di poter contare su amici come lui tutte le volte che ne aveva bisogno. Non capitava spesso di avere una tale fortuna, ecco perché lei poteva dirsi grata di ciò che aveva e delle persone che la circondavano.
<< Presto o tardi il tuo ottimismo contagerà anche me. >>
<< È quello che spero. >>
<< Aspetta un attimo... >> disse di punto in bianco Amber << ma ci servono delle armi di riserva! Abbiamo solo una pistola ciascuno e le munizioni che rimangono non sono molte. Non ci basteranno mai Solo quelle. >>
<< Non ti preoccupare, se ne sta già occupando Lily. Con la sua occupazione ha accesso al deposito delle armi, perciò prenderà qualcosa da lì. O almeno, lei mi ha detto così. >>
<< E in tutto questo che facciamo? >>
<< Se potessi andrei a fare una chiacchierata con Ewan, deve seriamente parlare con Lily. >> ammise Gray, che aveva già fatto un paio di discorsi all'amico sulla faccenda. Tuttavia, lui pareva non aver ancora fatto la fatidica prima mossa, come invece lui gli aveva consigliato. Quanto aveva intenzione di aspettare? Capiva che fosse nervoso, però era talmente ovvio che si piacevano a vicenda...come diavolo faceva a non rendersene conto? Era cieco, per caso?
<< Non glielo ha ancora detto? >> chiese Amber con tono sorpreso, per poi assumere un'espressione esasperata ma anche preoccupata. Lei stessa si era confrontata sia con Ewan che con Lily, motivo per cui poteva confermare i sentimenti di tutti e due. Lui aveva ammesso quasi subito l'interesse che nutriva nei confronti di Lily, mentre quest'ultima li aveva dapprima negati più volte. Ma alla fine aveva ceduto al peso delle sue stesse menzogne, confessando di tenerci più di quanto lasciasse credere. Il punto era che si amavano, però erano ambedue così spaventati dall'idea di soffrire che si tiravano indietro. Ciononostante, grazie all'intervento di Gray, Amber e Michael, uno dei due avrebbe superato quel timore e avrebbe espresso ciò che provava. O almeno, sarebbe dovuto succedere. Ewan non può fare lo stupido proprio adesso, rovinerebbe tutto. Certo, se Lily fosse meno testarda e intimidatoria sarebbe più semplice...pensò Gray prima di rispondere
<< No. E ho paura che se non si muove non troverà più il momento giusto. >>
Amber iniziò a mordicchiarsi una pellicina, intenta a scuotere la testa << Non possono continuare così. Si perderanno a vicenda se non fanno niente. >>
<< Lo so...dobbiamo fare qualcosa, non abbiamo scelta. >> sentenziò Gray dopo un attimo di silenzio, il quale aveva sfruttato per pensare << Se nessuno dei due si farà avanti dovremo aiutarli noi. >>
<< Però non sarebbe come intromettersi? >>
<< Purtroppo sì, ed è scorretto, ma è per il loro bene. Sono nostri amici, sta a noi prenderci cura di loro e occuparci della loro felicità. E poi si tratta anche di mia sorella, quindi voglio solo il meglio per lei. >> spiegò lui. Sapeva che mettersi in mezzo era sbagliato, tuttavia era il solo modo che avevano per far sì che quella storia finisse bene.
<< Non posso darti torto. >> ammise la ragazza.
<< L'unico problema è come. Michael saprà darci una mano, ma non sarà comunque facile. Di certo non possono saperlo loro due, altrimenti non funzionerebbe. Però... >>
<< Hey, troveremo un modo. Non agitarti, okay? >>
Gray la guardò un po', dopodiché fece un cenno di assenso con il capo e si mise le mani in tasca << Hai ragione. Ci siamo introdotti in un posto dove abbiamo rischiato di morire - per ben due volte, poi - quindi perché non dovremmo riuscire a fare questo? >>
<< Appunto, perciò calma, sangue freddo e nervi saldi. Vedrai che sarà una... >> cercò di dire Amber, almeno fino a quando un gruppetto di impiegati cominciò a chiacchierare nella stanza accanto. Visto che la porta comunicante era aperta a metà, Amber e Gray ebbero modo di udire un frammento della loro conversazione
<< È fantastico! >> esclamò una voce muliebre evidentemente entusiasta, benché i Ribelli non conoscessero il perché di tutta quell'eccitazione.
<< Ma quale fantastico, è un controllo a tutti gli effetti! Ispezioneranno il nostro lavoro, te ne rendi conto? >>
Qualcuno sbuffò << Non farla tragica, Paul. Ne faranno uno ogni mese, è normale. >>
<< E allora saprai anche che chi non li supera viene sbattuto fuori! Vivere nei bunker sotterranei è terribile, e io non ho nessuna intenzione di tornarci. >> ribatté Paul. Comprensivi, gli altri cercarono di attenuare il suo stato d'ansia (dovuto, per quanto ne potevano sapere, alla circostanza presentatasi) e mantennero la tranquillità.
<< Non ci tornerai. Devi solo fare del tuo meglio, però ricorda che non è nulla di che. >>
<< Bè, in realtà oltre a lui ci sarà anche il Dirigente domani. Me lo ha detto Anastasia ieri sera. >> ripeté la stessa che aveva raccontato di quel dettaglio in più, per via del quale l'abitazione di stava espandendo.
<< Mi sento male... >>
Amber si voltò verso Gray, mentre la conversazione procedeva e sfociava nel panico da prestazione << Hai sentito? Oltre a lui. Lui chi? >>
<< Non ne ho idea. E non so se voglio scoprirlo. >>

REBELLION  - Destruction Where stories live. Discover now