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David Campbell si sedette a bordo dell'elicottero in tutta fretta, colmo di impazienza. Avrebbe mostrato al Dirigente il progetto per cui aveva lavorato con così tanto impegno e dedizione, ed era certo che queste sarebbero state riconosciute. Allora, quell'idiota di Berg lo avrebbe sostenuto e sarebbe diventato finanziatore del Progetto Omega senza pensarci due volte. Quantomeno si sarebbe reso utile per un po'...almeno fino a quando non sarebbe stato abbastanza potente da poter andare avanti senza di lui. Quando il Progetto Omega avrebbe acquistato una maggiore forza, controllo e influenza sul Blocco Occidentale, Campbell si sarebbe sbarazzato di Berg e l'avrebbe sostituito, proprio come aveva già fatto con Purcell. Erano tutti degli incapaci negli ultimi tempi, tutti oratori e diplomatici bravi a fare promesse che non potevano mantenere. Era più semplice ammaliare gli altri con belle parole e discorsi non solo incoraggianti, ma anche che li facevano apparire uomini buoni e competenti, per poi rifugiarsi dietro inutili scuse e giustificazioni. Nessuno faceva niente, gli interventi per affrontare meglio quella guerra si facevano sempre meno, scomparendo come spettri nelle tenebre. Tutti sanno parlare, pochi sono capaci di agire. Più ci pensava, più Campbell si convinceva del fatto che le sue azioni erano giuste e con un valido obbiettivo, perciò continuava a sostenere con insistenza le sue convinzioni. No, lui non era uno di quelli che se ne stava fermo ad aspettare un cambiamento improvviso, e per questo lo avrebbero ringraziato. L'intera umanità l'avrebbe fatto, ma quello non era il momento di pensare al futuro, anzi. Così Campbell si costrinse a riflettere sul presente e agli avvenimenti in corso di svolgimento, in modo da poter ottenere quello che voleva. I Ribelli erano ancora in circolazione, dunque doveva pianificare scrupolosamente ogni singola mossa contro la loro impresa da strapazzo, se non addirittura prevedere e neutralizzare le loro azioni. Ma come? Il problema risiedeva solo nella capacità che aveva di non farsi rintracciare né localizzare, le quali costituivano degli ostacoli significativi. Sarebbe stato l'ideale se fossero state catturate le cinque menti principali, nonché i veri responsabili di tutto, ma le ricerche dei cacciatori di taglie erano soltanto continui buchi nell'acqua. Ciononostante, Campbell non si sarebbe dato per vinto e non si sarebbe fermato davanti a niente, soprattutto di fronte a una banda di sciocchi ragazzini convinti di poter cambiare il mondo. Sarebbe stato lui a riuscire, di questo era convinto al cento percento, e nessuno gli avrebbe soffiato la vittoria che si meritava. Il velivolo decollò proprio in quel preciso istante, e l'uomo ripensò al pranzo avuto con Berg, alle sua nuova opportunità.

* * *

Il nuovo direttore era seduto presso un'enorme tavola imbandita da qualche minuto, intento a controllare che non mancasse niente. Non poteva permettersi di fare brutte figure davanti a Berg, non ora che il suo sostegno contava così tanto per i suoi piani, e doveva accertarsi che ogni cosa fosse al suo posto. Doveva a tutti i costi essere perfetto.
<< Signor Campbell, salve! >> esclamò di colpo una voce dall'altra parte della stanza e sfoggiò un sorriso cordiale, gentile, al contempo smagliante, per poi dirigersi verso l'inviato con il fine di stringergli la mano.
<< Benvenuto, signor Berg! >>
<< È un piacere rivederla. >>
<< Il piacere è tutto mio. Spero abbia fatto buon viaggio, immagino che sia stato estenuante arrivare dopo una riunione in un paese straniero. >>
Berg annuì << In effetti sono un po' stanco, ma devo dire che mi è dispiaciuto molto lasciare Tallinn. Sa, è una città magnifica. >>
<< Posso immaginarlo, signore. Vuole accomodarsi? Fra non molto il pranzo sarà pronto. >> Campbell gli indicò la sedia libera, in attesa che si sedesse per iniziare a discutere. Ovvero, per parlare del vero motivo per cui aveva voluto incontrarlo. Non gli interessava affatto parlare di riunioni, centri urbani o viaggi; aveva organizzato quel pasto insieme per convincerlo ad appoggiare il Progetto Omega, non per altro. Ed era quello che avrebbe fatto.
<< Grazie mille. >> proferì il Dirigente mentre si appoggiava alla sedia. Si tolse il cappotto di dosso e lo sistemò sullo schienale di quest'ultima, mettendo in mostra l'elegante completo sulle tonalità del grigio. Come l'ultima volta che Campbell l'aveva visto, i capelli scuri erano stati pettinati all'indietro e fissati con gelatina, così che gli occhi cerulei incorniciassero il volto ovale.
<< Dunque, per cosa sono qui esattamente? Insomma, hai chiaramente specificato di avere qualcosa da dirmi, o sbaglio? >>
<< Sì, signore. >> il direttore fece un cenno di assenso, mentre i camerieri servivano loro la prima pietanza del loro pranzo insieme. La carne cotta a puntino cominciò a diffondere un odore invitante nella sala ben allestita, ma Campbell non aveva occhi che per una cosa in quell'attimo, infatti parve quasi non fare caso a quel profumo delizioso.
<< Parli pure, sono tutto orecchie. >>
<< Vede, da un po' di tempo mi sto occupando del Progetto Omega, che consiste in... >>
<< So perfettamente in cosa consiste, il mondo non fa altro che parlare di questo. È il secondo argomento più quotato in ogni paese. >> tagliò corto Berg, a cui non erano mai piaciute le spiegazioni lunghe e, soprattutto, chi temporeggiava o si dilungava troppo.
<< Secondo? >>
<< Sì, il primo è la Ribellione. Da quando hanno deciso di farsi chiamare così e di mettersi contro di noi...bè, non c'è nessuno che non li conosca. >>
<< Per quanto riguarda loro ho già escogitato qualcosa. Vedrà che ce ne sbarazzeremo presto. >> disse Campbell, benché parlare dei Ribelli fosse la cosa che detestava di più.
<< Ma il motivo per cui io sono qui è un altro, non è vero? >>
<< Sì. >>
Berg impugnò coltello e forchetta, dopodiché suddivise la carne in piccoli pezzi, la mente riempita di domande. Cosa voleva per davvero quell'uomo? Che avesse qualche favore da chiedere? O che volesse farsi amico l'uomo a capo delle due organizzazioni più conosciute del Blocco Occidentale? Insomma, non sarebbe stato il primo : molti avevano cercato di avere buoni rapporti con lui per convenienza. Tuttavia, Berg non era affatto uno stupido. Non si sarebbe lasciato abbindolare, se Campbell aveva quell'intenzione.
<< Parla, allora. Ti ascolto. >>
<< Ecco, il mio progetto ha come scopo quello di risollevare il nostro schieramento dalla situazione pericolosa in cui è. Come già ha detto, stiamo conoscendo uno sviluppo in rapida ascesa. Arrivano nuovi impiegati da ogni angolo del nostro Blocco ogni giorno, e sono tutti così disponibili e laboriosi... >>
<< Sento che sta per arrivare un "ma". >>
Campbell sospirò, consapevole del fatto che forse Berg si stava già creando pregiudizi su di lui, però si sforzò di andare avanti << Ma i mezzi sono quelli che uno, ed è un'iniziativa giovane, che ha molto da offrire. Ciononostante, non si può dire che attualmente possediamo il necessario per procedere come converrebbe. >>
<< Smetta di girarci intorno, la prego. Vada dritto al punto, Campbell. >> il Dirigente si era ormai stufato di doverlo ascoltare, soprattutto perché si era fatto un'idea sul nuovo direttore e sulle sue ambizioni << Vuole un finanziatore, non è così? >>
<< I-io...sì, lo ammetto. >>
<< Non vedo una ragione per cui dovrei accettare. Non ci guadagnerei niente, se non ingenti somme di denaro spese per non so cosa. >>
<< Per l'addestramento delle reclute, per le apparecchiature che non abbiamo, e... >>
<< Non ha capito. Mi dia un motivo, uno valido per credere che questo meriti i miei soldi. >> insistette Berg. Campbell era sul punto di esplodere per la rabbia, per ogni singola frase o parola uscita dalla sua bocca e per quella sua incapacità di capire. Avrebbe voluto ucciderlo subito, tanto per togliersi lo sfizio e godersi la sua agonia precedente la morte, ma non poteva farlo. Gli serviva vivo.
<< Questo progetto è l'unica maniera con cui questa guerra può davvero essere fermata, e se lo ostacola tutte le quelle persone morte saranno andate al camposanto per nulla. E che ne sarà del resto? Glielo dico io, coloro che non sono protetti dalla Barriera li raggiungeranno e faranno la stessa fine. Io, lei, la sua famiglia, ognuno di noi ha le ore contate. Moriremo per fame, sete, povertà o per il batterio, ma lei che importa? Siamo solo esseri umani, giusto? >>
Campbell espresse tutto il suo disappunto con quell'esplosione dei suoi pensieri, il quale era quasi come uno sfogo. Ora che aveva liberato quello che si annidava nella sua testa, l'uomo si sentiva più libero, anche se non abbastanza. Ciò che aveva detto era non solo la verità oggettiva, bensì il mezzo con cui avrebbe ottenuto quel finanziamento. Berg era un idiota, e avrebbe abboccato. Bastava fare pressione sui punti deboli degli altri per far sì che cascassero in qualsiasi tranello, o per avere qualcosa in cambio. Era nella natura umana, ovvero la principale fragilità delle persone, ed era per questo che anche lui avrebbe ceduto.
<< Bene. Vedrò di persona come funziona il Progetto Omega, e se ne varrà la pena... >> il Dirigente fece una pausa, come non volesse concludere la frase << e se ne varrà la pena farò il finanziamento. >>
Campbell sorride e mormorò un "grazie" colmo di riconoscenza, sotto al quale giaceva la sua astuzia. Lo aveva in pugno.

REBELLION  - Destruction Where stories live. Discover now