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Seduto in silenzio nella sua postazione, Michael aveva coperto con una seconda schermata quella che lui aveva già aperto, così che nessuno potesse vedere ciò che stava facendo. Doveva prestare la massima attenzione alle sue mosse, al modo in cui si poneva con gli altri e, soprattutto, ai lavoratori stessi. Alcuni di loro erano totalmente contro la Ribellione per via del lavaggio del cervello che Campbell aveva fatto loro, perciò essere lì costituiva un grande pericolo. Se riconosciuti, non ci sarebbe stata una persona disposta a lasciarli scappare da quell'isola, difatti tutti avrebbero cercato di catturarli per portarli al loro capo. In tal caso ogni tentativo di mettere un freno a Campbell sarebbe andato a farsi friggere, mentre quest'ultimo avrebbe continuato la sua corsa senza ostacoli. Ma nessuno nella Ribellione era propenso ad accettare un destino del genere, per questo ce l'avrebbero messa tutta. Con questo pensiero fisso in testa come un chiodo, Michael diede un'occhiata alle posizioni delle telecamere all'interno dell'edificio : alcune di esse erano in bella vista, altre ancora più nascoste, me comunque ben individuabili e raggiungibili. Queste erano indicate su una cartina da puntini arancioni, accanto ai quali era contrassegnata perfino l'angolazione. Michael si sbrigò a riportare ciò che aveva visto su un foglio, preso dal mucchio vicino alla stampante, però riuscì anche a captare alcune informazioni di cui non era a conoscenza.
<< Hai sentito cos'è successo? >> chiese uno degli impiegati a una ragazza seduta alla sua destra.
<< Quando? >>
<< Credo ieri notte. C'è stato un casino al piano sotterraneo. >>
Piano sotterraneo? Quale piano sotterraneo? pensò Michael. Non avevano mai visto nulla che suggerisse la presenza di un piano inferiore da nessuna parte, né tra i pulsanti dell'ascensore né sui cartelli che davano indicazioni (i quali facevano sembrare quel posto un ospedale). Il ragazzo non smise di annotare quello che sapeva sulle telecamere, ma tese bene le orecchie per ascoltare.
<< E tu che ne sai, scusa? L'accesso è vietato, ci possono entrare solo quelli che ci lavorano. >>
Lui alzò gli occhi al cielo << Fammi parlare e ti spiego. Hai presente Wate? >>
<< Quello che sembra un pesce rosso? >>
<< Sì, lui. Sua sorella lavora lì e gli ha raccontato tutto. A quanto ho capito i traditori del nostro Blocco sono rinchiusi quaggiù e...>>
<< Cosa?! Ma non ce lo avevano detto quando ci hanno presentato il Progetto! >> esclamò la ragazza con un lieve disappunto. Avrebbero dovuto fare una panoramica generale dello scopo, della struttura e delle attività che si svolgevano, quindi perché omettere quel particolare?
<< Credo sia stata una scelta fatta all'ultimo minuto. Comunque, non è questo il punto. Ieri hanno trovato una cella vuota, e pensavano che fossero stati portati in un'altra stanza. >>
<< Perché dovrebbero portarli in un'altra stanza? >>
<< E io che ne so! Lasciami finire per una buona volta! >> si lamentò ancora il giovane, troppo occupato a raccontare gli ultimi avvenimenti per accorgersi di Michael, il quale continuava ad ascoltare << Come stavo dicendo, sono andati a controllare. Indovina? Non erano neanche lì, dunque hanno anche mandato delle squadre di ricerca a perlustrare sia l'edificio che il territorio. Ma non li hanno trovati. >>
<< S-Stai dicendo che sono...? >> balbettò lei, spalancando la bocca per la sorpresa. Una traccia di nervosismo cominciò a farsi spazio attraverso la ragazza, spaventata dall'idea che ci fossero dei disertori a piede libero a Juan de Nova. E se fossero fuggiti? E se si fossero nascosti e stessero macchinando qualcosa alle loro spalle?
<< Sì. Sedici prigionieri sono scappati. >>
A quelle parole, Michael rifletté meglio sul loro piano. Anche se fosse scattata l'allarme antincendio, nessuno avrebbe fatto uscire chi si era opposto all'Emergency Department, anzi. Sarebbero rimasti dentro a prescindere dal pericolo imminente (in quanto Campbell li considerava traditori e faceva credere che lo fossero), e se nessuno li avesse condotti all'esterno sarebbero morti uno ad uno. Tuttavia, Michael non poteva permetterlo e si sforzò di trovare una soluzione. Intento a scrivere e schematizzare i luoghi in cui erano state poste le telecamere, si spremette le meningi per qualche minuto per capire cosa fare. Quando ci arrivò, si sentì stupido per non averci pensato prima. Poteva mandare all'aria il funzionamento di qualsiasi cosa dalla sala di controllo, perciò bastava bloccare le allarmi e il sistema di sicurezza delle celle prima dell'esplosione. Sì, poteva funzionare...poteva funzionare eccome.

REBELLION  - Destruction Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang