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L'indomani Ewan vide che il suo discorso aveva incoraggiato e reso più sicuro Gray, che era molto più rilassato rispetto al giorno precedente. E gli parve ironico che proprio lui, nervoso fino alla notte precedente, fosse diventato nuovamente uno di quelli con i nervi più saldi e stesse rincuorando gli altri Ribelli. Adesso scambiava che parole con la sorella gemella e chiacchieravano sorridendosi, quasi come non esistessero più preoccupazioni per loro. Lily era già in perfetta forma e nel pieno delle sue forze, come se quel proiettile non le avesse fatto niente, nemmeno un graffio. Perlopiù, la ferita non si vedeva quasi più e la ragazza sosteneva che il dolore fosse passato del tutto da qualche giorno. Se non avesse visto con i suoi occhi un momento di debolezza avrebbe addirittura pensato che lei fosse una vera roccia. Sì, era una delle persone più forti che avesse mai conosciuto, e per certi versi gli ricordava sua madre : entrambe erano di carattere deciso, si mostravano indipendenti e autosufficienti, volevano fare tutto da sole, ma celavano un lato fragile di sé. Non poteva dirlo con certezza, tuttavia era riuscito a scorgere qualcosa sotto quella scorza dura, sotto quella freddezza apparente avuta in passato. Per fortuna, con il passare delle settimane, dei mesi, aveva smesso di essere così distaccata nei confronti di lui e Michael e si era dimostrata amabile. Però sapeva di non poterla costringere a mostrargli quel lato più sensibile, poiché con lei doveva avere pazienza. Ogni cosa a suo tempo. Funzionava così con Lily, ma non c'era niente che non fosse disposto a fare se si trattava di lei. Era bravo ad attendere grazie alla sua pazienza e, inoltre, era sempre stato un tipo versatile e capace di adattarsi alle situazioni. Quella volta non sarebbe stato diverso dalle altre, anche se Lily era un tipo piuttosto difficile. Non amava condividere le sue preoccupazioni e sofferenze con gli altri dato che, come aveva capito,detestava toccare nervi scoperti (i suoi soprattutto) e esporre la sua parte vulnerabile. Si sentiva indifesa, ma Ewan era convinto che Lily si sarebbe sentita libera di confidarsi e affidarsi a lui. D'altronde, era già successo.
<< Se continui a fissarla se ne accorgerà. >>
Ewan sobbalzò << C-cosa? >>
Amber era in piedi accanto a lui, le braccia incrociate al petto e lo sguardo rivolto nella stessa direzione dell'amico. La lunga chioma era stata raccolta in una coda alta come al solito, evidenziando le lentiggini sul viso a forma di cuore e gli occhi nocciola. A quanto pareva, Ewan era tanto distratto da non essersi accorto dal suo arrivo.
<< Non le hai tolto gli occhi di dosso neanche per un secondo. Se stai cercando di nasconderlo, sappi che sei un pessimo attore. >>
<< Nascondere cosa? >>
<< Non fare finta di non saperlo. >>
<< Non so di cosa tu stia parlando. >> mentì il biondo.
<< A parole dici questo, ma i fatti dicono altro. >>
Ewan fece per aggiungere altro, però Amber lo precedette.
<< Non mentire, piuttosto tieni la bocca chiusa. >> dichiarò lei, nella speranza che Ewan non parlasse per far uscire bugie dalle sue labbra. L'amico abbassò lo sguardo, in modo da far trasparire ciò che veramente pensava e provava. Era inutile fingere, e sarebbe stato sciocco farlo << Ascolta, io non sono nessuno per dirti cosa devi fare, ma permettimi di darti un consiglio da amica. Non fare qualcosa di cui potresti pentirti. Questi sentimenti sono meravigliosi, perciò non sopprimerli e perché che crescano spontaneamente. >>
<< Non credo che lei sia d'accordo con quello che pensi tu... >>
<< Non puoi saperlo, Ewan. Credimi, quello che provi determina quello che farai. >>
<< Potrei soffrire, per quanto ne so. >>
<< Può darsi. Ma preferisci stare male per aver fatto un tentativo o vivere nel rimpianto? >>
<< La prima, senza dubbio. >> rispose Ewan senza pensarci troppo.
<< Visto? Ti sei dato una risposta da solo. >>
<< Non capisco più niente...da una parte vorrei dirle tutto, dall'altra credo che dovrei lasciar perdere e concentrarmi sulla missione. È come se cuore e cervello si stessero facendo la guerra. >>
Amber annuì, capendo a cosa si stesse riferendo << È la classica lotta fra ragione e sentimento. >>
<< Già, cervello... >> mormorò Ewan mentre posava di nuovo gli occhi su Lily << contro cuore. >>
<< Non farti condizionare solo dalla razionalità, e neanche esclusivamente dai sentimenti. Trova un equilibrio e scegli di fare ciò che ti rende felice. >>
<< Sarebbe più facile trovare un ago in un pagliaio. >>
<< Questo lo dici solo perché credi di non sapere cosa vuoi. >>
<< Accidenti, che filosofa. Chi sei? Platone? >>
<< Invece di fare lo spiritoso, pensa a quello che ti ho detto. >> lo schernì Amber con tono canzonatorio, dopodiché fece un sorrisetto nel vedere che Ewan non si aspettava un'affermazione del genere.
<< Certo, mamma. >>
<< Sul serio, dillo a Lily. >>
<< Dire a Lily cosa? >> la voce di Jacob si unì alla loro conversazione all'improvviso, motivo per cui Ewan e Amber si voltarono di scatto verso di lui, interrompendo il discorso subito.
<< E tu quando sei arrivato? >>
<< Proprio adesso. Perché? Ho interrotto una conversazione importante? >>
<< No. >>
<< Sì. >>
Le iridi azzurre di Jacob si spostarono da Ewan a Amber con fare perplesso << Vedi che avete le idee chiare. >>
<< Ecco, diciamo che è una conversazione importante per Ewan... >>
<< Già che ci sei digli tutto, no?! >> sussurrò Ewan, sarcastico.
<< Volete che me ne vada? Non volevo intromettermi, giuro. >>
<< Tranquillo, Jacob, me ne stavo andando. Ci vediamo dopo a colazione. >> disse Ewan mentre girava i tacchi e lasciava da soli Amber e Jacob, che si scoccarono istintivamente un'occhiata.
<< Vuole dirle che la ama, non è così? >>
Amber aprì bocca per rispondere, ma non fece in tempo. Michael apparve di punto in bianco, affacciandosi dalla porta << Proprio così. >>
<< E tu da dove sbuchi? Non mi dire che... Michael Cameron, come ti sei permesso di origliare?! >> continuò la bionda. A quelle parole, Michael sfoggiò un'espressione innocente e la tipica faccia da angioletto.
<< Io? Non accetto quest'insinuazione... >>
<< Sei incredibile...anche quando dovresti occuparti di cose serie metti il naso negli affari del tuo migliore amico! E adesso mi spieghi chi pilota questo coso? >>
<< Si chiama elicottero, Amber. E ho messo il pilota automatico, non sono mica un idiota. >>
<< Voi due siete uno spasso. >> commentò Jacob mentre soffocava una risata, divertito dalla situazione comica in cui era andato a finire. Fu a quel punto che Amber si rivolse a lui una seconda volta.
<< E tu come hai fatto a capire tutto? Non hai neanche ascoltato quello che mi ha detto. >>
Jacob le fece l'occhiolino << Io so tutto. >>
Quando sentì quelle parole la ragazza aggrottò le sopracciglia per convincerlo a sputare il rospo e lo guardò come per dire "Avanti, dì la verità. Come lo sai?".
<< Bè, si vede che la ama. >>
<< Io l'ho sempre detto che Ewan è cotto di lei. >> aggiunse Michael con frizzante entusiasmo. Era evidente che era felice per il suo amico e che fosse convinto del fatto che quella storia sarebbe andata a finire nel migliore dei modi.
<< Da cosa? >>
<< Da come la guarda. È...è come se lei fosse l'unico motivo per cui lui vive la sua vita. >> spiegò Jacob, molto più serio rispetto a prima. Anche il tono della sua voce era cambiato : era più mite, come se sapesse il comportamento di Ewan, come se avesse vissuto tutto ciò anche lui.
<< Già, probabilmente pensa a lei da quando apre gli occhi la mattina a quando li chiude per addormentarsi. >>
<< Sapete...credo che abbiate ragione entrambi. >> concordò Amber, che aveva notato un particolare con la coda dell'occhio : Ewan e Lily si stavano sorridendo a vicenda, impegnati in chissà quale conversazione << Nessuno che non sia innamorato guarderebbe una ragazza così. >>

* * *

Poco dopo, i Ribelli si erano radunati per fare colazione insieme e discutere del loro piano. Erano seduti in cerchio, mentre il Connecter di Debbie era stato posto al centro e acceso, dopodiché qualcuno aveva impostato la visione tridimensionale di una cartina del mondo. Seduto fra Gray e Michael, Ewan sorseggiava il suo succo d'arancia e ascoltava attentamente ciò che stava comunicando Debbie. Quest'ultima indicò una zona geografica con l'indice della mano destra, mentre con l'altra si scostava dei ciuffi rosa - in contrasto con il colore naturale dei capelli - dalla spalla.
<< Secondo le ricerche che ho fatto, le isole che Campbell avrebbe potuto sfruttare nell'Oceano Indiano sono poche. La maggior parte appartengono a stati che fanno parte del Blocco Orientale, perciò Campbell non poteva avere controllo sulla maggior parte dei territori in quest'area. Così, ho dato un'occhiata alle ex colonie dei paesi europei e ho valutato tutte le possibilità. >>
<< Ci sono un sacco di isole che appartenevano ai paesi europei, Debbie. >> intervenne Tyler.
<< Chiudi il becco e ascolta. >>
<< No, non... >>
<< Sta' zitto, Tyler! >> ordinò Lily, facendo emergere il suo atteggiamento da leader in un secondo.
<< Non potete costringermi a... >>
Gray alzò gli occhi al cielo, seccato, per poi sbuffare e tappare la bocca a Tyler con il palmo della mano << Va' avanti, Debbie. >>
<< Come stavo per dire, le possibilità di individuare questa maledetta isola erano molto basse. Ad essere onesta, non riuscivo a capire come trovarla, ma poi Tom ha avuto un'idea. Un'idea geniale. >>
Tutti scoccarono un'occhiata a Tom che, appoggiato alla parete con la schiena, fissava la carta geografica << No, non è così. L'idea non è stata del tutto mia. >>
<< Sta facendo il modesto. Dai, Tom, racconta. >>
<< Bè, >> il ragazzo espirò << ho pensato che un modo per scoprirlo fosse fare un confronto. Mi spiego meglio; ci sono state delle riprese fatte sull'isola che sono state trasmesse al telegiornale tempo fa. Perciò bastava trovare delle immagini per ogni isola e fare un paragone fra le foto prese dal web e i paesaggi visibili nel video. >>
<< Quindi suppongo abbiate scoperto qual è l'isola che cercavamo. >> disse Amber con la speranza di ricevere una risposta affermativa.
<< Sì. >> Debbie annuì, per poi ingrandire il territorio di cui stava parlando sulla cartina e mostrare a tutti l'isola su cui sarebbero dovuti andare, affiancata dal confronto di filmati di cui aveva trattato poco prima. Dapprima Ewan non ricordò di averla mai vista prima, fatta eccezione per le riprese al telegiornale, ma poi gli venne in mente qualcosa. Gli parve di aver letto un articolo su quel posto, o qualcosa del genere...
<< Juan de Nova. >> sussurrò infatti. Nel notare che il suo amico conosceva quel luogo di fama piuttosto scarsa (o almeno, a quei tempi), Michael assunse un'espressione sbalordita.
<< E tu come la conosci? >>
<< Ne ho sentito parlare. >>
<< Come avrete già capito, è qui che si trova la sede del Progetto Omega, ed è qui che dovremo andare. >> aggiunse Debbie poco dopo, causando l'ennesima critica da parte di Tyler.
<< Non siamo idioti, certo che l'abbiamo capito. >>
<< In questo momento ho una grande voglia di prenderti a schiaffi, Tyler... >>
<< Basta, tutti e due! Sembrate dei bambini, ve ne siete resi conto? Stiamo parlando di cose serie, quindi smettetela di litigare e comportatevi come si deve! >> tuonò Gray per porre fine a quel loro inutile, continuo punzecchiarsi e prendersi gioco l'uno dell'altra. Era a dir poco ridicolo quel modo di fare, soprattutto ora che dovevano parlare di questioni importanti. Debbie e Tyler abbassarono lo sguardo subito, probabilmente vergognandosi per come avevamo discusso.
<< Torniamo al discorso di prima, >> cominciò Lily dopo aver sospirato << Ewan ha pianificato tutto nei minimi dettagli. Perciò, lascerei che sia lui a parlare. >>
Ewan fece cenno di sì con la testa, d'accordo con ciò che la ragazza aveva appena detto, e iniziò a cercare le parole giuste.

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