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Logan

"Sicuro di averla vista?" si accerta Hudson. Lo guardo negli occhi e fisso le sue borse sotto di essi.

"Si, sì e ancora sì! Era lei, stava andando a Detroit con Asher!"

Mi prendo la testa tra le mani e butto giù qualche imprecazione. Ho sempre odiato Asher e adesso lo detesto ancora di più. È mia sorella e se solo la sfiorerà con un dito...

"Ma cosa ci facevano a Detroit?" Hudson poggia gli avambracci sulle gambe, grattandosi la nuca.

Alzo il tono della voce. "Secondo te posso saperlo?"

"Rifletti, rifletti", ripete silenziosamente massaggiandosi la tempia e fissando il pavimento. 

Ero in aeroporto dopo essere partito con la squadra per una partita, ma non sono riuscito a giocare come volevo con lei nella mia testa. Sono un fratello di merda, non lo nego. 

Se solo sapessi cosa le passa per la mente potrei aiutarla, tirarla fuori dall'abisso che la tormenta. Non sono riuscito a capire Colton, a stargli vicino come volevo. E ora? Se qualcuno si portasse via pure Ashley?

"Io quello lo uccido", sbotto.

"Non hai avvertito nessuno!" Hudson mi urla contro. "Potevi chiamare la polizia, fare qualcosa!"

Rido non realmente felice. "Ti pare che non ci abbia provato?"

Inizia ad irritarmi anche la sua presenza, vorrei che se ne andasse. Si passa una mano sul viso e sospira. 

"Va bene", dichiara con più calma, "siamo tutti stressati e non ragioniamo lucidamente." 

Mi arrabbio ancora di più e stringo i pugni. "È ovvio che non riesco a ragionare! Porca miseria, lei è con quello psicopatico a fare chissà cosa!" 

Caccio un urlo di frustrazione. "Ti sembra che sia facile per me? Rischio di perdere mia sorella da un giorno all'altro! E quando succederà non lo saprò neanche!"

Hudson sta per ribattere, ma la porta si apre mettendo fine alla nostra conversazione.

"Ehi, Logan!" mi saluta mia madre sorridente. "Ciao, Hudson." Lui mi rivolge una rapida occhiata perplessa.

"Come fai?" dico, esausto e sorpreso.

Lei posa i sacchetti della spesa sul piano della cucina e inizia a sistemare il cibo in dispensa.

"Cosa intendi?" chiede mentre apre uno sportello mettendoci dentro i cereali.

"Come fai a sorridere se sai che tua figlia e scomparsa?" 

é assurdo il suo comportamento spensierato, è incredibile di come se ne infischi. 

"Non hai chiamato la polizia per cercarla e la scuola ha mandato varie e-mail sul perché lei non venisse. Sono passate due settimane!" grido.

"Tesoro..." prova a dire, ma la fermo mettendole una mano davanti.

"Tesoro un cazzo!" Lei ha sempre tenuto nascosto qualcosa di grande. Se ne stava zitta e indifferente, quando avrebbe potuto reagire.

"Dimmi cosa sai, perché tu sai qualcosa ed è così!"

Hudson ci osserva con scena muta. Lo ringrazio mentalmente, non ce la farei se si mettesse a discutere pure lui.

Mia madre sospira, posando le arance in una cesta, per poi andare in salotto, seguita a ruota da me. Si siede facendo cenno anche a me di mettermi vicino a lei. Faccio come dice e la raggiungo.

Mr. Bad BoyWhere stories live. Discover now