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"Ashley, esci da quella maledetta camera!" urla Logan dal piano di sotto.

Sono troppo assonnata e priva di forze per alzarmi. Ieri, ritornata a casa, mi sono infilata sotto le coperte ma non sono riuscita a prendere sonno. Ora vorrei soltanto dormire.

"Se scendi ti compro quello che vuoi!" continua con voce disperata.

Il mio umore si risolleva, udendo queste parole. Salto giù dal letto, prendo dal cassetto dei vestiti a caso che indosso con tutta fretta e vado in bagno per pettinarmi i capelli, che sono ovviamente arruffati.

"Come se ci fosse stato un gabbiano", mi lagno osservandoli. Sono davvero orribili.

Inizio a passare la spazzola più volte; mi accerto che non ci siano più nodi e metto giusto un poco di eyeliner. Odio il trucco.

Scendo di sotto di corsa.

"Finalmente", esulta mio fratello.

"Mi prenderai un milk-shake in caffetteria", esordisco.

Logan passa una mano fra i capelli. Evito di dirgli che ho passato almeno venti minuti a cercare di renderli decenti.

"Mi hai mentito!" dico mettendo su il broncio.

Lui inizia a ridere. Gli do un buffetto sul bicipite e prendo la solita mela dal cesto della frutta. La mangerò nel tragitto.

"Mamma sta ancora dormendo?" chiedo. Logan annuisce e i limito a stare in silenzio.

"E questa da dove spunta?" Rimango sbalordita non appena quando varcata la soglia di casa, trovo nel parcheggio una poche nera.

Non l'avevo vista il giorno in cui è arrivato. Probabilmente non ci avrò fatto caso.

Logan fa spallucce, invitandomi a salire. Non me lo faccio ripetere due volte e mi precipito al posto del passeggero.

"Un giorno la guiderò", sostengo con aria sognante.

"Scordatelo. Non lascerò che tu rompa il mio gioiellino." Accarezza il manubrio e ingrana la marcia, allora partiamo per andare a scuola. Alla mia famiglia non è mai mancato niente, ma non abbiamo mai azzardato così tanto. Ci accontentiamo delle cose normali, perché d'altronde siamo normali.

Studio il viso di mio fratello di sottecchi. Mi chiedo se gli manchino i suoi compagni di classe. Se avessi dovuto scegliere al posto suo, sarei rimasta a Miami. Anche se la mia famiglia si fosse trovata molto più lontano. Una famiglia dure per sempre -credo- ma non un'amicizia. Anche se ci nuoce ammetterlo, è così. È meglio godersi la compagnia dei propri amici fino all'ultimo prima che ognuno prenda una strada diversa dall'altro.

Nel tragitto per arrivare a scuola, Logan rompe il silenzio che si è venuto a creare.

"Stai con qualcuno?"

"No", rispondo seccamente, "non ne ho bisogno."

"Meglio esseri soli, certe volte", concorda

"Se è un modo carino per dirmi che starò sola a vita, ti ringrazio", dico sarcasticamente. "E poi, non sono come te." Lui sbuffa.

Nonostante sia una persona di buon cuore, non scherza quando ci sono di mezzo le ragazze.

Arriviamo nel parcheggio della scuola e tutti gli studenti hanno lo sguardo rivolto alla macchina di mio fratello, compresa una ragazza dal viso familiare. Dove l'ho vista?

Odio come una cosa costosa ma di poco conto attiri a sé molti sguardi.

Dopo non molto mi accorgo che anche Asher ci guarda accigliato. Mio fratello mi prende a braccetto, facendomi venire il nervoso. So che lo fa per gelosia. È la persona più gelosa che conosca e questo, a volte, nonostante la maggior parte dei casi sia bello, è stressante.

Arriviamo all'entrata della scuola, sotto lo sguardo del biondo. Sbuffo. "Logan, lasciami. Ci guardando tutti, non sono il tuo cane da portare a spasso." Lui, un po' offeso, mi lascia andare.

"Vai, ti lascio libero. Fatti degli amici e rendimi fiera", gli do un leggero spintone amichevole, che lo fa sorridere a allontanare.

"Ehi, Ashley, da dove spunta lui?" chiede Allyson comparendo alle mie spalle.

"Intendi mio fratello? Sono indecisa tra il cavolfiore e la cicogna. Ah no, sfortunatamente da casa mia." Roteo gli occhi, un gesto che non fa ridere Ally, ma che la sprona a posare gli occhi su Logan.

Il suo viso prende colorito. "È lui?" lo indica sorpresa.

Faccio una smorfia di disgusto. Ci mancava solo che Allyson si interessasse a mio fratello. Lui comunque non sembra averla notata. Sta parlando con Jack.

Logan si volta di me alzando i pollici in su. Lo imito e torno ad ignorarlo. Schiocco le dita davanti alla faccia di Allyson ed entriamo insieme in corridoio.

Sono contenta che mio fratello si stia già ambientando. So quanto è difficile farsi dei nuovi amici all'ultimo anno. Sembrano che siano tutti contro di te per qualche strano motivo, o forse è solo una mia impressione. So soprattutto che Logan, per quanto sia socievole, non è bravo ad approcciare. In questo ci somigliamo, con l'unica differenza che io non so mantenere viva una conversazione, mentre lui potrebbe parlare per ore. Mio fratello ha soltanto bisogno di essere meno timido.

Noto Asher poco più distante da me e la mia amica. Sta discutendo con quella ragazza che ho visto prima fuori da scuola. Quella che in questo momento lo sta baciando con foga, come se avesse bisogno di lui per respirare.

Mi prendo un po' di tempo per guardarlo meglio, ma quando si accorge che lo sto squadrando, anche durante il suo momento di passione, porto l'attenzione sulle mie scarpe.

"Stai bene?" chiede Ally.

"Si", mormoro liquidandola in fretta. Lei non mi segue e la ringrazio per questo. Provo a ignorare quei due che continuano a baciarsi in mezzo a tutti gli studenti e li sorpasso con velocità.

Passa solo qualche secondo prima che venga afferrata da un polso.

"Ma che ti prende?!" sbraito contro Asher divincolandomi dalla sua presa. Fa male.

"Perché mi fissavi, prima?"

Questa sua schiettezza mi fa sia arrabbiare che vergognare.

"Sei tu che mi stavi guardando", ribatto in un mormorio.

Senza imbarazzo, incatena gli occhi nei miei. "È vero."

Mi sta ancora trattenendo dal polso. Allora gli do uno strattone che lo fa indietreggiare.

"Stammi lontano", ringhio fuggendo via.

"Io riesco a farlo. Ma tu invece ci riusciresti?" mi grida dietro.

Posso ignorarlo, non è poi così difficile. O mi sbaglio?

Me la svigno alzando un braccio e facendogli il dito medio. La sua roca risata si espande per tutto il corridoio. Mi sbaglio, è impossibile ignorare Asher Carter. Quando ti cattura nell'occhio della sua tempesta, puoi solo sperare di sopravvivere solo con qualche taglio.

Vengo raggiunta nuovamente da Allyson e, stavolta, anche da Abygal. Nessuna traccia di Hudson. Dove si sarà cacciato?

"Ehi, Abby, dov'è Hudson?" le chiedo, dato che lei probabilmente sa la risposta.
Fa spallucce. "Mi ha detto di non stare bene" risponde. Gli farò visita più tardi. Sono scombussolata. Non mi ha detto niente.

"L'avete visto quello nuovo?" vuole sapere poi Abby.

"È un figo..." continua sventolando la mano vicino al viso.
"Si dal caso che quel figo sia mio fratello", le faccio memoria.

Lei diventa paonazza. "Ah", riesce a dire soltanto. Tutte scoppiamo in una risata. Ci dirigiamo in classe e nelle ore di lezione non riesco a seguire. Sono stanca che Asher faccia parte dei miei pensieri costantemente.

Mr. Bad BoyWhere stories live. Discover now