43. Tutto perfetto

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Londra lasciò Harry senza fiato e quel poco che vide dal finestrino del taxi che li portò via dall'aeroporto gli bastò per dire che si trovava in una città stupenda.

Non appena si trovò davanti al cancello di quella che starebbe diventata la sua nuova casa, si sentì subito più felice e leggero.

La villetta era di mattoni rossicci, con il tipico tetto allungato delle case inglesi.

Era curata nei minimi dettagli e il giardino esterno aveva aiuole piene di fiori, un'altalena rosa, uno scivolo dello stesso colore e un prato perfettamente curato.

L'interno non fu da meno, dato che tutto era nuovo e perfetto.

I mobili erano moderni, ma funzionali, le pareti dipinte di colori caldi e vivaci e i traslocatori avevano addirittura sistemato già tutto negli armadi, tranne gli effetti più personali.

Harry, con in braccio Grace, si recò al piano di sopra a vedere le camere da letto e osservò ad occhi spalancati la bella eleganza della propria, dotata di un'ampia finestra, di un enorme e morbido letto e di tanti piccoli particolari eleganti.

Quella di Grace, contrariamente a quanto aveva detto Louis, era già stata arredata di tutto punto ed era semplicemente favolosa, con mobili bianchi e rosa, un lettino a forma di castello da principesse e mensole pronte ad accogliere giocattoli e peluches.

Per delicatezza non entrò in quella di Louis, ma, dall'esterno, gli sembrò straordinariamente semplice, ma funzionale.

" Allora ti piace? " chiese l'avvocato, comparendogli alle spalle.

" Decisamente magnifica e perfetta " ammirò Harry estasiato.

" Mi dispiace doverti lasciare subito, ma è meglio che mi rechi al mio nuovo studio, a vedere come procedono le cose. Al ritorno trovo un supermercato per fare un po' di spesa, riesci a farmi un biglietto con quello che devo comparare? "

Harry annuì subito, gli passò Grace e, dopo aver trovato un foglietto, gli scrisse in fretta e furia un elenco delle cose che credeva sarebbero servite.

" Spero di non essermi dimenticato nulla..." sussurrò, cercando di pensare a tutto.

" Non preoccuparti, se manca qualcosa, lo compreremo domani "

Detto questo, uscì e, seguendo le indicazioni del suo cellulare, raggiunse il suo nuovo studio, dove incontrò John e parlò con lui per diverso tempo.

Quando ebbe finito, trovò un supermercato, fece la spesa, comprò anche una torta alla panna per festeggiare la loro nuova vita e tornò a casa.

Harry lo accolse con un sorriso e si mise subito all'opera in cucina e Louis non poté far nulla, perché le braccine tese di Grace lo attirarono come una calamita e si perse a giocare con lei.

Norwegian EscapeWhere stories live. Discover now