37. Una nuova vita

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Harry rimase senza parole, con la forchetta conficcata in una patatina.

Ci vollero alcuni minuti prima di riuscire a parlare, ci vollero alcuni minuti, perché, per la prima volta, cominciò a crescere in lui vera e propria rabbia nei confronti di Louis.

Prese un respiro profondo, cercò di calmarsi e disse:

" Non voglio essere la ruota di scorta di nessuno, Louis. Adesso che Cindy non è più la tua prima scelta, andiamo bene anche io e Grace, vero? "

L'avvocato si accorse del significato che avevano assunto le sue parole agli occhi di Harry, così si affrettò a correre ai ripari.

" No, no, non è così " si difese accalorato " lo so che può sembrarti, ma non siete un ripiego, io...io sono sincero. Non voglio che voi rimaniate qui da soli e non voglio iniziare la mia nuova vita, la mia vita in pace con me stesso, senza di voi. Lo so che non ho il diritto di chiedertelo, di chiedervelo, ma...ti prego...dammi una possibilità.
Potresti andare all'università a Londra o trovare un lavoro che ti piace o stare a casa con Grace...io penserò a voi...davvero "

Harry non l'aveva mai visto così agitato e, soprattutto, non l'aveva mai visto così sincero.

I suoi occhi azzurri erano davvero limpidi e attraverso essi si potevano cogliere tutte le emozioni che vorticavano nel suo cuore.

Stringeva spasmodicamente la forchetta e alcune gocce di sudore gli scendevano sulla fronte.

Il riccio, però, non si fidava ancora del tutto e chiese:

" E quando ti sarai stancato della nostra compagnia? Quando troverai una persona con cui condividere la tua vita? "

Louis lasciò cadere la forchetta nel piatto, strinse d'impulso la mano di Harry e sussurrò:

" Non possiamo prevedere il futuro, nessuno lo può fare, ma possiamo provare a vivere bene, no? Io ti prometto e ti giuro, su quello che vuoi, che penserò sempre a voi e, del resto, anche tu potresti trovare qualcuno e lasciare me, il destino è imprevedibile...."

Harry fu costretto ad ammettere che aveva ragione e fu costretto ad ammettere che non c'era nulla che lo tratteneva a New York, nessun affetto e nessun amico.

Si volse allora verso Grace, le accarezzò la testa e chiese:

" Allora, amore, vuoi andare a Londra con Louis? "

La bimba spalancò gli occhioni, gorgogliò felice e si agitò come una matta, facendo capire la sua gioia.

Norwegian EscapeWhere stories live. Discover now