일곱.7

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La mattina seguente io e Wonwoo ci alzammo e raggiungemmo Mingyu e Jeonghan che stavano preparando la colazione in cucina.
Sbadigliai un buongiorno generale, anche se di dare il buongiorno a Mingyu non ne avevo proprio intenzione.
"Avete dormito bene?"
Chiese quell'angelo di mio fratello.
Io e Wonwoo ci scambiammo un'occhiata e a lui si tinsero le guance di un rosso appena accennato.
Tutto questo avvenne sotto lo sguardo accurato di Mingyu.
"Molto bene grazie."
Risposi.
"Ci credo che avete dormito bene, dopo aver scopato come degli animali."
Disse il coreano dai capelli neri.

"Cosa?" Jeonghan.

"Cosa?" Io.

"Cosa?" Wonwoo.

"Ma cosa cosa?" Mingyu.

"Ma ahahahahaha cooosaaa?" Lin. Lin?

La mia amica era sdraiata in terra che si teneva la pancia.
Io non stavo capendo un cazzo.
Wonwoo mi guardò e realizzò qualcosa che io non avevo afferrato, scoppiando a ridere come lei.
Alla fine mi misi a ridere anche io per l'ilarilità della situazione.
"Scusami Mingyu ahahahaha lo sai che ti adoro?"
Disse Lin asciugandosi una lacrima.
Io ero perplessa e a Mingyu sembrava che gli fossero rimasti tre neuroni.
Guardava la mia migliore amica con un punto interrogativo che gli ruotava intorno alla testa.
Lin intanto si era alzata reggendosi allo stipite della porta della cucina.
Solo allora capii anche io.
Aveva addosso una camicia che le stava decisamente troppo grande.
"Sei un coglione, non che questa sia una novità."
Mingyu mi incenerì con lo sguardo, sembrando persino offeso.
"Scusami Mingyu ma puoi dirmi dove si trova la tua stanza?"
Chiese Wonwoo sforzandosi di non ridere di nuovo.
Lui sembrò pensarci un secondo.
"Sta fra quella di Jin e..."
"E la mia."
Rispose Joshua, facendo il suo ingresso senza la maglietta e mettendo un braccio intorno alla vita di Lin, stringendosela vicino.
Si può diventare più bianchi di un coreano?
Evidentemente sì, perché Mingyu era decisamente pallido.
"Ohhh... quindi non-"
"Si Mingyu, eravamo noi.
Sai com'è... stiamo insieme da un'anno e passa."
Non credo che il nostro tenero e dolce Joshua volesse sembrare così pungente.
Vernon intanto aveva osservato amareggiato tutta la scena.
Di sfuggita lo vidi andarsene e asciugarsi con la mano, una piccola goccia luminosa che sfuggì dai suoi occhi.
Ma che cosa stava succedendo in quella casa?
Eravamo finiti in un drama coreano?
Riflettendo, mi alzai dallo sgabello dov'ero seduta, per andare in bagno a sciaccuarmi la faccia.
Stavo entrando in corridoio quando mi accorsi troppo tardi di uno scherzo preparato da Seungkwan per Jihoon.
Inciampai sul filo sottile che stava teso fra un'estremo e l'altro della soglia del corridoio.
Caddi su un fianco con un tonfo talmente forte che sembrava essere caduto un'elefante.

Tutti quelli che erano in cucina, migrarono verso la sala per vedere che cos'era stato.
"SEUNGKWAN GIURO CHE MI FAI DA SCHIAVO FINO A CHE NON MUORI.
PORCA DI QUELLA PUTTANA SLAVA DIO..."
Con uno scatto fulmineo, Jisoo mi piantò una mano sulla bocca senza toglierla fino a quando non mi passò la voglia di imprecare anche in aramaico antico.
Lo faceva sempre, non voleva che io fossi così scurrile.
Nel frattempo Junhui aveva spalancato la porta per vedere che cos'era successo.
Seungcheol e Minghao erano usciti e Seungkwan come minimo si stava nascondendo da me perché sapeva che lo avrei ridotto in tanti piccoli pezzettini.
Seokmin non si svegliava neanche con una bomba atomica.
Non mi ero accorta di quanto mi facesse male il fianco fino a quando non provai ad alzarmi.
Mi partì un dolore così lancinante che sembrava che qualcuno mi stesse traffiggendo anche il cuore.

"Ragazzi ma sta piangendo" Jihoon.

"Ma sta anche ridendo" Soonyoung.

"Ma sta ridendo e piangendo" Chan.

"Mioddio -trio della perspicacia- avete finito?"
Dissi provando a rialzarmi, facendo partire un fitta ancora più dolorosa della precedente.
"La aiuto ad alzarsi"
Disse Mingyu avvicinandosi.
"Per l'amor di dio Mingyu non toccarmi"
"Lascia faccio io."
Replicò Jun, prendendomi in braccio.
"Dovremo portarla al pronto soccorso magari si è rotta un fianco."
"No Jeonghan sto bene davvero."
"No Jin ha ragione tuo fratello, dobbiamo vedere se stai bene, è colpa mia infondo."
Irruppe Seungkwan, spuntando quatto quatto dallo stanzino.
"Così brutto coglione stavi cercando di ammazzarmi?"
"Woozi dai non essere duro con lui non è successo nulla.
Jun mettimi giù che peso."
"Ma smettila sei leggerissima."
Avvampai visibilmente.
"Dai guido io"
Propose Mingyu prendendo le chiavi.
Ormai non potevo più oppormi.
"ODDIO mi vuoi proprio morta"
Il ragazzo alzò gli occhi al cielo e aprì il portone di casa per far passare Junhui con me in braccio.
"Ragazzi non incendiate il dormitorio mentre non ci sono."

Era da due ore che stavamo nella sala d'attesa del pronto soccorso.
Junhui non mi aveva mollato per un secondo, mentre Mingyu sbraitava avanti e indietro contro gli infermieri per farmi visitare.
"Mingyu ti prego vieni qui.
Ci saranno persone molto più gravi di me.
Sto bene siediti."
Avevo la voce flebile e mi sentivo molto debole.
Mingyu mi mise una mano sulla fronte e guardò allarmato Jun che mi teneva ancora in braccio.
"Junhui hyung sta bruciando."
"Ragazzi ho sonno.
Chiudo gli occhi un secondo."
Dissi cercando la mano di Mingyu.

Dopo quelli che mi parvero solo pochi secondi, mi risvegliai in un lettino poggiata sul fianco che non mi faceva male.
"Finalmente si è svegliata signorina Yoon.
Allora non è nulla di grave.
Prima le si è alzata la temperatura a causa dell'edema (versamento di liquidi in una zona del corpo) che ha al fianco.
Per la febbre le abbiamo dato degli antibiotici che hanno fatto subito effetto.
Per l'edema invece dovremo infilarle una siringa nel fianco e prelevare il liquido.
Smetterà di farle male e la terremo in osservazione per una notte."
Quando tirarono fuori la siringa, vidi Jun strabuzzare gli occhi e dire:
"Jin ti dispiace se aspetto fuori?
Ho il terrore delle siringhe."
"Tranquillo, vai pure a casa e rassicura gli altri.
Salutameli."
"Va bene ciao piccola Yoon."
Mi diede un bacio all'angolo della bocca che mi fece venire i brividi.

"Quando vuole..."
Disse il dottore riferito al fatto che avrebbe dovuto impiantarmi un'ago nel bacino.
Guardai Mingyu che mi strinse immediatamente la mano, incatenandoci gli occhi a vicenda.
Senza preavviso, il doc mi impiantò la siringa nel fianco, facendomi stritolare la mano del povero Mingyu che sopportò in silenzio.
Quando ebbe finito, mi lasciò da sola con lui.
"Vai a casa ora sto bene."
"No resto con te nel caso ti servisse qualcosa.
Non contraddirmi."
Non ebbi davvero la forza di controbattere.
Gli occhi mi si appesantirono e mi addormentai stringendo la mano di Mingyu.

•How is living with the Seventeen•Where stories live. Discover now