쉰네.54

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"DIO SI JUN PIÙ FORTE, PROPRIO LÌ, OHSSI JUN CONTINUA COSÌ"
Mia nonna era scandalizzata, aveva la bocca che toccava terra, mentre Exo e Seventeen erano parzialmente raccolti fuori dalle rispettive abitazioni per assistere alla scena.
Sehun aveva le braccia incrociate con una tazza di caffè in mano e lo sguardo rivolto al cappannino degli attrezzi del nostro giardino.
Di fianco a lui stava Luhan, con un cipiglio divertito sul volto, mentre Chanyeol e Baekhyun erano sdraiati sull'erba in una crisi collettiva di risate.
Junmyeon e Jongin erano più addormentati che svegli seduti sotto il loro portico, con gli occhi mezzi chiusi ancora dal sonno, che non capivano bene che cosa stesse succedendo.
Yixing era affacciato dalla finestra del secondo piano della casa di Minseok, che si guardava in giro confuso per capire da dove provenisse tutto quel baccano, mentre in mano teneva una mazza da baseball.
"E quella mazza da dove l'hai tirata fuori?"
Domandò Kyungsoo spuntando fuori con la testa dalla finestra adiacente a quella di Lay.
"Non dai miei pantaloni."
"PUAHAHAHAHAHA HAI SENTITO BAEK?
AHAHAHAHAHAHA"
"Non è che per caso hanno scambiato della droga per zucchero a velo e l'hanno mescolata al caffè di sta mattina?"
"Non credo Jongin..
Io lo sto bevendo e mi sembra tutto normale."
"Sehun..
Con o senza essere sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, tu rimarresti lo stesso di sempre."
Baekhyun e Chanyeol erano all'apice dell'ilarità dopo quell'affermazione di Junmyeon, non si reggevano più da quanto stessero ridendo, le lacrime le avevano già da un po', a momenti iniziava a mancargli l'aria.
"Raga ma la Xiuchen?"
"È a fare un giro in paese Soo."
"ODDIO JUN CONTINUA COSÌ, DAI, DAIIIII"
Io, Lin e i Seventeen ormai eravamo abituati a tutto quello e francamente non sapevamo più cosa dire..
Io avevo una mano sugli occhi mentre sorreggevo il gomito con l'altro braccio, Mingyu al mio fianco era sconcertato, Seungkwan si lamentava di quanto gli mancasse Namjoon, mentre Joshua era seduto su una sdraio a leggere un libro non curante della situazione. Soonyoung aveva la bocca spalancata e un problemino al basso ventre che avrebbe dovuto risolvere a breve, che Chan e Jihoon non tardarono a fargli notare..
"WOHOOO guarda chi si è svegliato...
Il quattordicesimo memebro dei Seventeen.."
"Scusatemi, c'è la nonna di Jin e Jeonghan..
Era necessario?"
"Grazie Lin, io non dico più nulla, tanto ormai che cosa lo faccio a fare?"
"Che vuoi che sia, tanto dopo questo amplesso della Junhao non penso si scandalizzerà mai più, no?"
"Ben detto bro, sagge parole."
Rispose Hansol a Seokmin, battendosi un cinque, con Lin che alzò gli occhi al cielo, comunque non poco divertita.
"Credo che andrò in chiesa, decisamente..
Che ore sono?
Perfetto sono in tempo per la messa delle 11.00, ci vediamo più tardi."
Detto questo Sandra, in modo sbrigativo, prese quasi saltando il cancelletto per incamminarsi velocemente verso il paese.
Jeonghan era mortificato e Seungcheol avrebbe voluto fare qualcosa per lui, ma da quel che mi pareva di aver intuito, tra i due la situazione era degenerata.
Non credo si fossero lasciati, ma sarebbe stata questione di tempo.
Veramente poco tempo.
Quasi come se fosse stato un segno del destino, mentre il nostro leader avanzava un passo verso mio fratello, in quell' istante Moonbyul uscì di casa per unirsi al trambusto generale, facendo puntare immediatamente lo sguardo di Jeonghan in quello della sorella di Minseok.
I due si osservavano così, intensamente e da lontano, non facendo rendere conto i due ragazzi di quanto una persona stesse soffrendo a vederli.
Tristemente, Seungcheol entrò dentro casa per andare a chiudersi in bagno, probabilmente a piangere.
Lin e Vernon, dopo l'ennesimo orgasmo di Minghao, andarono a sbarrare la porta della stanza degli ospiti per replicare quanto stessero facendo i due membri del performance team dei Seventeen, in modo più contenuto.
A sua volta pure Wonwoo era sull'orlo delle lacrime.
Taehyung la sera prima gli aveva confessato di averlo tradito con Jungkook mesi fa e di aver continuato ad illuderlo solo perché gli faceva pena lasciarlo così.
Adesso ad odiare i Bts oltre a me, Mingyu, Lin ed Hansol, avevamo acquistato pure Wonwoo.

Il mio ragazzo, a disagio e leggermente spazienzientito dalla blasfemità del rapporto tra Junhui e Minghao, andò verso la porta del cappannino degli attrezzi e bussando con vigore esclamò:
"AOOOH LA VOGLIAMO FINIRE?
COSA STATE FACENDO LI DENTRO?
GIRANDO UN PORNO AMATORIALE?"
"Chi è che sta girando un porno senza di noi?"
E vi assicuro che in quel momento, al riconoscere quella voce, avrei voluto sprofondare ventimila leghe sotto gli oceani.
Io e Mingyu non ci voltammo neanche per identificare la persona che aveva aperto bocca pochi secondi prima, eravamo già bianchi come dei cadaveri.
E "NAMJOOON!" esordì Seungkwan che ancora non aveva collegato il tutto, appena vide una famigliare capigliatura color viola intenso, parve ravvivarsi e tornare con la testa sulla terra.
Subito gli corse incontro saltandogli in braccio, mentre il leader dei Bts se lo stringeva contro, coccolandolo tutto.
"E tu neanche mi saluti bambolina?"
"No Jimin, preferivo illudermi ancora un po' nella speranza di non aver udito per davvero la tua voce tre minuti fa.."
"La mia amica Lin dov'è?"
"Tu..
MALDETTO FIGLIO DI PUTTANA"
E nessuno ebbe il tempo materiale per fermare Wonwoo dal saltare addosso a Jungkook e iniziare a prenderlo a legnate.
Non lo avevamo mai visto così.
Non sapevamo che dire o fare, anche perché eravamo tutti d'accordo sul fatto che Jungkook in un certo senso, se li fosse cercati e meritati i pugni che ricevette da Wonwoo prima che due braccia forti come quelle di Chanyeol lo sollevassero dal corpo del maknae d'oro dei Bts, al quale usciva il sangue dal labbro.
"Potevi picchiare me?
Ma dico che razz-"
"Perché tu mi fai talmente schifo per quello che mi hai fatto che non ho nemmeno intenzione di toccarti con un dito.
Poi diciamocelo..
Era ora che qualcuno gli desse pure i cazzotti che non gli ha dato Hansol."
Liberandosi dalla presa di Chanyeol, e accennando un lieve grazie verso quest'ultimo, con uno sguardo carico di rancore, astio e sofferenza, lanciò un'ultima occhiata disgustata da capo a piedi verso Taehyung, per poi voltarsi ed entrare in casa.
Mingyu nel mentre mi aveva raggiunto e con fare protettivo e possessivo, che non mi dispiaceva per nulla, stava facendo intuire a Jimin quali fossero stati i confini che non avrebbe dovuto oltrepassare, facendo trasparire che questa volta nessuno stesse scherzando.
"Gentilmente..
Levereste i vostri culi dal mio vialetto di casa?
Grazie."
E con questa uscita, arrivò Minseok a rompere la tensione che si era creata.
Hoseok, Yoongi, Namjoon, Seokjin e Myu, che a loro discapito, erano gli unici che non avevano colpe, ancora una volta erano sconfortanti dal fatto che la loro presenza portasse solo guai..

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