Humiliate

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NDA: mancano ancora cinque capitoli alla conclusione della storia, non sono ancora psicologicamente e emotivamente pronta a dire del tutto addio a Dante, Adriel, Ede, Sam, nonna Marietta, Derek e Emily.

Alcuni amici mi stanno spronando a scrivere un prequel e magari anche qualche capitolo di sequel.
Le idee per ora sono poche, per noia invece ho iniziato a buttare giù una storiella che spero di sviluppare in maniera interessante, per chi fosse interessato può trovarla sul mio profilo:

TUTTO QUELLO CHE C'E' DA SAPERE SU QUELLE STRONZE DELLE SUE EX

Mentre, invece, continuo a pensare a come finire questo libro, vi lascio una foto dell'arrampicatrice sociale più figa del mondo quando era in Grecia 
Ph: Dante esasperato Rosewain

Mentre, invece, continuo a pensare a come finire questo libro,  vi lascio una foto dell'arrampicatrice sociale più figa del mondo quando era in Grecia  Ph: Dante esasperato Rosewain

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-Tutto bene?- chiese Leda mentre camminava al fianco di Dante.

Erano di ritorno dall'ennesima riunione, questa volta con dei clienti.

Dante aveva l'aria sfinita, era chiaro che aveva dormito poco in quelle due settimane, erano carichi di lavoro e lui quasi ogni sera restava l'ultimo in ufficio.
Leda era convinta che se non fosse stato per puro istinto di sopravvivenza e per lei che lo obbligava, Dante si sarebbe dimenticato anche di mangiare o di andare in bagno.

-Solo un po' stanco e tu?- le rispose con sincerità mentre si allentava il nodo della cravatta per poi deglutire rumorosamente. Era un gesto che anche suo padre faceva una volta rientrato in casa, l'aveva visto compiere lo stesso movimento così tante volte da arrivare a imitarlo inconsciamente.

Leda lo trovava estremamente affascinante quando faceva così. Le veniva voglia di togliergli del tutto la cravatta e riempirgli il collo di baci anche a costo di irritarsi la pelle con la barba di lui.
Scacciò via quei pensieri dalla mente e si schiarì la voce.

-Tutto bene, grazie.-

La tensione fra i due si era allentata un pochino e avevano ripreso a parlarsi in maniera civile ma le cose non erano più come prima, la chimica non c'era più e Leda in cuor suo sapeva non ci sarebbe mai più stata.
C'era un certo imbarazzo che entrambi sapevano non sarebbe mai andato via. Nonostante tutto, però, Leda voleva chiarire la situazione con lui. Voleva che Dante capisse quanto lei fosse interessata a quel rapporto e non voleva essere allontanata per una qualsiasi.

Entrarono nell'ufficio del biondo che andò a sedersi dietro la grande scrivania come di consuetudine. Leda, al solito, si sedette su una delle poltroncine di fronte a lui ed accavallò le gambe.

-Facciamo il punto della situazione.- iniziò Dante. Si levò del tutto la cravatta e la gettò sul tavolo per poi sbottonarsi i primi due bottoni della camicia, si passò una mano fra i capelli biondi scompigliandoli con le dita per poi strofinarsi il viso con le mani. Sentiva il bisogno di una doccia calda e di un letto comodo.

The gold diggerحيث تعيش القصص. اكتشف الآن