What goes around comes around

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Quando il lunedì della settimana successiva Adriel rientrò nel suo ufficio, si ritrovò un Oscar decisamente molto preoccupato ad aspettarla.

Erano passati ormai dieci giorni dalla festa a casa di Cody Baxter e i due si erano sentiti solo tramite uno scambio di messaggi veloce e un po' imbarazzante.

-Tutto bene?- Le domandò Oscar non appena la vide.
-Tutto bene, grazie, tu come stai?- gli rispose lei nella maniera più educata possibile.

In realtà Adriel non stava affatto bene, quella che avrebbe dovuto essere la sua settimana di riposo lontana da stress e drammi era stata una delle settimane più penose della sua vita.
In qualche misterioso modo sua madre era venuta a conoscenza della festa di Cody, aveva fatto ricerche sul suo conto ed aveva scoperto che frequentava una bella cerchia di rampolli coi quattrini, perciò aveva deciso di fare delle visitine quotidiane a casa della figlia per chiederle se avesse conosciuto un nuovo e possibile genero.

-Non mi posso lamentare.- Oscar accennò a un sorriso per poi attaccare a parlare di lavoro: -Ti verranno girate tutte le cose che sono successe la settimana scorsa, vorrei che tu riorganizzassi la mia agenda e preparassi anche il discorso che dovrò fare alla cena di beneficenza di sabato prossimo. Ti arriverà anche la lista degli invitati cerca di impararli tutti a memoria, dovrai suggerirmi chi sono quando saremo lì.-

Adriel annuì. Aveva partecipato a diversi eventi di beneficienza con Dante ma non era per niente entusiasta di dover preparare il discorso di Oscar e tantomeno di doverlo accompagnare all'evento, per di più questa volta il suo capo non si era nemmeno scomodato ad invitarla quindi doveva essere qualcosa di strettamente legato al lavoro. L'idea di dover rappresentare la compagnia, anche se indirettamente, la stressò ancor di più. Pensò che se avesse continuato di questo passo avrebbe finito per avere una crisi di nervi. Ma come faceva la gente comune a vivere in queste condizioni?

Dopo aver finito con le istruzioni Oscar la lasciò sola per andare a sbrigare compiti che non avrebbe mai finito e che sarebbero inevitabilmente ricaduti sulle spalle di lei e dell'altro povero martire che aveva l'ingrato compito di fargli da segretario.

Più passava il tempo e meno il suo lavoro la entusiasmava. Non capiva che soddisfazione ci trovasse la gente a farsi il mazzo per un misero stipendio mensile.
Magari era solo quel posto che la stava stancando troppo.
Si sedette alla propria scrivania aprendo l'agenda di Oscar.
Chiuse gli occhi e fece un profondo sospiro richiamando a se tutta la sua buona volontà, una volta che le sue palpebre furono di nuovo aperte si mise a lavorare.






Qualcuno bussò alla porta dell'ufficio.

-Avanti.- Disse Dante alzando gli occhi dal bilancio che stava esaminando e vide la sua segreteria, Valerie, fare capolino.
-Signor Rosewain, dovrei parlarti.-

Valerie era una bella donna di trent'anni circa, sposata da quasi otto e sempre di buon umore.
Era la quinta o forse la sesta segretaria che Dante aveva avuto e l'unica che aveva lavorato per lui per più di un paio di mesi. Non solo perché non aveva mai provato a sedurlo ed era professionale ma anche perché era in grado di sopportare e gestire gli sbalzi d'umore del suo capo in ogni situazione riuscendo a strappare un sorriso a chiunque anche nei casi più disperati. Difatti prima di incontrare qualsiasi cliente di persona, Dante lo faceva incontrare a Valerie in modo da poter aumentare le sue possibilità di ottenere un altro soddisfacente contratto.

-Solo se è una cosa di vitale importanza.-
-In questo caso si tratta di due vite.- Valerie, solitamente pacata, era su di giri e non lo nascondeva nemmeno: -Sono incinta!-

Dante aggrottò la fronte alla notizia cercando di capire come la cosa lo potesse minimamente riguardare: -Beh, congratulazioni!- Cercò di dimostrarsi un minimo entusiasta ma quella non era decisamente la sua giornata, ne la sua settimana... Ne il suo anno.
E poi cosa c'entrava lui con la gravidanza? Non era mica il padre.

The gold diggerWhere stories live. Discover now