Capitolo 71

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(A.n. vi consiglio vivamente di favorire la lettura di questo capitolo ascoltando:
Renaissance - Skin
Pray -Sam Smith
Without You -The Bangerz
un bacio xx)

Non riusciva a capire chi fosse la maschera che sotto di se nascondeva il volto di Dorian Cortes, e questo non le permetteva di applicarsi al meglio nella danza. Charlie era distratto quanto lei, ma più bravo a nascondere la propria preoccupazione.
-Devo chiedere ad Alesander se ci sono altri con lui o se è venuto da solo.- le sussurrò all'orecchio fermando il lento. Annabel non restò, ad ogni modo, immobile a lungo, perché le si avvicinò Caius, che, chiedendole con un sorriso il permesso di ballare, le si accostò.

-Sei troppo distratta, gli invitati se ne accorgono.-

-Non ha senso nascondere loro la mia agitazione al momento che non potremmo nascondere loro la fonte di quest'ultima.- rispose prendendo la sua mano, ed appoggiando l'altra sulla sua spalla. -Che maschera indossa?- domandò continuando ad ispezionare i presenti.

-Non lo so. Ma Taxomi si.- Annabel restò in religioso silenzio, cosciente del fatto che poteva averlo di fronte agli occhi e non vederlo. Quell'idea l'opprimeva, sentiva una necessità concreta di averlo di fronte. L'agitazione appena accennata di pochi istanti prima, andava sfociando in contenuta isteria. Se qualcuno le avesse rivolto la parola, la sua voce sarebbe fuoriuscita così acuta da far spavento.

Non mancò di notare Charlie, accanto ad uno dei busti, che li fissava. Le fece intendere di aver bisogno di Caius, quindi venne lasciata sola di nuovo. Non provava più il desiderio di ballare, si fece quindi da parte, sorridendo a tutti gli invitati. Aveva bisogno di un bicchiere per rassettare se stessa.
-Mia Rinie, mi è concesso esprimerle la mia contentezza per questo evento?- era stata una signora a parlarle. Non doveva avere più di cinquant'anni.

-E' un piacere anche per me, glie lo assicuro Signora..-

-Talbot. Sono la moglie di Atar Talbot della Concordanza di Luthien. Io e mio marito siamo giunti nelle Terre dell'Alba non appena abbiamo saputo di voi. Ricevere un invito da parte vostra, è stato l'evento più felice capitatoci dopo che quel..Tiranno, si è impossessato del vostro trono.- aveva un bel sorriso, ma malizioso. Restava a debita distanza, almeno fisicamente, ma qualcosa, nella sua posa rigida, le suggeriva che, se Charlie, o chiunque degli altri, non fossero intervenuti tempestivamente, sarebbe stata costretta alla parlantina di quella.. Signora Talbot, di cui mai aveva sentito parlare prima.

-Non mi pare di aver incontrato vostro marito. Non ancora per lo meno..- le sorrise prendendo un bicchiere e sorseggiandone il contenuto con delicatezza, per quanto desiderasse mandare tutto giù in un sorso solo.

-Oh, Hill è sempre il solito maldestro. Mi scuso se Vostra Altezza si è offesa, di sicuro mio marito si presenterà il prima possibile.- L'intento di Annabel era solo quello di fare conversazione, non certo di mettere zizzania fra i signori Talbot. Ebbe l'impressione che aggiungere altro non sarebbe stato proficuo per lei, così restò in silenzio; cosa che la Signora Talbot interpretò come un invito a proseguire nei suoi ossequiosi discorsi.

Fu una sorpresa così grande smettere di sentire la sua voce, che Annabel non poté fare a meno di riporre il bicchiere sul tavolo e sollevare gli occhi verso quelli della donna. Seguì poi la traiettoria del suo sguardo fino a quando non vide, alle proprie spalle, una figura alta e snella, con il volto mascherato, che le porgeva una mano, come invito a danzare.

Se una mano di ferro le avesse stretto la gola, avrebbe respirato meglio di quanto non le riuscisse in quel momento. Sapeva che era lui, glie lo suggeriva il suo sesto senso e qualcosa derivato solo ed unicamente dal periodo di conoscenza di tempo addietro. Riconosceva il modo in cui la giacca aderiva alle sue spalle, e quello in cui portava i capelli, benché fossero più cresciuti di quanto non ricordasse. Il volto era interamente coperto da una maschera bianca, con due fessure per gli occhi e rialzamenti per labbra, naso e connotati del viso. I guanti di seta bianca erano l'unico lusso che si potesse attribuire alla sua figura. Non sembrava, certamente, un Alyon.

AdamasWhere stories live. Discover now