Capitolo 26

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Annabel non si fece problemi a cambiarsi nei sedili posteriori della macchina, era sicura che Cortes non l'avrebbe spiata, quella pietra l'aveva assorbito completamente ed adesso l'osservava rigirandosela fra le mani.

-Perché non parti?- gli chiese mentre faceva salire i jeans su per le gambe. -O hai intenzione di rubarne altri di diamanti?- ridacchiò sull'onda dell'alcol che le circolava nelle vene.

-Tu non preoccuparti di questo, Howard. Vuoi mangiare si o no?-

-A quanto pare farei meglio a mettermi a dieta, questi jeans non me li ricordavo così stretti.- sbuffò mentre chiudeva il bottone. Quando guardò lo specchio retrovisore trovò gli occhi di Cortes premuti sulla sua persona.

-Dorian! Accidenti, smettila!- accorse a coprirsi con una maglietta il reggiseno. Lui rise distogliendo gli occhi.

-Se hai bisogno di una mano..-

-Delle tue non di certo. Balordo.- ma rise anche lei, suo malgrado. Era sicura che le cose non sarebbero andate affatto così se fosse stata più cosciente delle sue azioni, ma così non era.

Attraverso i finestrini poteva vedere le insegne gialle delle strade di St. Matthew, e la cosa le piaceva. Si sentiva un tantino stanca per tutto quello che era accaduto solo poche ore prima, ma non aveva voglia di dormire e perdersi tutto quello che c'era da vedere. Dorian aveva messo in chiaro che presto avrebbero dovuto lasciare quella città, Wallace non sarebbe di certo rimasto con le mani in mano mentre loro se la svignavano, e quello, dopotutto, era il suo territorio. Potevano, tuttavia, mangiare un boccone prima di riprendere la strada per chissà dove.

-Sai cosa trovo molto strano?- chiese Annabel mentre si metteva le scarpe. -Che Lev avesse esposto un diamante così prezioso e non avesse disposto una squadra d'emergenza nel caso qualcuno avesse tentato di rubarlo. I suoi uomini lì dentro erano pochi e pur stupidi. Non che lui mi sia sembrato una cima, sia chiaro.-

-C'è una squadra, in realtà.- confermò Dorian tornando a guardare i sedili posteriori, per fortuna questa volta Annabel era quasi del tutto vestita. -Speriamo solo che stiano cercando una donna seducente in abito rosso, e non una sciatta ragazza in jeans e giacca da motociclista.-

-Sciatta io?- chiese Annabel spalancando gli occhi come se fosse davvero offesa. -Muovi quest'accusa quando sono sobria e armata. Vedremo se avrai il coraggio.-

Chiusero le rispettive giacche e si diressero verso una delle strade più affollate di tutta la città. Le scelte erano due, o quella o i vicoli. Si dava per scontato che Wallace li avrebbe cercati nei vicoli, e se anche così non fosse stato nelle strade affollate si sarebbero camuffati meglio. Almeno questo speravano.

Annabel vide Dorian frenare dall'avanzare nella direzione che avevano imboccato: -Vengono verso di noi, fa finta di nulla. Cerco di coprirti con la mia stazza.- le disse avvicinandosi fino ad incombere su di lei. Annabel li vide passare a pochi metri da loro, sviavano la gente, indossavano giacca e cravatta neri, parevano degli scimmioni scimuniti un mezzo a tutte le persone nomali del luogo, erano ben riconoscibili, di certo. Aspettarono che si fossero allontanati almeno di un po' e poi ripresero la loro strada.

-Ce ne saranno sicuramente altri in giro. Stai attenta a non farti vedere nemmeno da altre persone. Chiederanno in giro se qualcuno ti ha vista.- il tono di Dorian lasciava trapelare che stava rimpiangendo di non essere partito subito.

-Ne vedo arrivare altri, sono di fronte a noi.- bisbigliò Annabel cercando di mantenere un viso rilassato ma nemmeno troppo in vista. Per un fugace momento le parve che uno degli scimmioni che venivano loro incontro la stesse guardando. Il suo cuore prese a battere più forte. -Quei due vengono verso di noi.- sussurrò a Dorian, non ci fu bisogno che lui constatasse quanto diceva, cambiarono direzione ancora, ed ancora: destra, destra, scale verso il piazzale, di nuovo cunicolo a destra, poi sinistra. Sbucarono in una nuova strada, nella speranza di aver seminato quei maledetti cani di Wallace. Ma non sarebbe stato così semplice.

AdamasWhere stories live. Discover now