Capitolo 70

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-Una serata dal cielo limpido colmo di stelle. Non c'è dubbio, Mia Rinie, che le Dee vogliano festeggiarvi come mai prima.- Al suo fianco camminava Olaitan Dukley, che, nonostante il bastone da passeggio e l'età, non lasciava a desiderare in quanto a tenere il passo con la frettolosa erede. Annabel, di fatti, vestita a festa, camminava accerchiata dal suo seguito come se non ne avesse uno. Tutti si impegnavano per tenere la marcia da lei dettata.

-Non è il mio primo compleanno, Signor Dukley, bensì il ventitreesimo. Mi vuol quindi spiegare che fine avevano fatto Eruthil ed Aegvar nei precedenti ventidue anniversari?- la domanda fece ridacchiare Caius, scevro da ogni senso del decoro. Dukley, ormai abituato al comportamento pungente di una Rinie come lei, scosse la testa, sorridendo a sua volta. Charlie e Taxomi erano appena dietro di loro, entrambi preoccupati per la perfetta riuscita di quella serata cruciale.

Annabel, il cui petto batteva nell'incertezza più assoluta, non riusciva a compatire la loro preoccupazione per la disposizione degli ospiti, per il numero degli ultimi, le portate.. eccetera eccetera, poiché tutto sarebbe stato vano se Dorian Cortes non si fosse presentato. E se il suo invito fosse finito nelle mani sbagliate prima di pervenire in quelle dell'Alyon Tiranno? A quel punto non solo avrebbe rivelato a tutti il loro nascondiglio, ma avrebbe offerto al nemico la perfetta opportunità di colpirla. Si bloccò sui suoi passi e per pochissimo i quattro al suo seguito non le finirono addosso: ridacchiò, coprendosi la bocca con la mano. Quale nemico? Era Dorian il nemico che doveva temere, e non era stata forse proprio lei a richiedere la sua presenza?

Dopo un imbarazzantissimo momento di perplessità generale, vide Dukley fare strada a Charlie e Caius verso la sala dove gli invitati attendevano. Taxomi le appoggiò una mano sulla spalla e strinse leggermente per darle conforto. Non la giudicò con lo sguardo per quell'improvvisa risata incontrollata, pareva, anzi, che ne capisse il principio motore.

-Sono terrorizzata.- confessò osservandolo in volto. Lo era davvero: dopo le chiacchiere con Nadine aveva avuto modo di tranquillizzarsi, ma più le ore che la dividievano dall'evento s'assottigliavano, più la paura cresceva.

-Hai paura che non si presenti o che si presenti?- le domandò lui, sistemando la maschera di un prezioso verde smeraldo sul volto. Annabel pensò che vedere un Millefacce indossare una maschera fosse paradossalmente ironico. Avrebbe riso in un momento diverso da quello. Fu compiaciuta da quella domanda, però, perché le faceva intendere che Taxomi la comprendeva più di quanto altri non fossero in grado di fare. Dukley cercava di non stuzzicarla su quell'argomento, Charlie era troppo impegnato a gestire le cose che lei si rifiutava di fare, Caius non metteva mai in mezzo l'argomento senza volerla provocare.. solo Nadine, oltre ad Alesander, aveva cercato di comprenderla per davvero.

-Non lo so. Forse entrambe.-

-E' normale, credo. Quando lo vedrai saprai distinguere le tue paure ed i tuoi desideri.- le disse continuando a sistemare la propria maschera. Annabel gli sorrise.

-A quel punto però conterà poco ciò che io voglio.-

-E' vero.- ammise il Millefacce sollevando gli occhi al soffitto di vetro. -Verrà.-

-Come fai a dirlo?- solo a quella domanda gli occhi di Taxomi tornarono a lei.

Sorrise: -Sono stato il suo maggiordomo per un bel po', non dimenticarlo. So cosa farebbe e cosa non farebbe.-

-Mollerebbe la soluzione ai suoi problemi all'altare per venire a cercare me, ben sapendo che potrebbe cadere vittima di una trappola?-

A quel punto il finto volto di Alsander divenne quasi di pietra: -Se lo conosco come credo, Mia Rinie, non c'è cosa che quell'uomo desideri più del sonno eterno a questo punto della sua vita. So che non dovrei dirti quello che sto per lasciarmi sfuggire, ma..- si guardò attorno sconsolato -..Dorian Cortes ha raggiunto il trono credendolo il suo desiderio più recondito, e si è convinto che lo fosse fino a quando non ti ha incontrata. Eppure questa non è una favola, e lui è troppo intelligente per non essersene reso conto. Forse sei adirata con lui perché credi ti abbia preso in giro nel lasso di tempo che avete passato assieme, ma consolati, perché non sei l'unica che ha ingannato.-

AdamasWhere stories live. Discover now