Capitolo 68

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-Mia Rinie..- furono le parole con cui Olaitan Dukley fece il suo ingresso nello studio. Osservò Annabel con un sorriso, compiaciuto dal fatto che finalmente avesse cominciato a vestire come si confaceva alla sua persona. Annabel aveva avuto modo di apprendere, nel breve soggiorno al Palazzo di Diamante, quanto fosse importante che una signora della Corte, nel suo caso la 'futura Ringil', vestisse a modo. Erano preferibili le gonne, ma lei era restia a portarle. Nella sua memoria poche cose erano chiare: Abby, l'amica alla cui mancanza credeva di essersi abituata, l'uccellino nella fuliggine del camino e le gonne.. Aveva frequentato una scuola religiosa, le suore erano molto esigenti su quello che andava fatto e parecchio severe sulle cose da evitare. Le gonne facevano parte della divisa, per cui a nessuna bambina era permesso vestire d'altro, nemmeno in inverno. Per quanto quella della casa-famiglia condotta dalle suore non fosse fra i suoi ricordi più piacevoli, doveva ammettere a se stessa che da loro aveva imparato parecchio. E non solo in ambito religioso. -..è una gioia immensa vedervi così raggiante.-

Annabel accettò quel complimento senza scomporsi. Benché le sue notti fossero ancora definite da continui incubi, le capitava di poter conciliare ad essi qualche ora di sonno vero. Questo aveva avuto un buon impatto sulla sua salute psico-fisica, ed a migliorare il tutto c'era Hayk Azat. Egli aveva perso l'eloquenza di cui pareva fornito nel periodo in cui Annabel lo aveva conosciuto a Corte, ma non le sue doti di sarto. Aveva preso a cucire per Annabel vestiti adeguati, evitando le gonne se non per occasioni strettamente necessarie: in questo modo entrambe le parti erano soddisfatte. I neri pantaloni e l'elegante camicia di cui vestiva quel giorno, erano una delle recenti creazioni di Azat.

Nello studio, dove lei era giunta per prima, s'aggiungero Charlie, Caius, Alesander (sempre nei panni di Taxomi), Axel e Nadine. Le porte vennero chiuse e la riunione, per quel giorno, poteva avere inizio. Annabel non era mai la prima ad iniziare, non prendeva quasi mai nemmeno la parola a quei dibattiti, ma quel giorno aveva intenzione di illustrare qualcosa al suo gruppo. Un gruppo che aveva studiato molto bene, spezzandolo perché ogni singolo componente potesse apparire ai suoi occhi per ciò che era davvero. Quindi prese posto nella poltrona accanto a quella di Olaitan, ascoltando quest'ultimo iniziare con l'elencare i nomi degli egregi Signori che quel giorno avevano desiderio di colloquiare con la Rinie.

-Per quanto all'Alyon Tiranno piaccia sostenere che tutti i membri delle Concordanze sono dalla sua, noi sappiamo che è ben lungi dal raggiungere uno scopo simile.- continuò Charlie dopo che Dukley ebbe terminato la sua lista. -Come possiamo vedere continuano ad arrivare da noi parecchi membri, ma temo che d'ora in avanti non si presenteranno più così numerosi alle nostre porte.-

-Cosa ti porta a dirlo?- domandò Alesander.

Charlie versò una tazza di caffè per se stesso, quindi ispirò prima di parlare: -Julius Kolby mi ha scritto un messaggio..-

-E con questo?- intervenne Caius aggrottando le sopracciglia rossicce.

-..dalla prigione di Wardiz, delle Terre Cavernose.- quella seconda parte portò il silenzio sulla bocca di tutti i presenti. -Cortes ha scoperto che è una spia.- sospirò.

-Ha imprigionato il portavoce Mid di Malgalad?- domandò Caius a gran voce, ancora pallido. -Lo sa che tutta la Concordanza gli volterà le spalle?-

-Non è così sprovveduto.- borbottò Charlie, malinconico: -Saranno la Concordanza di Forlong e quella di Malgalad a giudicarlo colpevole oppure innocente. Sta cominciando ad imparare le regole di questo gioco, non c'è dubbio: se i membri delle concordanze condannano Kolby, potranno tenere saldi i loro seggi, se fanno il contrario.. beh, gli occhi di un Tiranno vegliano si di loro, secondo voi quale opzione sceglieranno?-

-Lascia che si uccidano a vicenda, è questo che stai cercando di dire?- domandò Nadine.

-Esattamente. Ed a ogni Membro in meno, lui ha un seggio vuoto da attribuire.-

AdamasWhere stories live. Discover now