Capitolo 50

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-Ventuno hai detto?- chiese Annabel mentre avanzava all'interno dell'enorme sala. Colinde, la 'babysitter' delle Aranel, si fermò all'ingresso dell'enorme salone, fra le due guardie. Aveva l'aira esausta dopo ore in giro per il Palazzo. Avevano dedicato tutta la mattinata all'ala est, e c'erano sale che erano rimaste fuori dalla loro visita. Annabel, tuttavia, era rimasta molto impressionata da ciò che aveva visto: l'Androne dei Dipinti, dove venivano custodite opere d'arte da mozzare il fiato, il Padiglione dei Principi destinato all'accoglienza dei funzionari di stato ed alla celebrazione delle feste in onore delle Dee, la Sala di Smeraldo con un imponente lampadario composto da veri e propri Smeraldi, regalo che lo zio di Magnus Adamantis aveva fatto al nipote in occasione del suo incoronamento. La funzione della Sala di Smeraldo era quella di teatro privato per i sovrani ed i loro invitati, con la pianta circolare ed i muri crivellati da balconi, le poltrone di velluto verde della platea, le pesanti tende della stessa stoffa che chiudevano il sipario. Un altro celebre corridoio, era quello dei Busti, che segnalava l'entrata nell'ala est del castello, a dare il benvenuto i fusti dei primi trecento-trentadue sovrani che avevano regnato sul regno di Diamante. L'unico che le gemelle le indicarono fu il primo a destra, quello di Alyon Adamantis, ammisero di non ricordarsi gli altri ma giurarono e spergiurarono che Amable era capace di elencarli ad occhi chiusi. Annabel aveva scoperto che in quell'ala del castello si trovavano le stanze del primo consigliere. L'idea di poter incappare nuovamente in Pearl Burke le faceva voglia di rigettare la colazione, ma, ovviamente, si trattenne. Avevano appena fatto il loro ingresso nel Salone di Aghanashini, la sala più grande dell'interno palazzo con trentadue metri di lunghezza, venti di larghezza e diciassette di altezza: la sala da ballo. Ventuno era il numero di imponenti lampadari che pendevano a tre a tre dall'alto soffitto a volta, con affreschi e cornici d'oro. Alte colonne, così grandi che per cingere la loro circonferenza erano necessarie tre persone, si stagliavano imponenti per tutta la lunghezza, c'erano due 'corridoi' più piccoli al di là delle colonne, quello di destra dava sui giardini interni, con le sue ampie vetrate colorate. Quel luogo era così grande che ogni passo risuonava come cento.

-Si dice che Aghanashini sia stata la Ringil più bella di tutte.- le disse Sesen, poi lanciò un'occhiata alla sua balia in cerca di approvazione, ella annuì felice che almeno qualcosa, di tutto quello che aveva insegnato a quelle bambine, fosse stato compreso. -E' qui che si tengono le cerimonie più mondane.- spiegò Medina.

-E' un luogo molto vasto, quante persone può accogliere?- domandò Annabel sollevando la testa per poter ammirare gli affreschi.

-Tremila, anche se il numero è stato sforato di un bel po' allo scorso compleanno di Dorian.- spiegò Medina. Annabel si era accorta che lei aveva il viso piccolo e rotondo, mentre quello di Sesen aveva una forma più allungata. Medina aveva le ciglia e le sopracciglia più scure, e così per i capelli, mentre Sesen era leggermente più chiara. Sesen aveva un piccolo neo sotto l'orecchio destro, Medina la pelle più immacolata che Annabel avesse mai visto. Entrambe erano creature magnifiche, e per quanto tutti l'avessero messa in guardia da esse, Annabel si sentiva in buona compagnia.

-Capirai..- sposirò Sesen appoggiandosi ad un colonna. -più della metà erano invitati dei Madani.- sollevò gli occhi al cielo.

-Sesen.- la rimproverò Colinde, la sua babysitter, -non dovresti parlare così degli amici di tuo fratello.-

-Scusami Colinde.- disse, tanto per farla felice. Si avvicinò quindi ad Annabel dando le spalle alla donna. -Amici, dice lei. Hanno rincitrullito Dorian, il padre coi soldi la figlia con.. beh, forse è meglio se non te lo dico.- ridacchiò.

-Sapevi che usciva con Aisha Madani?- le chiese Medina mentre l'allontanavano dalla loro babysitter. Di Lian-Mei Sun non avevano traccia dalla Sala di Smeraldo.

AdamasWhere stories live. Discover now