★Capitolo 63 L'Ultima Speranza★

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IRINA

Con le lacrime agli occhi spiego a Maxim e Aleska del misterioso rapimento di Igor e del ragazzo demone che lo ha rapito.

Siamo riuniti intorno al tavolo della stanza d'albergo.

«Santo cielo! Igor è stato rapito? Maledizione. Chi sarà stato? Per quale motivo lo ha rapito? Dove sarà adesso, starà bene?» Ci chiediamo affranti.

Con le lacrime agli occhi Aleska annuncia, «Ascoltatemi è in grave pericolo, è prigioniero nel limbo, un luogo oscuro il regno dei demoni, credo che purtroppo non lo rivedremo più», dice rammaricata mentre si asciuga le lacrime.

Tutti siamo increduli al pensiero di non abbracciare mai più il nostro caro Igor.

MAXIM

Batto un pugno sul tavolo. «Maledetti demoni, lo hanno rapito nel giorno del suo matrimonio! Come hanno osato?! Li uccido tutti. Sono stanco di questi maledetti demoni, adesso vado a riprendermi Igor! In un modo o nell'altro lo salverò!» Affermo deciso mentre scatto in piedi e mi trasformo in angelo.

Irina e Aleska restano sorprese dal mio nuovo aspetto. «Percepisco l'Aura angelica di Igor, è molto lontano!» "Dannazione! La sua Aura è troppo debole. Fratellino, resisti, sto venendo a salvarti!" Penso e sparisco nel nulla teletrasportandosi in un luogo tetro: un paesaggio devastato, il cielo è plumbeo e fulmini incandescenti squarciano una zona limitata, sono fulmini magici come se qualcuno stia combattendo contro un nemico.

Mi affretto correndo verso dove provengono quei fulmini e lì a poca distanza da me c'è mio fratello, che stremato si inginocchia sul terreno arido, è affaticato.

IGOR

«Accidenti! Non riesco a sconfiggerlo, Vladimir è troppo forte. Nelle mie precarie condizioni non riuscirò mai a vincere la battaglia. È finita!» chino il capo e con gli occhi lucidi penso, "Addio Irina, Maxim, Aleska, mamma, papà, Tosik, mi dispiace avervi lasciato dopo che ci eravamo ritrovati" sorrido mentre sotto i miei piedi appaiono dei tentacoli oscuri che mi afferrano e lo trascinarono giù nelle profondità dell'abisso infernale.

Mi sveglio, mi trovo in mezzo a una landa desolata ci sono: ponti di rocce e fiumi di lava che scorrono sotto di me, «Sono di nuovo in questo posto orrendo, è stato inutile tutto questo sforzo per raggiungere la libertà, invece mi ritrovo di nuovo nello stesso luogo di prima, ho esaurito le energie nello scontro con Vladimir. Cosa accadrà? Sono esausto» mi lascio cadere sul terreno arido chiudo gli occhi e sprofondò in un sonno profondo.

MAXIM

Intanto corro verso quel varco dimensionale creatosi dal terreno che ha risucchiato mio fratello al suo interno.

Sono in modalità angelica, senza esitare mi tuffo nel vortice oscuro vengo risucchiato nel vortice e si trova in un luogo inospitale e desolato, vedo a pochi metri di distanza da me mio fratello che giace sul terreno a occhi chiusi, d'istinto corro verso di lui e tra le lacrime mi chino di fronte al ragazzo e con delicatezza lo scosto cercando di svegliarlo. «Igor, fratellino, adesso apri gli occhi. Ti prego svegliati! Sono qui, mi senti?» Nessuna risposta.

Igor continua a dormire, stringo mio fratello tra le braccia. «Non puoi lasciarmi così! Proprio adesso che tutto era finito bene, ti eri sposato con Irina, perchè devo perderti ancora una volta? Perché!» Urlo in preda alla disperazione.

Mentre con gli occhi velati dalle lacrime accarezzo i suoi folti capelli corvini. «Non voglio perderti! Non riesco a accettarlo non devi morire! Non puoi lasciarmi solo! Non farlo, io... ti voglio bene! Non te l'ho mai detto, non sono bravo a esternare i miei sentimenti. Sono cambiato grazie a te, ma adesso cosa mi importa se ti sto perdendo?! Igor, dannazione vuoi svegliarti?! Voglio sentire la tua voce! Sentirmi chiamare Max, ti prego dimmelo!» Singhiozzo mentre scrollo il corpo inanimato di Igor.

Io con la vista offuscata dalle lacrime, abbasso tristemente lo sguardo. «Max? Fratellone sei tu? Cos'è successo?» La voce dolce di Igor mi fa rinvenire. «Cosa? Oddio sei vivo! » Lo abbraccio con affetto e tra le lacrime riesco a godere di quell'istante di gioia, abbracciare di nuovo mio fratello minore.

«Sì, sono vivo fratellone, ma se mi stringi così mi soffochi», dice ridendo mentre felice ricambia l'abbraccio.

«Guarda un po' che scena commovente. I due fratelli di nuovo riuniti. Mi dispiace interrompere» la voce di Vladimir rovina quell'atmosfera di serenità tra di noi.

Igor con ancora le lacrime agli occhi guarda Vladimir con un'espressione di terrore.

ᴀɴᴏᴛʜᴇʀ ʟɪғᴇ #Completa (In Revisione)Where stories live. Discover now