★Capitolo 20 La scomparsa di Igor★

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IGOR

Sgrano gli occhi dal terrore poiché vedo lo sguardo maligno di mio fratello. «Piccolo, che ti succede? Hai paura, del tuo fratellone?» Dice Maxim con un sorriso malevolo sulle labbra. Noto nei suoi occhi un oblio oscuro sobbalzo, quando avverto la mano di Maxim posarsi sulla gamba; sono intrappolato nella cintura di sicurezza, non ho scampo. Avverto qualcosa di gelido, è la lama del pugnale che Maxim si diverte a far scivolare lentamente sulla mia guancia. Impaurito inizio a tremare, mio fratello mi punta un pugnale alla gola: «Non muoverti! Sta buono, non ti farò del male, almeno che non mi costringerai» Sto sudando freddo impaurito, vedo la lama del pugnale che strappa la stoffa del cappotto.
Mentre Maxim inizia a toccarmi il torace dove vi è un tatuaggio: «Oh, ma che bel tatuaggio! Sei speciale lo sai?» Sogghigna, mentre mi sussurra all'orecchio: «Sei bellissimo... Stasera sarai tutto mio!»

Sgrano gli occhi e sconvolto, grido: «Non mi toccare! Stammi lontano!» Riesco a sbloccare la cintura di sicurezza, sono libero, Maxim mi afferra per un braccio: «Non rispondermi con quel tono!» e mi afferra per i capelli, mentre mi bacia con prepotenza; un bacio opprimente che mi toglie il respiro. Sto piangendo, mentre d'istinto lo colpisco al volto con un pugno. Igor Sblocco la sicura dello sportello e mi catapulto fuori dal auto. «Igor è inutile che scappi!» avverto la risata malefica, sono solo, è buio e in una fitta boscaglia, mi oriento con la luce lunare.

Sono impaurito, infreddolito e c'è neve ovunque. Sento il battito cardiaco accelerato, tutto è ovattato. Mi guardo intorno spaesato: "Sono solo, non so dove andare, oddio cos'è stato quel rumore?" Mi volto indietro, verso la fonte di quel rumore e vedo Maxim che con il pugnale tra le mani: «Eccoti, finalmente ti ho trovato, perché scappi?» E si avvicina a me, poi senza che mi renda conto sento un dolore temporaneo al petto, Maxim mi ha pugnalato al petto proprio come nel mio incubo.

Ferito, ansante, barcollo: «Perché lo hai fatto?» Vedo il ghigno sulle labbra di Maxim, che lascia cadere il pugnale sul prato innevato.

"Morirò ucciso dal mio stesso fratello? È tutto così surreale. Max, non sembra più lui" crollo in ginocchio.

Maxim con un sorriso beffardo: «Sei pronto a morire? Sei il prescelto. Colui che verrà sacrificato per rendermi immortale!» Sogghigna.

Ho la vista annebbiata; mentre Maxim mi è addosso e mi infilza con i suoi artigli, grido di dolore e sulle mie labbra appare un sorriso: "Ho capito tutto... non è Maxim... Ma è il Capo della Setta delle Tenebre! È riuscito a trovarmi, e a porre fine al suo intento. Uccidermi. Sto per morire ormai Irina, Max, mi sarebbe piaciuto poter restare ancora con voi, magari in un'altra vita, se fosse possibile."

ANDREY

Mentre muto le sembianze, mostro la mia vera entità; sono Andrey il Capo della Setta delle Tenebre avvolgo il corpo del giovane tra le mie possenti ali nere. Sono sopra Igor e mentre lo tengo fermo per i polsi con forza, lo bacio sul incavo del collo: «Mi fai impazzire, piccolo!»

Igor sussurra: «Sei un essere immondo! Ti sei servito delle sembianze di mio fratello per ingannarmi!»

Sorrido, e accarezzo il viso del ragazzo: «È stato l'unico modo per averti tutto per me!»

E continuo a baciarlo...

IGOR

Nonostante fossi indebolito, riesco a reagire; ho raccolto il pugnale senza che Andrey se ne accorgesse:

È troppo impegnato a baciarmi.

Serro la presa sul manico del pugnale: «Non sarò mai tuo! Lurido Schifoso!» e lo colpisco al volto sull'occhio destro e gli provoco una vistosa cicatrice: «Maledizione! Non dovevi farlo!» Andrey sanguina vistosamente, si copre la ferita con una mano: «Adesso ti trasformerò, in un Vampiro!»

Avverto un dolore lancinante al collo; Andrey mi ha morso, e si nutre del mio sangue.

Sento le energie vitali che mi stanno abbandonando così, come la mia stessa vita: "Sto per morire. Diverrò un Vampiro? È orribile! Max, Irina, vorrei tanto rivedervi".

Mentre la vista si offusca sempre più, a un tratto riesco a udire il suono del suo cellulare che squilla insistente. Andrey con un sorriso: «Addio Igor! Peccato che non sono riuscito a averti per me, mi hai costretto a ucciderti e Vampirizzarti il mio scopo era ben altro...» Sogghigna e mi volta le spalle, sulla distesa di neve, e si allontana in auto, abbandonandomi al mio destino.

Striscio sulla neve con le ultime energie che mi restano, raccolgo il cellulare tra le mani, sono così debole che riesco a malapena a reggere il cellulare in mano.

Vedo sul display la chiamata di Maxim: «F-Fratellone, sei tu? Ho freddo, tanto freddo, ti prego a-aiutami!» Dico, mentre la temperatura esterna scende sotto zero. Dalla bocca fuoriusce il vapore corporeo, mentre il mio viso diventa sempre più pallido.

«Igor dove sei? Fratellino, rispondimi sto arrivando!» Avverto la sua voce divenire ansiosa.

«Max... Dobbiamo s-separarci.... Mi dispiace doverti dire addio in questo modo, perdonami».

«Igor? Che cosa stai dicendo?! Smettila di dire sciocchezze! Sto arrivando. Dove sei?» farfuglia concitato.

Con le lacrime a gli occhi, osservo il cielo notturno la luna che brilla in cielo e con un sorriso riattacco e pensò: "Addio Max, Irina. Se potessi tornare indietro, se solo potessi vivere un'altra vita... nella quale io e Max andassimo d'accordo, e con Irina fossimo una coppia felice" un sorriso amaro appae sulle mie labbra, mentre il mio sguardo si perde nel vuoto, e il mio battito cardiaco si arresta e muoio nel bosco al gelo.

MAXIM

Intanto guido l'auto senza meta. Non ho nessun indizio che riuscisse a condurmi da lui.

Sosto l'auto, e corro a perdifiato: «Igor! Dove sei?»

Dopo un lungo girovagare alla disperata ricerca di mio fratello, noto delle tracce: impronte di sangue sulla neve.

Disperato e con le mani tremanti telefono alla polizia: «Pronto, sono Maxim Dmitrievic. Mio fratello Igor è scomparso. Aiutatemi a ritrovarlo, la prego!»

«Agente Ivan, Sei il fratello di Igor? Cosa? Tuo fratello è scomparso? Dove sei? Vengo subito» Risponde con un tono pacato.

«Sono a casa mia.»

«A presto».

Riattacco, infilo il cellulare nel taschino dei jeans stringo i pugni. "Dove sarai fratellino? Che cosa ti è successo?" penso mentre mi asciugo le lacrime e attendo l'arrivo del agente Ivan per iniziare le ricerche di Igor.

ᴀɴᴏᴛʜᴇʀ ʟɪғᴇ #Completa (In Revisione)Where stories live. Discover now