★Capitolo 40 Igor & Irina Mosca-San Pietroburgo★

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Dedicato a negazione

IGOR 

Il mattino seguente mi sveglio, Irina accanto a me dorme ancora, sorrido intenerito dalla sua espressione beata, e dalla sua bellezza e pensò:

"Com'è bello sono così felice, siamo di nuovo insieme" mentre accarezzo dolcemente il viso della mia amata.

La quale ancora assonnata sussurra:
«Buongiorno, dormito bene tesoro?» Chiedo mentre lo bacio e allaccio le braccia al collo del suo amato per abbracciarlo.
Sorrido, ricambio il bacio e con un dolce sorriso: «Buongiorno, piccola ho dormito benissimo. Tu?»

Chiedo mentre le accarezzo i capelli, «Ho dormito da favola, con te accanto mi sento tranquilla! » accenna la mia amata entusiasta.

Sgranchendo le braccia, sono in piedi vicino alla finestra che apro per areare la camera.

«Piccola, io vado in soggiorno a preparare la colazione, a dopo.» 

Irina sorride e con un tono malizioso si avvinghia a me, mi abbraccia da dietro e tocca il mio torace nudo:

«Ehi! Dove vai così svestito? Mettiti qualcosa addosso di decente. Sei così sexy!» Mentre sfiora il mio torace nudo provocandomi dei brividi,  mi bacia nell'incavo del collo.

In questo istante Avverto dei brividi di piacere; fremo mentre percepisco il desiderio di Irina di fare l'amore con me.

 Avvampo, e dentro di me mi lascio andare al desiderio ardente di fare l'amore con lei, e così con delicatezza  la faccio stendere sul letto, le sorrido:

«Ti amo!» Le sussurro tra un bacio e un altro.

Mentre lei inizia a baciarmi, e impaziente del desiderio inizia a tormentarmi con i suoi baci passionali: «Ti voglio, adesso» sussurra tra i sospiri di piacere.

Avverto il cuore battere a mille, mente Irina inizia a spogliarmi, e nel frattempo con delicatezza faccio la medesima cosa.

Entrambi siamo in intimo, seminudi.

«Igor, Irina, la colazione è pronta, vi aspettiamo in soggiorno!» Esclama Maxim da dietro la porta chiusa.

Entrambi arrossiamo:

«Sì, adesso veniamo» rispondiamo a disagio. 

Poiché il pensiero che se Maxim fosse entrato in camera li avesse sorpresi in atteggiamenti intimi mi fa sentire a disagio.

Entrambi in imbarazzo, ci guardiamo in silenzio. Sorridendo, ci vestiamo, e scendiamo in soggiorno dove ci sono Maxim e Aleska che ci attendevano. 

La colazione è pronta a tavola; croissant alla marmellata di albicocche, caffè e tè.

«Buongiorno!» Salutiamo in tono vivace.

«Buongiorno, fate colazione. Igor, Aleska dopo deve parlarti». Accenna mio fratello con un'espressione seria.

Lancio uno sguardo interrogativo ad Aleska, penso: "Chissà cosa dovrà dirmi" sospiro e con serietà:

«È successo qualcosa? C'entrano per caso gli Adepti delle Tenebre?» Chiedo tutto d'un fiato.

Aleska sorride: «Calma, Igor, non è successo niente di grave. È solo che dovresti andare a San Pietroburgo con Irina per allenarti con le arti magiche», accenna calma.

«Ah! Capisco, meno male, mi ero preoccupato. Hm, in effetti potrebbe essermi utile imparare le arti magiche a San Pietroburgo...» Mi soffermo per un attimo, poiché addento un croissant, quando consumo la merenda sorseggio il tè:

«Sarei pronto a andare con Irina a San Pietroburgo... Ma», guardo Maxim e il piccolo Tosik che gironzola e miagolava sotto il tavolo e si struscia vicino alle mie gambe:

«Non me la sento ancora, sono tornato da poco e già dovrei separarmi da voi?» Li guardo amareggiato.

Maxim con un tono serio: «Igor, non essere triste, ci separeremo per un mese. Un mese passerà presto.» Accenna con un tono serio, dolce, comprensivo ma premuroso.
«Hai ragione, in effetti un mese passerà in fretta. Ci rivedremo presto!» accenno calmo.
«Infatti, Maxim, ha ragione, torneremo presto. E poi sarò con te, questa volta andremo insieme a San Pietroburgo! Considerala come una breve gita turistica!» Riferisce con un sorriso soddisfatto Irina.

ALESKA

 Sono  silenziosa, da un lato sono felice che Igor  andrà a San Pietroburgo con Irina, ma dall'altro lato sono triste, perché avrei percepito la sua assenza, mi sarebbe mancato quei modi dolci del ragazzo; quando scherzava, oppure nel vederlo giocare con Tosik. 
Igor mi guarda: «Tutto bene Aleska? » chiede curioso, e un po ' turbato.
«Tutto ok, Igor, tranquillo», accenno con un tono serio, ma con un falso sorriso per tranquillizzare il ragazzo.
Quest'ultimo si gratta la nuca: «Ehm, allora è deciso. Io e Irina partiremo per San Pietroburgo!» Dice entusiasta.
E così quella mattina Irina consegna al ragazzo i biglietti per il treno diretto alla loro meta.

IGOR

Maxim e Aleska ci accompagna alla stazione Leningradsky. 
«Ciao fratellone, mi raccomando, prenditi cura di te, di Aleska e Tosik», mi abbraccia, e con gli occhi lucidi ricambio l'abbraccio: «Ciao fratellino, buon viaggio. Non preoccuparti tranquillo. E mi raccomando a te, non essere troppo impulsivo duramente gli allenamenti. Fai sempre tutto con calma, con la calma e la pazienza si ottengono ottimi risultati, stai attento, se ti faranno combattere cerca di tornare tutto intero!» Dice in tono ansioso.
«Max, stai tranquillo. Non preoccuparti per me, so cavarmela da solo. Tornerò illeso, promesso!» Sussurro con un groppo in gola; sono triste per la partenza prematura, essendo tornato da poco, e già ci dobbiamo separare una seconda volta, dissimulo la mia tristezza dietro a falsi sorrisi, ma si nota un miglio che non era affatto felice di separarsi da mio fratello.

ALESKA 

diversamente da Maxim riesco perfettamente a dissimulare la mia tristezza: «Buon viaggio ragazzi, mi raccomando fatevi sentire non so, su Whatsapp, Twitter, Instagram. Non dimenticatevi di noi!» Esclamo con un tono teatrale, abbracciando Igor e Irina.
Igor sorride: «Certo, ragazzi, grazie,   ci sentiremo sicuramente su Whatsapp! Ciao», accenna con un tono dolce.
I due ragazzi tra abbracci ci salutano, poi salgono sul treno diretti a San Pietroburgo.

ᴀɴᴏᴛʜᴇʀ ʟɪғᴇ #Completa (In Revisione)Where stories live. Discover now