★Capitolo 49 Un aiuto inaspettato★

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IGOR 

"Quella visione mi ha sconvolto e non poco, devo affrettarmi, devo raggiungerlo in tempo, prima che sia troppo tardi!"
Corro a perdifiato in strada, è sera ormai sta per imbrunire. Senza meta vago per le strade in cerca del professore.

Nel cielo la luna risplende, mi fermo di colpo da ciò che vedo davanti ai miei occhi, il professore in ginocchio, e l'uomo dai capelli argentei della visione che sta puntando la lama della spada alla gola di Anton.
Sconvolto, sgrano gli occhi dal terrore: «Fermo!» Grido a denti stretti.

L'uomo con una risata sinistra stringe in una mano un libro di magia nera.

ANTON 

Sono esausto dalla battaglia, che ho svolto contro quel demone, appena noto Igor sul mio viso vi apparve un'espressione turbata:

«Santo cielo! Che ci fai qui? Vai via, scappa! È qui per te!» Grido trafelato.

«Di addio a questo mondo» il demone ride, sta per uccidermi, ma ciò non accadde.

L'essere, viene colpito in pieno da sfere di Luce bianche che Igor lancia contro di lui.

Il Demone con un urlo bestiale sparisce dissolvendosi come neve al sole.

«Professore sta bene? Mi sembrano che le ferite siano serie... Aspetti», Igor mi sorride appoggia le mani sulle ferite, e le rimargina.
Incredulo, allungo una mano e gli scompiglio i capelli, lo abbraccio: «Grazie, se tu non fossi intervenuto. Io...» 

«Non mi ringrazi, ho fatto solo ciò che ritenevo opportuno, lei è un caro amico per me. Un amico non va lasciato mai solo nel momento del bisogno. Non crede anche lei?» Domanda il corvino con un tono dolce e in modo schietto.
Lo guardo, sorridendo con gli occhi lucidi, sono felice il mio allievo mi ha salvato da quella situazione critica.

Gli accarezzo il viso: «Sei il mio allievo prediletto. Come hai fatto a rintracciarmi? A capire che ero in pericolo?» Chiedo tutto d'un fiato.

Il ragazzo risponde con un sorriso: «Ecco io, ho avuto una visione nella quale eravate in pericolo... E infatti, grazie al cielo sono riuscito a evitare il peggio.» Sospira profondamente sollevato.

«Se sono vivo, lo devo solo a te. Ti ringrazio di cuore ragazzo», 

Igor mi guarda sorride: «È andata bene, temevo di non riuscire a trovarla in tempo», accenna con un tono serio.

Mi alzo in piedi con l'aiuto del ragazzo, sorrido:
«Adesso ti accompagno a casa, è il minimo che possa fare per sdebitarmi», sussurro con un sorriso e con un tono serio.
E così accompagno il ragazzo a casa.
Al suo ritorno tutti preoccupati: «Finalmente sei tornato, ma dov'eri andato?» Chiedono tutti curiosi, e ansiosi.

ᴀɴᴏᴛʜᴇʀ ʟɪғᴇ #Completa (In Revisione)Where stories live. Discover now