★Capitolo 18 Verso San Pietroburgo- La Sede Degli Adepti della Luce★

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IGOR

Sono alla stazione e con lo sguardo basso e le lacrime  agli occhi, a malincuore sorrido, e con un dolce gesto bacio Irina: «Ciao piccola, spero di rivederti un giorno. Buon viaggio!»
Irina con le lacrime agli occhi ricambia l'abbraccio, e tra i singhiozzi: «Ciao Igor. Grazie mille per tutto, spero di rivederti presto. Mi mancherai tanto!»

 Le asciugo le lacrime; sorrido: «Ti amo piccola, a presto».

La vedo salire sul treno, mentre con il cuore in tumulto appoggio la mano sul finestrino: «Ciao piccola! Buon viaggio, ci sentiamo dopo quando arrivi» e le mimo il gesto di parlare al cellulare, Irina sorride, mentre mi saluta con gli occhi lucidi, e con il gesto della mano: «Ciao Igor»

E il treno parte, io e Maxim con amarezza torniamo a casa; entrambi percepiamo già la mancanza di Irina. 


IRINA

Tre Ore dopo la partenza...
Siedo sul sedile, mentre osservo il paesaggio circostante; le case dai tetti coperti dalla neve, i camini accesi, il cielo azzurro. Sospirando penso: “Igor, chissà se un giorno ti rivedrò, già mi manchi. È bastato pochi giorni per  innamorarmi di te. Con  te, ero felice, ma adesso che sei lontano da me... Mi sento così triste e sola. Chissà cosa starai facendo?”

Il treno sopraggiunge alla stazione Moskovsky; sono giunta a San Pietroburgo.
Scendo dal treno in sosta; tra i molti passeggeri nella stazione, Boris mio zio mi viene incontro: «Ciao tesoro, è bello rivederti. Igor non è con te... Deduco che è rimasto a Mosca. Tesoro, sono felice di averti come mia allieva alla sede degli Adepti della Luce; ti addestrerò e quando sarai in grado di controllare i tuoi poteri magici, potrai tornare da Igor.»

Io annuisco con le lacrime agli occhi: «Grazie infinite. Zio Boris!» penso: “Allora potrò rivedere Igor? Appena avrò imparato a controllare i miei poteri!”
Mio zio con un sorriso: «Bene tesoro, andiamo»
Prende la valigia e insieme saliamo in auto: una BMW nera. 
Sono seduta accanto a mio zio, quest'ultimo guida, mentre io dal finestrino guardo il paesaggio circostante; percorriamo la Nevskij Prospekt. Vedo  la Piazza del Palazzo, dove si affaccia il Palazzo d'Inverno, lo Stato Maggiore e l'Ammiraglio, sulle rive del fiume Neva, da cui prende il nome, la strada incrocia prima la Mojka, il Canale Griboedov all'altezza della Cattedrale di Kazan. 

Sorrido in modo malinconico: “Igor, sai vorrei tanto che tu fossi qui accanto a me”.

Boris sosta l'auto: «Eccoci, siamo arrivati, puoi scendere».

 Annuisco scendendo dall'auto, vedo un enorme  edificio, un grattacielo. “Questa è la sede degli Adepti della Luce?”

Boris sorride, sorregge la mia valigia: «Benvenuta nella tua nuova casa». 

Sorrido entrando all'interno dell'edificio;

Il pavimento lucido a scacchi neri e bianchi. Sembra un Hotel lussuoso.

«Zio, caspita, è enorme qui, sembra di essere in un Hotel di lusso! Dove siamo?»

 «Questa è la sede degli Adepti della Luce» sussurra in modo complice, io sorrido, mentre seguo mio zio che mi conduce verso la reception: dove una giovane dai capelli biondi color miele e occhi glauchi dice: «Buongiorno, Boris, lei è sua nipote Irina?» Rivolgendo lo sguardo verso di me; con un sorriso: «Piacere di conoscerti, mi presento sono Katrina. Benvenuta nella sede degli Adepti della Luce!»

Boris con un sorriso: «Bene, Katrina, adesso mostra a Irina la sua camera».

Katrina col cenno del capo: «Allora, Irina, andiamo?»

«Si eccomi». Entriamo nell'ascensore. Katrina digita il 4° piano: che è adibito a dormitorio.

«Cosa fate in questa sede?» Domando

Katrina risponde con un sorriso: «È una sorta di accademia; dove si arruolano ragazze e ragazzi dotati di poteri magici. Coloro che posseggono questi poteri vengono addestrati per diventare maghi e maghe. Comprendi?»

Annuisco leggermente: «Certo, capisco. In poche parole addestrate persone speciali dotati di poteri magici».

Le porte dell'ascensore si aprono, le due ragazze uscirono dall'ascensore. 

«Ecco qui, siamo nel dormitorio; ci sono appartamenti degli allievi. Ecco questo è il tuo nuovo appartamento» accenna la giovane con un sorriso.

E mi conduce davanti a una porta; abbiamo attraversato un lungo corridoio con porte da destra a sinistra.

Katrina apre la porta: «Spero ti piaccia il nuovo alloggio».

Entro nell'appartamento; comprende: un soggiorno lussuoso, divani in pelle, poltrone in pelle, un piano cucina arredato; un bagno e una camera da letto.  Meravigliata mi guardo intorno: «Wow! È fantastico qui. È tutto così lussuoso. Il televisore a schermo piatto. È stupendo!»  Esclamo felice.

«Mi fa piacere che ti piaccia, bene Irina io adesso vado. Domani ci rivedremo per l' allenamento sulle magie. Ciao».
Saluto la giovane che esce, lasciandomi da sola.
Mi tuffo sul letto e, prendo dalla borsa a tracolla il cellulare telefono a Igor ed attendo in linea....

IGOR

Sono  in camera mia, disteso sul letto con le braccia incrociate sotto il capo come cuscino; con lo sguardo al soffitto penso a Irina: “Chissà dove sarai, cosa starai facendo adesso? Mi starai pensando? Ho voglia di sentire la tua voce, vorrei tanto telefonarti. Ma ho paura di disturbare”.

D'improvviso il cellulare sul comodino squilla, sussulto, e con nel cuore la speranza che fosse Irina, di scatto afferro il cellulare tra le mani, appena volgo lo sguardo al display sulle mie labbra appare un sorriso dolce: «È Irina, oddio, che gioia!»

 «Ciao piccola, come è andato il viaggio. Tutto bene?» Chiedo ansioso, «Tutto bene, Igor. È stato un po' stressante la separazione devo ammetterlo. Ma in effetti ci rivedremo. Quando avrò imparato a perfezionare i poteri, potrò tornare da voi! Qui è tutto così fantastico. Ho un appartamento super lussuoso!» Racconta lei con tono impaziente.

 A quella notizia resto gioioso: «Davvero? Oh! Che bello, non vedo l'ora di riabbracciarti. Sono felice per te. Ti amo amore, a domani» le schiocco un bacio. Irina sussurra: «A domani, ti amo» risponde la sento felice, chiude la conversazione.

Sono più sereno adesso nel saperla al sicuro e torno in soggiorno: «Max,  ha telefonato Irina! Che bello ha detto che tornerà quando avrà imparato a padroneggiare i suoi poteri. Contento?» Dico entusiasta.

Maxim con un sorriso: «Sì, mi rende felice, su adesso prendiamo posto a tavola, la cena è pronta».
Ci accomodiamo a tavola, ceniamo mentre seguiamo un film in TV. Al termine del quale andiamo a dormire.

ᴀɴᴏᴛʜᴇʀ ʟɪғᴇ #Completa (In Revisione)Where stories live. Discover now