★Capitolo 61 Una sorpresa inattesa per Igor★

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 IGOR 

Sono ansioso di sentire ciò che Maxim mi avrebbe detto, lo osservo con uno sguardo tra l'incredulo e il curioso.
Maxim mi sfiora la guancia. «Allora, fratellino, devi sapere che i nostri genitori sono vivi! So che è assurdo, ma loro sono lassù da qualche parte che vegliano su di noi, ho sentito spesso la loro presenza mi contattarono telepaticamente raccomandandomi di prendermi cura di te, non ti ho mai detto nulla perché loro mi hanno costretto a nasconderti la verità per proteggerti dai demoni i nostri acerrimi nemici. Un anno fa loro mi contattarono telepaticamente, credevo fossi impazzito, cioè riuscivo a parlare con loro!» Spiega con gli occhi lucidi.
 «Oddio! Allora Vladimir non mentiva... Papà e mamma sono ancora vivi!» Dall'emozione ho un malore, troppe emozioni, e avvenimenti che mi avevano sorpreso. Barcollo  e in un istante crollo tra le braccia di mio fratello privo di sensi.

MAXIM 

 «Oddio che hai?! Apri gli occhi, piccolo» Lo distendo sul divano e lo copro con la coperta.

Igor dorme mentre sussurra, «Mamma, papà, non lasciatemi solo! Vi prego, non andate via!» Urla mentre grondante di sudore agita nel sonno.

Irina e Aleska tornano a casa e in soggiorno trovarono Igor dormiente sul divano e me accanto a lui intento a vegliare, notarono subito le guance arrossate del ragazzo, «Ciao, Max, cos'è successo? Igor non sta bene?» Chiedono preoccupate.

 Indico di fare silenzio, sussurro: «Sta bene, è esausto. Lasciamolo dormire, è la cosa migliore», dico mentre gli rimbocco la coperta azzurra. Igor si calma e dorme tranquillo.

A un tratto nella stanza appare un bagliore di luce bianca dal quale si materializzano due figure un uomo e una donna. «Mamma, papà? Siete davvero voi?» Biascico con gli occhi sgranati dall'emozione di vedere dal vivo i miei amati genitori. Che mi guardano e sorridendo mi abbracciano.

Mi lascio andare e pianse tra le loro braccia, «Mi siete mancati tanto, è stato difficile senza di voi. Siete tornati? Resterete con noi per sempre, vero?» Dico con le lacrime agli occhi.

Mio padre, Nikolai, un uomo dai capelli rossi e occhi azzurri sorridendo sussurra: «Max, tesoro è bello rivederti. È tutto finito adesso» mentre mi scompiglia i capelli, Olga bionda e occhi verdi sorridendo accenna: «Max, quanto è bello rivederti!» 

IGOR

«Papà, mamma, ma siete davvero voi?»  Mi alzo dal divano e avanzo a piedi nudi sul parquet vedo mio padre e mia madre che abbracciavano Maxim, mi strofino gli occhi incredulo. «È un sogno questo? Già! È un bellissimo sogno, non può essere reale perché voi siete morti, ricordo che quando quei demoni vi uccisero i vostri corpi sparirono nel nulla... Voi non siete reali, è un inganno di qualche demone! Max, allontanati da loro!» Dichiaro con gli occhi lucidi, ma appena incrocio gli sguardi dell'uomo e della donna avanzo incerto e con le lacrime agli occhi faccio sparire il pugnale d'argento che ho evocato con la magia.

«Mamma, papà siete davvero voi?! Oddio! Non so cosa dire!» E in un istante abbraccio i miei genitori finalmente li posso riabbracciare, sorrido e tra le lacrime sussurro: «Siete tornati... Oh! Irina Aleska vi presento i miei genitori Nikolai e Olga!» Sussurro con dolcezza mentre i genitori del ragazzo si presentarono ad Aleska e Irina. Io sorridendo gioioso: «Dobbiamo festeggiare!»  Esclamo entusiasta.
E così tutti insieme festeggiamo con una cena succulenta, brindando al ritorno dei nostri genitori.

ᴀɴᴏᴛʜᴇʀ ʟɪғᴇ #Completa (In Revisione)Место, где живут истории. Откройте их для себя