★Capitolo 19 Inizia l'Addestramento- L'Inganno★

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IRINA

Il mattino seguente, mi sveglio di buon ora e faccio colazione con croissant al cioccolato e succo d'arancia. Mi lavo e  una volta vestita esco dalla mia stanza.
In corridoio incrocio una giovane dai capelli neri e occhi castani. Indossa una camicia bianca e gonna nera; i capelli neri lunghi, le ricadono sulle spalle. 
La giovane con un sorriso: «Buongiorno, tu sei Irina, la nuova arrivata. Giusto? Mi chiamo Aida, piacere.  Bene vieni con me, ti mostro dove inizierai ad allenarti!»

«Ok... Adesso vengo» ribatto ansiosa e la seguo.
Aida sorride: «Dobbiamo andare al 2° Piano».

Sono entusiasta di allenarmi e provare a usufruire di nuove magie.

«Eccoci, siamo arrivate» esprime Aida, e le porte dell'ascensore si aprono; seguo Aida che mi conduce in una stanza: una biblioteca; c'erano migliaia di volumi di magie.

 «Quanti libri! Questo luogo... Dove siamo?» chiedo con curiosità.

«È una biblioteca, qui scoprirai nuove formule di magie.  Imparerai a usare l'elemento della Luce! È molto impegnativo. Ma sono certa che ci riuscirai».

Si accomoda dietro a una scrivania; mentre io mi guardo intorno meravigliata da quel luogo: i libri di magia sono ciò che mi affascina. 

Con lo sguardo trasognato: «Aida, come posso imparare a usare l'elemento Luce?»

Chiedo con un po' di ansia nell'animo, Aida sfoglia un libro di magia che raccoglie dallo scaffale: «Allora, devi imparare la formula, e concentrarti per usare la magia! Potrai anche usare il sigillo di evocazione dei Guardiani»

 «Il sigillo di evocazione dei Guardiani? Ma allora esistono realmente i Guardiani? Gli spiriti guerrieri degli antichi sciamani. Non so che dire. Voglio provare a usare la magia curativa! È molto importante; è sempre utile!»

Penso: “Già le magie curative, sono viva solo grazie a Igor che mi ha salvata guarendo la ferita con la magia, se non era per lui... ”

Mi sono persa nei miei pensieri, Aida mi chiede: «Tutto bene? Sei  silenziosa. Qualcosa ti turba?»

 «Niente, non preoccuparti».

«Quell'espressione, mi sa che stai pensando a un ragazzo... E questo ragazzo lo ami, non è forse così?» Dice Aida in tono serio.

Sospiro, incredula. «Già, come hai fatto a indovinare? Be' è vero. C'è un ragazzo che amo, è a Mosca... Lui mi ha salvato la vita; ha i poteri guaritrici, e dovrebbe venire qui, perché così anche lui potrà imparare a controllare i suoi poteri!»

Con un sorriso Aida poggia la mano sotto al mento pensierosa: «Hm, questo ragazzo ha del potenziale; possiede i poteri guaritrici e quelli della Luce!»

«Forse questo ragazzo probabilmente è un arcangelo. Solo loro hanno i poteri della luce e quelli guaritrici. Irina mi puoi dire come si chiama? Mi incuriosisce! Dovresti parlargli e convincerlo a venire qui. Così entrerà a far parte degli Adepti della Luce!»

 «Sì, è vero, hai ragione. È un ottima idea, almeno così Igor sarà qui! » 

Penso: “E sarà al sicuro, dalla minaccia degli Adepti delle Tenebre! È deciso, dopo gli parlerò, e cercherò di convincerlo a venire”.

Sono felice al pensiero che avesse una chance di rivedere il mio Igor; mi impegnò a fondo nelle tecniche di magie; e in poco tempo, riesco a padroneggiare il sigillo di evocazione dei Guardiani:  Creo un simbolo alchemico: un cerchio con simboli mistici di colore: bianco e azzurro, sorreggendo il libro di magia in mano: «Aida, ci sono riuscita? Ho spezzato il sigillo di invocazione! Dunque adesso potrò acquisire un guardiano! È Magnifico!»

La ragazza sorrise, è sorpresa dal fatto che fossi riuscita a decifrare e imparare a memoria la formula per il sigillo di invocazione: «Complimenti. Per adesso, l'allenamento è concluso. Puoi andare. Hai tutto il pomeriggio libero».

 Felice chiudo il volume di magia; e con un sorriso: «Grazie! Ciao»

«Sei un apprendista maga, apprendi molto precoce, è in gamba! Hm, ha detto che quel ragazzo che ama si chiama Igor. Chissà chi sarà questo ragazzo... Sono curiosa di conoscerlo.» Mormora Aida.

Sono distesa sul letto; converso al cellulare con Igor: «Ciao, ho delle notizie positive; sto imparando velocemente  le arti magiche, e il sigillo di evocazione dei Guardiani, cioè  potrò acquisire dei Guardiani! E poter invocare».

«Wow! Irina ma è stupendo! Potrai anche evocare i Guardiani! Ehm scusa, ma cosa sono?» Chiede curioso.

«I Guardiani sono essenze spirituali dotate di poteri degli elementi».

«Capisco,  i Guardiani sono spiriti in grado di usare gli elementi. Che figata!» Annuncia entusiasta.

«Ah!  Igor, volevo dirti, che sarebbe stupendo se venissi anche tu a San Pietroburgo! Così potresti imparare l'uso delle magie degli elementi, e invocare i Guardiani, cosa ne pensi?» 

IGOR

Sorrido sorpreso dalla proposta di Irina: «Ehm, è una proposta allettante, ma non posso, per adesso non potrei proprio, sono molto impegnato. Non so ma se un giorno, potrei avere un occasione... Ti farò sapere» con un sorriso accenno: «Irina... Allora ciao» chiudiamo la conversazione.

Sono triste; non ho il coraggio, di chiedere a Irina se lei soffrisse per la mia mancanza e, così a malincuore esco di casa; Maxim come suo solito è fuori; troppo impegnato a spacciare droga e a farne uso per comprendere che io soffrissi per la sua assenza e il suo carattere, distaccato.

A malincuore affondo le mani nelle tasche dei jeans e mi incammino verso il viale alberato.
Quando, a un tratto, noto un auto; una BMW bianca che sopraggiunge nella mia direzione.
La vettura sosta poco distante da me, vedo il finestrino che si abbassa; e riconosco Maxim alla guida dell'auto. «Ehi!  Dove stai andando tutto solo? Vuoi un passaggio?» Dice con un sorriso.

«Grazie», e salgo in auto, Maxim mette in moto e parte.
Improvvisamente mi sento a disagio; c'è un silenzio opprimente nell'auto, e con un piccolo sorriso: «Max, ehm, dove stiamo andando?» chiedo curioso, mentre Maxim con un ghigno:

«È una sorpresa, piccolo.»

 Arrossisco, poiché mio fratello mi ha chiamato in quel modo affettuoso, sorrido, ma il mio sorriso si tramuta presto in un’espressione di panico: «Max, ma dove stiamo andando? Qui è così isolato!» Chiedo intimorito.

Infatti, siamo in un luogo più in periferia si scorge il Losiny Ostrov National Park.
Maxim ferma l'auto, mi guarda con un sorriso maligno: «Fratellino...» Sento  Maxim che blocca le portiere col dispositivo di sicurezza.  Mi sento in trappola, volto di scatto lo sguardo verso mio fratello e resto sconvolto da ciò che vedo.

ᴀɴᴏᴛʜᴇʀ ʟɪғᴇ #Completa (In Revisione)Where stories live. Discover now