★Capitolo 35 Le paure e insicurezze di Igor ★

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Igor 

  A notte fonda la mia tranquillità viene turbata da un misterioso sogno:

È tutto buio, l'oscurità mi avvolge, mentre con cautela avanzo senza meta in un luogo a me ignoto.

«Dove sono? Max, Irina? Aleska, d-dove siete? Mi avete lasciato solo? Ho paura, qui è tutto buio! Sono solo?» Vago per molto tempo in quella landa desolata, un oblio oscuro sembra  mi inghiottisse.

 Tremo mentre piango, a un tratto mi appare davanti mio fratello Maxim, e appena lo vedo, sorrido: «Max, che bello rivederti, mi sei mancato tanto!» E lo abbraccio. 

Maxim non ricambiò il gesto, resta in silenzio.

«Fratellone?» sussurro con lo sguardo triste, poiché incrocio lo sguardo carico di odio di Maxim. 

Quest'ultimo mi guarda, e con freddezza: «Igor, sparisci dalla mia vista. Ti odio!» 

«Ma Maxim, perché mi tratti così? Cosa ho fatto di male? Non mi vuoi bene?» chiedo con lo sguardo basso.

Mi sveglio di soprassalto, sudato, e tremante. 

«Finalmente ti sei svegliato, hai avuto un incubo. Chiamavi nel sonno tuo fratello!» Accenna in ansia Aleska.

Io con gli occhi lucidi, abbasso lo sguardo: «Già, è vero. Ho fatto un bruttissimo sogno... Maxim era così cambiato. Ho paura, cosa significa? » Chiedo con l'ansia nell'anima.

Aleska mi scompiglia i capelli:

«Semplice, è il tuo subconscio. Cioè la paura che hai dentro. Il timore l'insicurezza che hai verso tuo fratello. Igor, Maxim è cambiato. Non è più quello di un tempo, è cambiato in meglio, e te ne accorgerai quando lo vedrai, e poi stai certo che non ti odia, sei suo fratello. È ovvio che ti vuole bene. Non essere teso. Vedrai andrà tutto bene», accenna Aleska, in tono affettuoso per confortarmi.

“Chissà, forse è vero... Max mi vuole bene? Si forse è così, almeno credo”.

«Già, forse hai ragione. Sono un po' ansioso, quando tornerò da Irina e Max, mi chiedo se lui sia felice di rivedermi? Non so, e se non vorrà vedermi? Se non mi riconoscerà con il mio nuovo aspetto? Che strana situazione!» Sussurro affranto.

Aleska mi scrolla per le braccia:

«Igor, guardami negli occhi! Non voglio vederti triste. Adesso fai un bel respiro profondo, ti calmi, e torni a dormire. Che domani rivedrai Irina e Maxim. Basta con queste insicurezze, ok?» Accenna la bionda mentre mi lascia un casto bacio sulla guancia, con quel gesto e quei consigli riesce a farmi desistere da quei pessimi pensieri. 

 La guardo negli occhi, sorrido e  con dolcezza le bacio una guancia:

«Grazie infinite. Ti voglio tanto bene sorellina», accenno con il suo solito sorriso sbarazzino.

ALESKA

 Felice di rivederlo di nuovo sereno, sorrido: «Bene, adesso torniamo a dormire, che è tardi. Domani rivedrai tuo fratello e Irina. Devi essere pimpante! Buonanotte cucciolo» dico in tono scherzoso, che fa arrossire Igor, il quale con un timido sorriso: «Sì, ehm, giusto, buonanotte» E si addormenta sereno.
Sbadiglio, e mi addormento poco dopo.

IGOR

Il mattino seguente, mi sveglio pimpante: «È mattina! Oh, è una giornata così soleggiata. Sembra primavera!» Scatto giù dal letto, gioioso al pensiero di tornare a casa mia, da Irina e mio fratello.

Volge lo sguardo al letto: Aleska non c'è accanto a me, mi guardo intorno spaesato, e solo con addosso i pantaloni del pigiama gironzolo per la casa a torso nudo in cerca di Aleska.

«Aleska? Dove sei?» chiedo un po' ansioso.

Appena entro in soggiorno e la vedo che prepara la colazione: pancake alla nutella, sospiro felice.

“È qui, mi ero preoccupato. Sta preparando la colazione!”

«Buongiorno!  Che buoni i pancake alla nutella. Li adoro» accenno con uno sguardo dolce.

Aleska

 Sorrido, ma quando mi trovo Igor in soggiorno, con solo i pantaloni del pigiama addosso e a torso nudo, impazzisco dal desiderio di baciarlo, toccare quel corpo atletico. 

Distolgo quei pensieri poco casti dalla mente, e con un sorriso:

«Buongiorno. Bene, facciamo colazione!» Accenno, mentre mi siedo di fronte al ragazzo e insieme facciamo colazione.

 Osservo Igor, il ragazzo consuma in silenzio la colazione. Non è il suo solito fare, ha un’espressione cupa in volto. 

«Ehi!  Cos'è quell'espressione seria sul tuo bel visino? Su sorridi. So che sei ansioso di vederli. Tra poco andremo da loro!»

Igor volge lo sguardo verso di me, con un sorriso accenna: «Sono ansioso, e felice di rivederli» 

IGOR

“Chissà cosa accadrà quando entrerò in casa? Come sarà la reazione di Maxim, mi riconoscerà con il mio nuovo aspetto? Uffa! Basta con le insicurezze, adesso andremo da loro.” Con un sorriso sorseggio il caffè, mi pulisco le labbra col fazzoletto e accenno: «Vado a vestirmi e andiamo»

Ansioso di rivedere Irina e mio fratello corro in camera come un tornado, mi vesto con jeans e maglione.

Torno da Aleska, indossando il giubbotto: «Sono pronto, allora andiamo? »

Aleska sorride, mi rivolge un occhiolino: «Sei proprio carino, bene andiamo!»

Usciamo di casa, saliamo sull'auto di Aleska, la quale mette in moto e parte. 

ᴀɴᴏᴛʜᴇʀ ʟɪғᴇ #Completa (In Revisione)Where stories live. Discover now