Capitolo 40

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SOLO PER VOI UN NUOVO CAPITOLO IN REGALO 💖TORNATE GIOVEDI💖

I cinque giorni seguenti Sam non ha fatto altro che chiamare e mandare messaggi. Ieri sera è addirittura venuto sotto casa mia, ma io non l'ho aperto nonostante l'insistenza di Lila nel farlo salire.
- Sei pronta per andare? - mi domanda Lila con gli occhi che le brillano.
Oggi pomeriggio ho l'ecografia dal dottor Harris, quindi niente lavoro e finalmente se tutto va bene sapremo il sesso dei bambini.
- Certo, prontissima - non vedo l'ora di sapere.
- Allora andiamo.
Una volta uscite dal portone Tom ci sta aspettando in macchina. Però c'è qualcuno seduto sul sedile accanto al suo ma non riesco ancora a capire chi sia.
- Lila, che ci fa Tom qui? Credevo che andassimo solo noi due - sono sconcertata, che cosa ci fa Tom qui? E chi è quella persona seduta accanto a lui?
- Tranquilla Jen, si è gentilmente offerto di accompagnarci. Poi va via, promesso - ha uno strano sorriso sulla faccia che io conosco benissimo. Lo fa ogni volta che sta tramando qualcosa. Quando ci avviciniamo alla macchina mi viene un infarto. Sam!
Guardo truce Lila che mi sorride. Eh no, eh! Questo gioco non mi piace per niente. Vado verso il finestrino di Sam e lui lo abbassa facendo un ghigno di strafottenza.
- Che cosa ci fai qui? - dico all'uomo che amo e che odio allo stesso tempo.
- Sono il padre di questi bambini e ho anch'io il diritto di assistere all'ecografia - afferma lui lanciandomi un'occhiata torva con quei suoi occhi profondi e stupendi.
- Ti ho detto l'altra sera che non ti avrei mai chiesto niente ed ero sincera - gli dico alzando le sopracciglia.
- Infatti lo so. È proprio questo il punto, sapevo che non me lo avresti mai chiesto e cosi sono venuto da solo - serra la mascella. È infuriato.
Benissimo, perché era proprio questo che volevo. Farlo infuriare esattamente come lui fa con me.
- Fa come vuoi - alzo i capelli con la mano dandogli le spalle ed entro in macchina.
Noto che lui e Tom si guardano con aria d'intesa e sorridono. Qui tutti se la ridono. Che cosa ci sarà di cosi divertente proprio non lo so.
- Allora Jen, dimmi. Sei emozionata di sapere se saranno maschi o femmine o uno e uno? - Tom cerca di per spezzare l'aria tesa che si è formata. Anche Lila finalmente si è resa conto del mio disagio e se ne sta stranamente zitta.
- Si, sono molto contenta e spero prendano dalla mamma - dico fiera lanciando una frecciatina a Sam che evidentemente la coglie al volo perché mi risponde a tono - Poveri figli miei! - sospira.
Mi manca l'aria, ha detto figli miei? Questo vuol dire che anche lui vuole i bambini?
- Cosa vorresti dire scusami? - fingo una voce stizzita, cercando di nascondere l'emozione che provo per le sue ultime parole.
- Che sei una rompiballe - dice senza mezzi termini. Sembra di essere tornati indietro nel tempo a quando battibeccare era l'unica cosa che sapevamo fare.
- E tu uno stronzo siamo pari, no? - incrocio le braccia, anche se so che non può vedermi perché sono seduta sul sedile dietro al suo.
Lila mi lancia uno sguardo di rimprovero ma io le rispondo a bassa voce.
- Non rompere - lei scuote il capo e guarda fuori dal finestrino.
- Sai principessa, sei impossibile - scoppia a ridere e Tom lo segue a ruota.
Questi due sono troppo complici. Sembrano me e Lila al maschile. Sta cosa proprio non mi piace.
Ok, ammetto che sentirmi chiamare principessa dopo tutto questo tempo mi ha fatto mancare il respiro, però non voglio lasciarmi abbindolare dal suo modo di fare. Devo ricordarmi che è un avvocato ed è risaputo che gli avvocati sono in gamba a raggirare la gente.
Finalmente siamo arrivati davanti allo studio del dottor Harris. Scendo dall'auto insieme a Lila. E proprio quando sono pronta ad andare, vedo che Sam è accanto a me mentre Lila si è posizionata sul sedile di fianco a Tom.
- Lila, dove vai? - le domando agitata. Ma che sta succedendo?
- Non vengo con te Jen. Ora hai Sam ed è giusto che sia lui ad assistere alle ecografie - mi fa l'occhiolino mentre la sento dire verso Tom - Puoi partire amore - e salutandomi con la mano se ne va, lasciandomi completamente interdetta accanto a un Sam decisamente troppo sorridente per i miei gusti.
- Che c'è da ridere? - mi rivolgo a lui rossa in volto per la rabbia.
- Niente principessa - dice continuando a sorridere. Bastardo!
- Smettila subito, mi infastidisci - lo guardo furiosa e lui fortunatamente la smette.
- Entriamo - dice prendendomi per mano e scortandomi verso l'entrata dello studio ginecologico. È passato tanto, troppo tempo da quando non ci teniamo per mano ed ora il suo tocco così forte e dolce allo stesso tempo mi fa quasi dimenticare di non essere più sua.
- Buonasera. Jennifer Carter giusto? Il dottore la sta aspettando - l'assistente del dottor Harris mi fa cenno di entrare.
- Grazie.

(Non) Odio quando mi chiami Principessa #Wattys2017. (COMPLETATA)Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu