Capitolo 22

2.1K 94 0
                                    

Buongiorno mondo. Oggi è il giorno tanto atteso. Sono le nove del mattino e strano ma vero io e Sam siamo stati puntali per l’incontro con la signora Johanna, Tom, Lila e il resto del gruppo.
- Siete pronti? - ci domanda la nostra guida.
- Prontissimi - rispondiamo in coro tutti quanti.
Altroché se sono pronta. È una vita che aspetto questo momento.
- Fantastico, andiamo.
Usciamo dal nostro hotel, svoltiamo per alcune strade e poi udite, udite.

Ecco un portico di origine gotica che conduce esattamente nell’atrio della casa di Giulietta. Lo percorriamo emozionati ed io inizio a piangere come una bambina. Per me è davvero un sogno che si realizza. Guardo verso di Lila e noto che anche lei ha gli occhi lucidi.
- Amore, ti senti bene? – Sami viene accanto a me e mi cinge la vita con il suo braccio.
- Sto alla grande. Non è meraviglioso? - Alzo lo sguardo verso un piccolo balcone fatto di resti marmorei e con una finestra semiaperta.
- Sì piccola, è davvero magnifico! - conferma lui sorridendo. Mi avvicino alla statua di Giulietta, l’ammiro e penso a quante volte anch’io ho sognato un amore come il suo. Disposto a tutto per il suo partner anche alla morte e adesso che l’ho trovato sono pronta a difenderlo con le unghie e con i denti.
Nel frattempo la guida ci descrive tutto nel dettaglio. La casatorre è di origine medievale della famiglia Dal Cappello, da cui prende il nome Capuleti.
- Che ne dite di entrare? - ci domanda la signora Johanna e tutti la seguiamo a ruota.
- Domani è il tuo compleanno. Non potevi avere un regalo migliore – dice Lila avvicinandosi a me.
- Te lo sei ricordato? – Le domando sorpresa. Credevo che essendo troppo presa da tutte queste emozioni se ne sarebbe dimenticata.
- Beh veramente no… è stato Sam a ricordarmelo - sorride e lo indica con la testa.
- Davvero? - Sono stupita, non posso credere che dopo tutti questi anni se lo ricordi ancora. Ok, anch’io rammento il suo compleanno: il 9 febbraio. Ma per noi donne è più facile, tendiamo a non dimenticare mai nulla.
Invece mi sorprende davvero vedere come per Sam sono così importante da ricordare il mio compleanno dopo tutti questi anni. Sicuramente si deve sentire osservato perché si volta verso di noi e nota che lo stiamo fissando. Così mi raggiunge. - Grazie per esserti ricordato che domani è il mio compleanno. Lui mi guarda come per dire come lo sai? - Me l’ha detto Lila.
- Ma certo! - esclama sorridendo - Non sorprenderti Jen, non potrei per niente al mondo dimenticarmi del tuo compleanno.
Gli bacio una guancia e lui mi stringe a sè mentre seguiamo gli altri all’interno della casa di Giulietta.

Iniziamo il nostro giro di perlustrazione e restiamo senza fiato. Ci sono diversi dipinti che raffigurano la storia di Romeo e Giulietta.
- Su questo scrittoio è possibile scrivere dei messaggi a Giulietta e introdurli in questa cassetta delle lettere - ci informa Johanna. Indicando uno scrittoio antico e una cassetta delle lettere.
- Che ne dici di scrivere qualcosa a Giulietta? - propone Sam guardandomi con il suo sguardo magnetico.
- Ottima idea. Ma tu non leggere! Sarà soltanto un segreto mio e suo - prendo una penna, mi giro di spalle ed inizio a scrivere.
“Cara Giulietta,
il mio nome è Jennifer e non immagini quante volte ho immaginato di trovarmi qui oggi e poterti scrivere queste due righe. Ho sempre invidiato l’amore tra te e Romeo. Davvero non riuscivo a capire come una persona potesse sacrificare la propria esistenza per qualcun altro.
Ma ora lo so Giulietta. Ora capisco che cosa provavi. Perché anch’io ho conosciuto l’amore vero, anzi se devo esserti sincera, lo conosco da sempre. Ho solo avuto paura, paura di non essere ricambiata, paura di non essere amata. Ma sbagliavo. Lui mi ama esattamente come Romeo amava te. Incondizionatamente e profondamente.
Anche se sei solo frutto della penna di uno scrittore fantastico come Shakespeare, voglio seguire il tuo esempio. Qualsiasi avversità mi riserverà il futuro, io lotterò per Sam. Lotterò per il noi che con fatica abbiamo costruito e soprattutto lotterò per tener sempre vivo questo amore potente che quasi ci consuma.
Ora ti lascio cara Giulietta. Spero di ritornare un giorno per poterti scrivere ancora. Accetta un grande abbraccio. Jen.”
Imbuco la lettera e guardo Sam che mi sorride. - Ora resta solo una cosa da fare… affacciati al balcone principessa - mi bacia e lo vedo allontanarsi da me e scomparire. Mi affaccio al balcone e quasi mi sembra di volare. Non posso credere di essere qui! Una voce a me molto familiare mi chiama dal basso – Jen, mia amata! Sono qui- chino il capo e vedo Sam con un braccio rivolto verso di me. Scoppio a ridere mentre alcune persone si fanno interessate al siparietto simpatico e ci guardano interessati. - Ma che fai? - gli chiedo divertita.
- Volevi il balcone? Eccolo. Volevi Romeo? Eccomi qui. Ti prego, scendi. Muoio dalla voglia di darti un bacio – mi manda un bacio da lontano ed io rido coprendomi la bocca con la mano.
- Gran bel pezzo di Romeo - sento dire ad una ragazza verso la sua amica e la cosa mi fa ingelosire parecchio. Lui è solo mio.
- Scendo amore mio! - Corro verso le scale mentre Lila e Tom mi guardano stupefatti. Appena arrivo mi butto al collo del mio Romeo, lo bacio con passione davanti a tutti mentre la gente ci applaude e fischia compiaciuta. Non me ne frega niente se ci stanno guardando, perché l’unica cosa della quale mi importa davvero è quella di essere stretta a questo meraviglioso uomo che per così tanto tempo ho sognato, odiato e voluto. Fino quasi a farmi esplodere il cuore.
- Principessa, ti amo – il suo sguardo e la sua voce sono dolci.
- Lo so Sam, ti amo anch’io.

(Non) Odio quando mi chiami Principessa #Wattys2017. (COMPLETATA)Where stories live. Discover now