Capitolo 16

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- Brindiamo ai nostri figli! - Morgan alza il calice pieno di champagne e tutti lo seguiamo a ruota.
- Perciò diteci, com’è sbocciato l’amore? – Anche mio padre ha chiarito con mia madre e tutto è tornato alla normalità. Per fortuna.
- Beh - inizia Sam - dopo la festa le ho chiesto scusa per come mi ero comportato e ci siamo sempre più avvicinati. Così pian piano abbiamo capito di amarci, anzi che ci siamo sempre amati. E quindi eccoci qui!
- Sembra un sogno, vero Mandy? - Le nostre madri si guardano sognanti.  Era esattamente questo quello che volevo quando gli abbiamo detto di noi due, niente scenate furiose o altro. Ma solo gioia pura come quella che vedo ora nei loro occhi.
- Sì è vero Emma!
- Ehi ferme voi due - dico alzando una mano - non vogliamo ancora sposarci. Stiamo solo insieme, desideriamo solo viverci la nostra storia giorno per giorno, ok? Quindi ve lo chiediamo chiaramente. Niente feste di fidanzamento o cavolate simili, va bene? - voglio essere chiara, perché dobbiamo decidere noi quando è il momento di fare il grande passo. Non deve deciderlo nessun'altro. Le due si guardano, sorridono e fanno solo si col cenno del capo.
- Meno male - mi rilasso e tiro un sospiro di sollievo. Sam scoppia a ridere e lo seguiamo tutti a ruota. Che bella quest’armonia ritrovata, mi sembra di essere tornata indietro nel tempo a quei pranzi felici dove non mancavano mai le risate.

- Ragazzi, so che ormai siete grandi ma ci stavamo chiedendo se volevate venire con noi in vacanza - Mandy sembra speranzosa e quasi mi dispiace dirle di no, ma abbiamo la nostra Verona che ci aspetta.
- Mi dispiace mamma, ma io e Jen abbiamo già altri programmi - dice Sam con un’emozione sconosciuta nella voce.
- Davvero? E dove andrete? - chiede Morgan.
- Jen ha sempre voluto visitare l’Italia, quindi abbiamo deciso di andare a Verona – continua Sam guardandomi.
- Non ditemi che andrete alla Casa di Giulietta? - gli occhi di mia madre all’improvviso hanno iniziato a brillare.
- Esattamente mamma! - le sorrido.
- Jen, ma è il tuo sogno. Che bello! Bravi ragazzi! - Emma Carter si alza e abbraccia prima Sam e poi me. Lui mi fa l’occhiolino come per dire “Visto? Alla fine è andato tutto bene” e io gli mando un piccolo e timido bacio da lontano.

Passiamo il pomeriggio ridendo e guardando vecchie foto. Mandy e mia madre lavano i piatti, in quanto Mandy nonostante la posizione economica, si è sempre rifiutata di avere la donna di servizio. Mentre i nostri padri fumano sigari in terrazza. Una foto mi colpisce particolarmente: io sulla mia prima bicicletta senza rotelle e Sam in piedi di fianco a me. - Guarda questa Sam - giro la foto verso di lui che la guarda e scoppia a ridere.
- Quanto eri buffa con quei capelli principessa. Sembravi un fungo - gli lancio un’occhiataccia. In effetti però ha ragione; il caschetto alla maschietto mi rendeva ridicola.
- Hai ragione - mi tocca ammettere - mia madre si ostinava a farmi questi tagli orribili.
- Ricordi, ti ho insegnato io ad andare in bici senza rotelle! - Si perde con lo sguardo in quei ricordi.
- Sì e come potrei mai dimenticarlo.
Ricordo che i miei genitori non avevano la giusta pazienza per insegnarmi e Sam si offrì di farlo. - Cerca di tenere il manubrio dritto e non sbandare - diceva serio mentre la paura si impossessava di me.
Era la prima volta che abbandonavo le rotelle e avevo molta paura di cadere e farmi male. - Attenta Jen, mi raccomando guarda sempre dritto davanti a te - la voce di Sam mi arrivava lontana mentre piano piano seguivo i suoi consigli e finalmente pedalavo da sola.
- Sam guarda, guarda come sono brava -  gridavo mentre lui batteva le mani pieno di entusiasmo ed orgoglio verso di me. Che bei ricordi, indelebili. Saranno per sempre scolpiti nelle nostre menti.

Sono passati tanti anni da allora, eppure noi siamo ancora qui. Più uniti di prima e più innamorati che mai.
- Che ne dici di andare via, principessa? - mi domanda Sam con un luccichio negli occhi.
- Che ora è? - Non voglio assolutamente separarmi da lui.
- Sono le diciotto. Mi stavo chiedendo se avevi voglia di venire da me anche stasera?! - Il suo sguardo speranzoso mi fa sorridere.
- Ma certo!
- Resta anche a dormire -  mi dice quasi pregandomi.
- Ma non posso, domani devo lavorare e non ho indumenti puliti con me - lo guardo triste e lui trova subito una soluzione.
- Piccola passiamo dal tuo appartamento, prendi quello che ti serve e andiamo a casa mia – più semplice di così?
- Ok - dico solo e lui mi fa un sorriso da “preparati perché sei mia tutta la notte”.
- Mamma, noi andiamo - Sam saluta Mandy e mia madre con un bacio sulla guancia.
- Di già? - dice Mandy triste.
- Sì, ma verremo presto a trovarvi tranquilla - le sorrido e lei e mia madre si guardando acconsentendo col cenno del capo.
- Ok ragazzi, allora buona serata - ci salutano loro mentre anche mio padre e Morgan ci raggiungono.
- Buona serata a voi, a presto - detto questo siamo già fuori dalla porta e finalmente andiamo via.

💖CARISSIMI LETTORI CI VEDIAMO GIOVEDI PER NUOVI AGGIORNAMENTI.💖

CIAO A TUTTIIII😘😘😘😘❤

(Non) Odio quando mi chiami Principessa #Wattys2017. (COMPLETATA)Where stories live. Discover now