Guardo l’orologio, sono già le diciannove. Corro in bagno per darmi una sistemata ai capelli e al trucco. Meno male che Lila porta sempre con sé tutto l’occorrente per farsi bella per Tom.
- Jen sei pronta? Sam è qui fuori!
Caspita, non mi ero resa conto di essere stata così tanto tempo chiusa in bagno. Ok, ho passato la maggior parte del tempo a disperarmi per questo incontro. Non nego che sono a dir poco terrorizzata.
Ho seriamente paura di come Sam possa prendere la notizia ma allo stesso tempo muoio dalla voglia di vederlo. È passato troppo tempo da quando non è più mio ed io non sono più sua; chissà se è stato con altre donne mentre non era con me.
Non voglio pensarci. Questo pensiero mi distrugge perché io vivo solo per lui e ora per i nostri figli che non vedo l’ora di abbracciare e tenere stretti a me.
- Sì – rispondo agitata mentre prendo la mia borsa e mi incammino verso l’uscita seguita da Lila.
- Andrà tutto bene, coraggio amica mia - Lila cerca di rassicurarmi. Fino a un’ora e mezza fa stavo promettendo a Mandy che avrei parlato con Sam, ma mai avrei immaginato che lo avrei rivisto poco dopo.Quando metto piede fuori dalla casa editrice, Sam mi sta aspettando in macchina. Ormai siamo a novembre e l’aria è quasi gelida: ciò mi fa pensare che il prossimo mese sarà Natale. Questo sarà per tutti noi il primo senza Morgan e a me viene un magone allo stomaco. Salgo in auto e il mio cuore batte all’impazzata.
- Ciao… - dico solo. Alzando lo sguardo su di lui.
Restiamo immobili a fissarci per un attimo che sembra un’eternità. Quanto mi sono mancati i suoi occhi. Sono bellissimi, forse un po’ spenti e più tristi del solito ma pur sempre bellissimi.
- Ciao - dice lui finalmente. - Dove vorresti andare? - mi domanda mettendo in moto.
- Da nessuna parte in particolare Sam, ho solo bisogno di parlarti ed è importante.
- Ok… - prosegue fino a una strada buia e accosta. - Allora, cosa c’è di così urgente? – È pronto a prestarmi tutta la sua attenzione.
- Beh… ecco…io… - mi fissa intensamente negli occhi. Se continua a guardarmi cosi sicuramente non avrò la forza di dirgli niente.
- Tu cosa? - mi chiede fissandomi le labbra.
- Sono incinta. - Il suo sguardo passa da passionale a scioccato in un nano secondo.
- Sei cosa? - Sta quasi urlando per lo stupore e questa sua reazione mi spaventa non poco.
- Aspetto un figlio o meglio due. Sono incinta di due gemelli. - Guarda la mia pancia e solo adesso nota che è più tonda del solito.
- No, aspetta… frena. Sei incinta di due gemelli? - si tocca il petto come se a momenti potesse venirgli un infarto.
- Si, sono di circa tre mesi - gli dico con un filo di voce.
- Sei incinta di due gemelli da tre mesi e me lo dici soltanto adesso? – E’ furioso. Fantastico, siamo qui da appena un quarto d’ora e stiamo già discutendo.
- Sam non urlare – provo a dirgli calma.
- Non urlare? Jen come diavolo faccio a non urlare? Mi hai nascosto per tre mesi che eri in stato interessante e mi vieni a dire non urlare? - sta praticamente sbraitando, esattamente come l’ultima volta che l’ho visto.
- Ci eravamo lasciati ricordi? Mi avevi mandato al diavolo se non erro, quindi come facevo a dirti dei bambini? - sento che sto per piangere. Non ora non voglio farmi vedere debole.
- Ma come è successo? Tu… tu non prendevi la pillola anticoncezionale? - si tocca i capelli spaesato.
- Si, ma in vacanza ho preso l’antibiotico, ricordi? E parecchi antibiotici annullano l’effetto della pillola. Quindi sono rimasta incinta. - la mia voce si fa spezzata, non riesco quasi più a parlare. La sua reazione mi sta uccidendo dentro.
- Fantastico! Ma bene, brava. Scopri di essere in attesa e ti ricordi di dirmelo solo tre mesi dopo? Ma che bello! - esclama furioso alzando le mani al cielo come se stesse cercando un aiuto divino. - Dovevi dirmelo prima Jen, maledizione. Dovevi dirmelo prima. - mi urla contro ed io non ce la faccio più a sopportare una sola parola di quello che esce dalla sua bocca.
Era proprio questa la reazione che temevo, ma ho fatto una promessa a Mandy e l’ho mantenuta. Quindi sono apposto con la mia coscienza.- Ora basta, avevo promesso a tua madre che te l’avrei detto. L’ho fatto, perciò adesso scendo e me ne vado. - La mia rabbia esplode e non riesco più a controllare il tono della mia voce.
- Avevi promesso a mia madre che me lo avresti detto? Quindi mia madre lo sapeva? - adesso tra lo stupore e la rabbia vedo una lacrima rigargli il viso.
- Si. Ora lo sai quindi lasciami in pace. Me ne devo andare.
Apro la portiera e scendo dall’auto. Non sopporterei di vederlo piangere come il giorno del funerale di Morgan.
- No, tu non vai da nessuna parte. - anche lui scende dall’auto e mi segue.
- Lasciami in pace Sam! Ora sai dei bambini ma sappi che non ti chiederò niente. Io e i gemelli ce la caveremo, non vogliamo niente da te. Non voglio che ti senti costretto a qualcosa che non vuoi. - gli dico continuando a camminare con lui alle calcagna.
- Jen ti rendi conto di che shock sia per me? Non ti vedo da tre lunghissimi mesi, mi sei mancata da morire e oggi mi vieni a dire che saremo genitori… Sono senza parole. - Il mio sogno era quello di sentirgli dire che desiderava questi figli tanto quanto me, ma non l’ha detto. Perciò è giusto che io me ne vada, sconfitta ma senza rimorsi e rimpianti, perché sento in cuor mio di aver fatto la cosa giusta.
Però adesso sono stanca. Moralmente distrutta e voglio soltanto tornare a casa mia. Chiamo un taxi che si ferma all’istante ed entro alla velocità della luce.
- Ti prego Jen, non andare. Parliamo, non scappare. Ti supplico! - ferma lo sportello del mio taxi ma io lo chiudo strattonandolo.
- Parta, la prego. - dico rivolgendomi al tassista. Lui fa si col capo e avvia la macchina.
- Jen aspetta, Jeeeen… - lo sento urlare mentre il mio taxi si allontana e finalmente riprendo a respirare.
CZYTASZ
(Non) Odio quando mi chiami Principessa #Wattys2017. (COMPLETATA)
Literatura KobiecaJennifer (Jen) Carter e Sam Maxwell si conoscono praticamente da sempre. Costretti a passar insieme tutte le feste del ringraziamento per via dell'amicizia che lega i loro genitori, i due giovani tra un appuntamento inaspettato e un bacio disastroso...