Capitolo 24

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- Sei qui! - Quando arriviamo in ospedale Mandy si getta al collo di Sam e scoppia a piangere a singhiozzi.
- Mamma, ci sono novità? - chiede lui abbracciandola.
- No tesoro, nessuna! Ciao Jen - tra le lacrime Mandy saluta anche me.
- Ciao Mandy - le dico con un filo di voce mentre ci raggiungono anche i miei genitori.
- Ciao mamma, ciao papà - sapevo che non sarebbero potuti mancare. Quando si tratta dei loro amici corrono subito, ovunque siano.
Mio padre ha il viso sconvolto mentre mia madre ha gli occhi arrossati, segno che ha pianto tantissimo.
- Ciao ragazzi - ci salutano loro.
- Ma come è successo? - domando io a mio padre per capire la dinamica dell’incidente.
- Venite, sediamoci che vi spieghiamo tutto - ci accomodiamo in sala d’attesa e mio padre inizia a parlare. - Stava andando a lavoro, quando un camion non ha rispettato il rosso. Ha sbandato ed è andato a sbattere contro l’auto di Morgan - Sam serra la mascella mentre Mandy continua a piangere. - L’auto è diventata un cartoccio. Ci meravigliamo davvero di come non sia morto sul colpo - continua mio padre a testa bassa.
Ora anche a me le lacrime iniziano a scorrere silenziose sulle guance.
- Il camionista che fine ha fatto? - Noto negli occhi di Sam una punta d’odio che non gli avevo mai visto.
- È ricoverato ma pare che non sia grave. - che tristezza mio Dio.
- Possiamo solo stare qui e sperare, Sam - dice Mandy disperata.
- Vedrai Mandy, andrà tutto bene. Noi pregheremo per lui. - Mia madre le accarezza la spalla. Per la prima volta in tanti anni è lei a consolare la madre di Sam. Da questo però si nota quanto mia madre tenga a Mandy.
Mi alzo dalla sedia e vado accanto a Sam, gli do un bacio sulla testa con fare rassicurante, per fargli capire che io ci sono e sono qui per lui.

- Ti va un caffè? - Voglio fare qualcosa per lui, qualsiasi cosa.
- Sì, grazie Jen - risponde con voce stanca, gli sorrido e vado verso la macchinetta del caffè.
Quando ritorno Mandy si è appisolata con la testa appoggiata sulla spalla di Sam.
- Tieni, fai piano così non la svegli - dico porgendo a Sam il caffè. Povera Mandy, è distrutta. Non voglio nemmeno immaginare come debba sentirsi.
Sapere che l’amore della sua vita è appeso a un filo tra la vita e la morte deve essere terribile, davvero terribile.
- Grazie piccola – mi sorride dopo aver bevuto il caffè. - Dovresti andare a casa a riposare Jen, hai il viso stanco - continua lui ma io scuoto il capo con veemenza. Non ho nessuna intenzione di lasciare questo ospedale nemmeno per un minuto.

Qualche ora dopo un dottore ci informa che Morgan è in coma e che dobbiamo soltanto pregare e sperare che si risvegli.
- Dio mio perché? - Mandy è la disperazione in persona, non l’avevo mai vista così.
- Mamma, vedrai che si sveglierà - Sam accarezza i capelli di sua madre mentre mio padre senza dire una parola si allontana da noi ed esce dall’ospedale.
- Papà, dove vai? - gli domando raggiungendolo e prendendogli un braccio.
- Lasciami solo Jen, voglio stare da solo – mi allontana bruscamente.
- Papà, dai non fare così. Andrà tutto bene, vedrai. - Voglio rincuorare mio padre, voglio rincuorare Mandy, ma soprattutto voglio rincuorare Sam.

(Non) Odio quando mi chiami Principessa #Wattys2017. (COMPLETATA)Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang