Capitolo 1

6K 221 12
                                    

Non ci posso credere, è un incubo. Ma lui che diavolo ci fa qui?
Sto parlando dell'uomo che odio con tutta me stessa, lo stesso uomo che mi ha rovinato la vita.
Ok sono passati dieci anni da allora, ma ancora oggi lo detesto e soprattutto detesto il fatto che sia attraente da fare invidia anche al più bell' attore hollywoodiano.
Ma andiamo per gradi, ora vi spiego il perché di tanto odio verso colui che ha appena puntato i suoi occhi di un azzurro sfolgorante su di me.

Era l'estate del mio diciottesimo compleanno, quando finalmente Jack Leon mi chiese di uscire con lui. Ero così felice, doveva essere il mio primo appuntamento con il ragazzo che condivideva con me la stessa passione per i libri.Ok non era bellissimo, però era romantico e citava Shakespeare come nessun altro al mondo sapeva fare. Credetemi, per una che ama i romanzi più di ogni altra cosa al mondo, cosa c'è di meglio di un uomo che cita Shakespeare per chiederti un appuntamento? "Un quarterback che ti bacia al centro del campo" pensò subito la mia mente, ma cacciai immediatamente indietro il pensiero di quella cheerleader che veniva baciata dal mio vicino di casa al centro di un campo da football.

Impiegai ben 3 ore per scegliere l'abito giusto. TRE ORE, NON SO SE MI SPIEGO!

Tutto procedeva a meraviglia, fino a quando non suonarono alla mia porta. Andai ad aprire e mi ritrovai per l'appunto, faccia a faccia con il mio vicino di casa Sam Maxwell.
Era bellissimo come sempre, con i suoi capelli castani scompigliati che gli davano un'aria da ragazzaccio e quegli occhi...gli occhi più azzurri che avessi mai visto in vita mia, di quell'azzurro che ti penetra l'anima.

«Cosa vuoi Sam?» Gli chiesi infuriata più con me stessa che con lui, per l'effetto che aveva su di me.

«Socievole come sempre, Jen» mi rispose sbuffando, squadrandomi dalla testa ai piedi e poi continuò «dove ti porta il damerino stasera? A una serata anni 50?» Sogghignò tra i denti mentre osservava il mio vestito giallo che richiamava un po' Sandy di Grease.

«Ah, ah, ah. Molto divertente! Non che siano affari tuoi, ma andiamo a teatro a vedere Romeo e Giulietta. Quant'è romantico!» Esclamai fiera, mentre lui alzava un sopracciglio perplesso.

«Aspetta, non ho capito bene. Al primo appuntamento ti porta a teatro per vedere Romeo e Giulietta? Ma sei seria?»

«Certo!» Risposi orgogliosa e dopo qualche secondo di pausa scoppiando a ridere, disse «ma questo sta fuori!»

La cosa mi fece subito infuriare perché stava ridendo del mio appuntamento, stava ridendo di Jack, ma soprattutto stava ridendo di Romeo e Giulietta. Per la miseria, nessuno ride di Romeo e Giulietta.

«Ti ho chiesto, cosa vuoi Sam?» Continuai senza troppi convenevoli, cercando di dare un taglio al suo divertimento. E sempre con la sua voce annoiata mi rispose, che sua madre aveva bisogno di un po' di zucchero per fare il dolce alle mele, che a lui piaceva tanto.

Voi vi starete giustamente chiedendo come mai domanda lo zucchero proprio a me?! Beh, è semplice. Sua madre e la mia, sono migliori amiche dai tempi del liceo. Hanno sempre condiviso tutto e si sono innamorate, fato ha voluto, di due amici. Si sono sposate e sono andate a vivere a due passi l'una dall'altra.

Quindi eccoci qui, io e Sam. Figli di amici inseparabili, vicini di casa e costretti a passare i Natali, i Capodanni e tutte le feste del Ringraziamento insieme.

Mi girai senza aggiungere altro e mi diressi verso la cucina dandogli le spalle per prendergli lo zucchero e lui senza un invito mi seguii in cucina. Ovviamente c'era anche mia madre.

«Ciao Emma» le disse, mentre lei era intenta a preparare la cena.

«Oh, ciao tesoro! Cosa succede?» Ogni volta che mia madre vedeva Sam, in automatico partiva la parola "tesoro". Per la cronaca, questa parola la usava raramente anche con me. Ma si sapeva, Sam era il suo pupillo.

(Non) Odio quando mi chiami Principessa #Wattys2017. (COMPLETATA)Kde žijí příběhy. Začni objevovat