Capitolo 29

1.2K 83 1
                                    

- Fantastico, è ufficiale: sarò zia! - la mia amica è sognate ed io scoppio a ridere. - Spero sia una bambina così potrò farle da madrina e potrò viziarla da morire. - batte le mani e saltella contenta.
- Povera me… - mi tocco la fronte mentre lei continua la sua danza felice.
Quando siamo andate da Harris, io e Lila abbiamo lasciato tutto nelle mani di Terry e Claire. Certo, non abbiamo detto loro tutto, semplicemente che avevamo una visita medica.
Appena metto piede nel mio ufficio, Terry mi accoglie sorridendo. – Bentornata, allora com’è andata la visita? - mi chiede interessata.
- Tutto bene, grazie. - le sorrido cercando di nascondere l’imbarazzo. Non so perché ma da quando ho scoperto di essere incinta sono ancora più timida di prima.
- Sono contenta! Ora torno a lavoro capo. Chiamami se hai bisogno di qualcosa. - Terry esce dalla porta ed io mi aggiorno sull’enorme successo che sta riscontrando il libro di Kate, soprattutto tra il sesso femminile: tutte vorrebbero qualcuno che le chiamasse “principessa”. Io ho chi mi chiama cosi, peccato che ultimamente mi chiama semplicemente Jen… Mi rattristo subito nel pensare a quanto mi manca Sam e quanto mi mancano le nostre chiacchierate e le nostre giornate spensierate.
Non ci pensare Jen, quando Morgan si sveglierà tutto tornerà come prima e tu potrai dirgli finalmente del vostro bambino.

Due ore più tardi mi arriva una chiamata da parte di mio padre, chissà che vuole. Forse sta per dirmi che Morgan si è svegliato? Spero davvero che sia così. – Pronto, papà? - dico speranzosa rispondendo alla chiamata.
- Jen… - il suo tono mi allarma subito.
- Papà, tutto bene? - gli chiedo non riuscendo a nascondere l’ansia nella voce.
- Morgan è… - mio padre si ferma cercando di mandare giù il nodo alla gola.
- È? -  gli domando preoccupata.
- Morgan è morto… - È come se la terra mi avesse inghiottita, non riesco più a parlare. Inizio solo a piangere, non ci posso credere è un incubo.
Morgan non può essere morto, non è vero. Vi prego, ditemi che non è vero.
Senza dire un’altra parola chiudo il telefono in faccia a mio padre, prendo la borsa e corro verso l’uscita.
- Ehi, ma dove vai? Jen che succede? - Lila mi viene incontro. - Devo andare Lila, non puoi capire. Morgan è… è morto. Non c’è più… -
Anche lei resta senza parole; una lacrima le riga il viso e mi stringe in un fortissimo abbraccio. - Mi dispiace tanto Jen, non ci credo. Vengo con te, non ti lascio andare da sola.

Arrivate in ospedale, ci troviamo difronte una scena straziante: Mandy che piange e grida il nome di Morgan, mia madre che cerca di consolarla piangendo a sua volta, mio padre in ginocchio disperato e Sam… Sam è a dir poco distrutto, un uomo in agonia. Sbatte i pugni contro il muro quasi per volersi punire di qualcosa.

(Non) Odio quando mi chiami Principessa #Wattys2017. (COMPLETATA)Où les histoires vivent. Découvrez maintenant