Capitolo 15

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La settimana è passata in fretta. Domenica scorsa appena svegli siamo andati al mare e poi abbiamo percorso il viaggio di ritorno fino a casa.
Il lunedì mattina ho chiamato Kate Mars per dirle che il suo libro verrà pubblicato dato che anche Lila ne è rimasta veramente entusiasta. Tra il lavoro e le serate a casa di Sam, siamo già arrivati a sabato.
Domani daremo la notizia ai nostri genitori, sono davvero agitata. Mi sudano le mani al sol pensiero. Nemmeno ai miei esami di laurea ero così nervosa. So che i nostri genitori ci adorano però, ho una strana sensazione…
Il mio cellulare vibra. Ricevo un messaggio da Sam.
SAM: Stavamo meglio sabato scorso…
Sorrido, ha ragione. Al nostro weekend stavamo decisamente meglio.
JEN: È vero uffa! 😢
SAM: Recupereremo a Verona!
JEN: Meravigliaaa! 😍
SAM: Yeeees…😂
JEN: LOL.
SAM: A dopo principessa.
Da quando stiamo insieme, ho scoperto un lato troppo divertente di Sam, il che lo rende ancora più attraente.

Alle venti io e Lila torniamo a casa e decidiamo di riposarci. Oggi abbiamo dato forfait ai nostri uomini per poter stare da sole, ogni tanto ci vuole. Prima stavamo praticamente sempre insieme ed ora invece raramente. Ma non importa, perché entrambe stiamo attraversando un bellissimo periodo della nostra vita.

La domenica mattina l’ansia mi sveglia. Ci siamo. Oggi io e Sam diremo ufficialmente ai nostri genitori di noi.
- Jen, per caso hai visto il mio zaino rosa. Quello da campeggio? - mi domanda Lila dopo colazione.
- Sì, se non sbaglio è nel mio armadio in basso a destra! - le dico. Oggi Lila ha un appuntamento con Tom e la sua famiglia. Una gita come dire…famigliare. E vuol farsi trovare preparata e attrezzata, così da poter entrare nelle grazie di sua suocera.
- Eccolo, l’ho trovato. Grazie! - annuncia vittoriosa.
A mezzogiorno in punto Sam suona il citofono.
- Chi è? – domando. Mamma mia che ansia, sto sudando freddo. Non so nemmeno io perché sono così nervosa.
- Jen, sono io. Scendi! - dice lui.
- Arrivo.
- Ciao – bacio le sue meravigliose labbra appena entro nella sua auto.
- Ciao principessa, pronta? -  mi domanda sorridendo.
- Veramente no, ma comunque dai… togliamoci questo dente caricato, così possiamo tornare a sorridere – sono amareggiata, invece lui sembra abbastanza tranquillo e sorridendo avvia il motore della macchina.
- Ma dai Jen, non stiamo mica andando al patibolo. Ti ricordo che sono pur sempre i nostri genitori. Quindi sono certo che ne saranno felicissimi, anche perché l’hanno sempre desiderato. Ricordi? - Effettivamente ha ragione.
- Lo so, cercherò di fare del mio meglio per stare più rilassata, te lo prometto - mi sforzo di tranquillizzarmi, andrà tutto bene. Deve andare tutto bene.
- Brava! - afferma soddisfatto. Forse Sam non ha torto, mi faccio troppi problemi.

Il pranzo si svolge a casa dei Maxwell nel loro soggiorno, quello dove avevo schiaffeggiato Sam davanti a tutti. Oddio, penso tra me e me. Iniziamo bene.
- Ciao tesori! - Mandy viene ad aprirci con aria felice.
- Ciao mamma! - la saluta Sam.
- Ciao Mandy - faccio eco io.
- Venite siamo già a tavola, stiamo aspettando solo voi – come mettiamo piede in salotto troviamo Morgan, mio padre e mia madre che ci fissano interessati. Sembra come se non riconoscessero le nostre facce e fossimo diventati improvvisamente alieni venuti dallo spazio.
- Ciao a tutti - diciamo in coro io e Sam, per alleggerire l’atmosfera che si sta facendo al quanto imbarazzante.
- Buongiorno a voi - dicono i tre, decisamente troppo presi a fissarci.
- Ragazzi, non statevene li immobili. Sedetevi - Mandy ci fa accomodare.
- Allora, cosa sono quelli sguardi? - domanda Sam perplesso.
- Che sguardi? - dice mio padre sogghignando. Se non li conoscessi direi che già sospettano qualcosa.
- Non so… questi sguardi da pesce lessi! - aggiungo io imbarazzata da morire.
Scoppiano tutti a ridere, Sam compreso ed io mi sento ancora più a disagio. Mandy ci prepara porzioni di pollo arrosto con patate e iniziamo a mangiare. Proprio quando l’atmosfera sembra essere più rilassata, mia madre a un certo chiede - Allora, a cosa dobbiamo questa riunione?
Il pollo mi va di traverso e Sam, mi dà qualche colpetto dietro la schiena.
- Tutto bene cara? - mi domanda Morgan preoccupato.
- Sì, grazie è tutto apposto - gli sorrido mio malgrado, perché avrei voluto solo strozzare mia madre con le mie stesse mani.
- Allora… - inizia a dire Sam, mentre tutti tendono le orecchie su quello che sta per dire - Io e Jen… stiamo insieme!
Mandy resta a bocca aperta, Morgan con la forchetta a mezz’aria, mio padre con gli occhi sbarrati e mia madre è quasi svenuta.
- Dovevi proprio essere così crudo nel dirglielo? – lo rimprovero a bassa voce, mentre guardo gli altri che sembra abbiano subito una paralisi improvvisa.
- E cosa potevo fare? – mi chiede anche lui a bassa voce - lo hai detto tu no? Tolto il dente, tolto il dolore.
- Che Dio ci aiuti - affermo preoccupata mentre gli altri cercano di darsi un contegno.
- Quindi fateci capire… voi due sareste una coppia? - ci chiede incredulo mio padre.
- Ehm… si papà - dico io con un filo di voce.
- È uno scherzo, vero? - mia madre è scioccata. Stavolta non posso darle torto.
- No Emma, io e Jen stiamo insieme! - afferma fiero e deciso Sam.
- Ma dico, siete impazziti? - si infuria mia madre, mentre tutti restiamo sgomenti difronte a questo suo attacco improvviso.
- Mamma che ti prende, perché stai facendo così? Credevo che sareste stati felici per noi - la rimprovero, perché questo suo comportamento non lo tollero più.
- Ma certo che siamo felici! - esclama Mandy sorridendo.
- Sì, siamo felici ma anche arrabbiati da morire - continua ostinata mia madre - vi rendete conto che solo due mesi avete rinunciato alla nostra festa? Ed ora ci venite ad annunciare che fate i fidanzatini felici? - Ora basta sono furiosa, mia madre la deve smettere di essere sempre l’unica a dire la sua nella maniera più sbagliata possibile.
- Ora basta mamma! - Ero venuta qui con tutte le buone intenzioni del mondo e lei come al solito sta rovinando tutto - Stiamo insieme già da un paio di settimane, ma non sono affari tuoi. Ho ventotto anni e non sono tenuta a dirti sempre tutto della mia vita privata.
- Jen, calmati - Sam prova a farmi ragionare - non rovinare questo momento. - Che cosa? Ora sarei io che sto rovinando tutto? Ma che diavolo sta dicendo?
- Ah, ora sarei io che sto frantumando il momento idilliaco? - Sono sbalordita davvero, questa parole non me le aspettavo proprio da lui.
- No Jen, voglio dire calmiamoci tutti! - Guarda male mia madre, che dopo la mia scenata ha deciso di chiudere finalmente il becco.
- Io ero calmissima Sam, ma a quanto pare qualcuno deve sempre rovinare la mia serenità. - Scoppio in lacrime, mi alzo dal tavolo e mi dirigo verso l’uscita della casa.
- Piccola aspetta! - Sam mi corre dietro. Afferra il mio polso e mi fa voltare stringendomi a sé - Scusami Jen, non volevo rimproverarti. So che non è colpa tua. È solo che speravo in un altro tipo di reazione da parte dei nostri genitori - mi bacia la fronte ed io singhiozzo a dirotto.
- Devi smetterla di comportarti così Emma, sei soltanto un’egoista! - Io e Sam sbarriamo gli occhi, questa è la prima volta che sento mio padre infuriarsi con mia madre.
- Ma io volevo solo… - prova a dire lei, ma papà la interrompe. - Niente ma, vai subito a chiedere scusa a nostra figlia per questo tuo comportamento stupido! - Sentire mio padre che prende le mie difese mi riempie di gioia, era ora!
- Forza vieni - sento dire a Mandy ed entrambe ci raggiungono.
- Jen… - mia madre inizia a parlare mentre io resto ancora stretta a Sam - mi dispiace tesoro, sono molto felice per voi davvero. È solo che non me l’aspettavo, lo abbiamo desiderato così tanto io e Mandy, che ora non mi sembra vero. - Dopo queste parole restiamo tutti in silenzio.
- Di qualcosa, ti supplico! - Emma Carter che supplica? Sono perfida lo so, ma dentro di me un po’ gioisco. Mi stacco da Sam e la guardo negli occhi.
- Ascolta mamma, accetto le tue scuse ma te lo dico per l’ultima volta. Smettila di comportarti come un’adolescente viziata e inizia a fare la mamma. Inizia a fare la mia mamma! - Affermo decisa mentre mia madre resta senza parole. Ok, sono stata dura con lei però se lo merita, sono veramente stufa di dovermi ogni volta preoccupare delle sue reazioni improvvise.
- Sì, te lo prometto. Mi comporterò meglio. Ci proverò almeno – la sua voce è triste e a me scappa un sorriso dolce. Anche Sam sembra rilassarsi e per lo meno apprezzo il tentativo di mia madre.
- Ok, scuse accettate! - Lei viene ad abbracciarmi ed io ricambio. Ci stringiamo forte, questa è la mamma che voglio.
- Che ne dite di festeggiare come si deve questa meravigliosa notizia? - La saggia Mandy batte le mani felice e con la serenità ritrovata torniamo da mio padre e Morgan.

(Non) Odio quando mi chiami Principessa #Wattys2017. (COMPLETATA)Where stories live. Discover now