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Alzai lo sguardo e mi trovai davanti Lauren con le braccia al petto e lo sguardo indifferente, come se non fosse appena andata addosso a qualcuno.
Ah no..ero io ad esserle andata addosso.

«Io n-non..scusami..» balbettai quando notai che stava stringendo gli occhi a due fessure. Lauren metteva parecchio in soggezione chi aveva davanti, aveva quei bellissimi occhi che ti guardavano come a giudicarti, lo sguardo era sempre indifferente a tutto e non sorrideva quasi mai.
«In realtà stavo cercando te.» disse e alzai un sopracciglio confusa «Oh..e perchè?»
«Perchè sono passati sette minuti da quando il coach ti ha detto di andare a prendere i coni,e a lui non piace aspettare..ma è evidente che,dato che frequenti questa palestra da due lezioni, tu ti sia persa mentre cercavi il magazzino degli attrezzi, giusto?» chiese alzando un angolo della bocca in quello che sembrava un piccolo sorriso.
Annuii abbassando lo sguardo e sentendo le guance andare a fuoco.
«Non ti preoccupare, sono qua per aiutarti.» ridacchio e realizzai quanto il suono di quella piccola risata fosse piacevole. Come ebbi il piacere di scoprire più tardi Lauren aveva una risata davvero contagiosa.

«Seguimi.» quasi ordinò mentre andò dalla parte opposta alle scale e percorreva un secondo corridoio meno lungo di quello fatto da me.
La seguii e notai si e no cinque porte bianche ai lati.
«Quì ci sono le canottiere che avete usato per allenarvi.» disse aprendo la prima porta e chiudendola subito dopo.
«Quà invece ci sono i bagni per il personale..» spiegò indicando la seconda.
Nelle successive due porte c'erano sgabuzzini .
«E quì c'è il ricercatissimo magazzino degli attrezzi..» concluse il "tour" aprendo l'ultima porta, mi sporsi in avanti e trovai una stanza enorme piena di palloni,coni, cerchi,pesi,reti di ricambio per il canestro e tantissima altra roba.

Lauren entrò nella stanza e io feci lo stesso «Quanti coni devi prendere?» chiese.
«Dodici.»
«Okay..» sussurrò «Non riuscirai a prenderli tutti da sola, quindi sei li prenderò io e gli altri sei tu.» consigliò e annuì.
Mi avvicinai all'ammasso di coni che vi erano e con un po' di forza ne tirai sei tenendoli fra le mani.
Lauren fece lo stesso, l'unica differenza era che lei non aveva applicato nemmeno un misero di forza.
Uscimmo dalla porta e camminammo nel corridoio.
«Ascolta Camila..mi dispiace per come mi..sono uhm comportata con te..» sussurrò Lauren all'improvviso senza guardarmi in faccia. Era in imbarazzo. Fu grazie a quello che capii che diceva sul serio.

«Oh..tranquilla..» le sorrisi e lei annuì «È che ci metto tanto..»
«A fare cosa?»
«A fidarmi delle persone..» disse a bassa voce, sembrava quasi che non volesse farsi sentire.
«È normalissimo Lauren, non c'è niente di sbagliato in te.» dissi d'impulso e lei si limitò a mordersi l'interno guancia mentre tornavamo in campo.

-

Verso la fine degli allenamenti io, Dinah e Ashlee ci siamo precipitate fuori in un lampo.
Chiamai Austin immediatamente e gli chiesi se era ancora disposto ad uscire con me, ovviamente accettò.

Ci trovavamo in piedi fuori dall'edificio mentre aspettavamo Austin quando la squadra della serie A uscì dalla porta.

Individuai Lauren, Lydia e Normani quasi subito.
La ragazza di colore si avvicinò a noi seguita dalle altre due «Che ne pensate dei nostri allenamenti?» chiese sorridente.
«Io..beh..penso di non aver mai visto qualcosa di simile, voglio dire, siete dei mostri in campo!» esclamò Dinah provocando le risate di tutte.
Mi fermai un attimo a guardare Lauren mentre rideva, teneva la bocca leggermente aperta mentre la sua risata echeggiava per tutto il luogo.
Sorrisi d'impulso e lei se ne accorse, non disse nulla..si limitò a distogliere lo sguardo. Poi il suo telefono squillò e quando vide il misterioso nome sullo schermo sorrise e si allontano di pochi metri da noi.
Mentre le ragazze parlavano fra di loro sentii Lauren che parlava al telefono.
«Domani?!..Sul serio?!..Oh cazzo avresti dovuto avvisarmi prima..Nonono, organizzerò qualcosa anche se potrebbe essere ben diverso dal ristorante che avevo in programma..Io..Oddio sono così felice! Non vedo l'ora di rivederti..Ci sentiamo dopo, ti amo tantissimo.» diceva mentre si mordeva le falangi delle dita da quella che sembrava essere tantissima felicità. Avevo capito con chi stava parlando grazie a quel 'Ti amo tantissimo'. Chiuse la chiamata e rimise il telefono in tasca tornando da noi e sussurrando qualcosa nell'orecchio di Normani e Lydia che spalancarono la bocca quasi stupite.

Heaven→Camren← (SOSPESA)Where stories live. Discover now