41.

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La mattina seguente mi alzai con un lieve mal di testa, durante la notte mi ero svegliata parecchie volte e in tutte Lauren era accanto a me. Aprii gli occhi, mi voltai immediatamente a guardare sul lato opposto del letto e notai che Lauren non c'era più; preoccupata, guardai l'orario sul piccolo orologio posto sul muro: erano le 10 del mattino, probabilmente si era alzata per fare colazione e non voleva svegliarmi.

Mi misi a sedere sul letto e in quel momento mi resi conto di essere completamente nuda. I ricordi di ciò che era successo la sera prima cominciarono ad annebbiarmi la mente e mi sentii arrossire. Avevamo davvero fatto l'amore.

I bei momenti passati insieme scomparvero non appena mi resi conto che sarei dovuta tornare a casa e discutere con mio padre di ciò che avevo scoperto.

Decisi di mettere momentaneamente da parte quel pensiero, mi rivestii con addosso solo la biancheria e la maglietta che Lauren mi aveva dato la sera prima per dormire.

Mi alzai e aprii la porta della camera, andando in bagno, per poi ritrovarmi, una volta uscita, nel piccolo andito che portava al salotto, cominciai a sentire una voce femminile parlottare al telefono.

<<Ho detto basta...finiscila...non ha senso continuare così...non voglio andare avanti, non in questo modo, ho accettato per farti un favore e non pensavo che sar...non ci provare...ne parliamo dopo...ciao.>>

Era la voce di Lauren, incuriosita aprii la porta che dava al salotto e la vidi seduta nel divano, con il televisore acceso su un canale di musica. Non appena sentì il rumore dell'anta che si apriva, si voltò e poggiò il telefono sul divano.

Aveva addosso una semplice tuta nera abbastanza larga, e una coda di cavallo a tenerle i capelli.

<<Buongiorno.>> mi salutò con un sorriso e appena notò che non indossavo dei pantaloni mi squadrò spudoratamente.

<<Giorno..>> mugolai, avvicinandomi a lei, mi sedetti nel divano e ne approfittai per accoccolarmi sul suo corpo. Mi cinse le spalle con un braccio e io sbadigliai <<Con chi parlavi al telefono?>> domandai in tono abbastanza innocente, non volevo risultare di nuovo una pazza gelosa.

<<Gabriel.>> rispose e fece per mostrarmi il suo telefono, ma la bloccai subito <<Mi fido.>> risposi, e lei annuì annunciando un piccolo sorrisetto.

<<Hai dormito tantissimo..>> mi fece notare, lasciandomi un bacio sulla fronte, feci spallucce e cominciai a giocare con le dita della sua mano <<Non tanto, tu come mai sei già sveglia?>>
<<Vado a correre alle 8 di mattina ogni sabato.>> rispose, questo spiegava il perchè indossasse una tuta.

<<E...>> iniziò alzandosi in piedi <<Sono passata da Starbucks e ti ho comprato la colazione.>> disse, indicando il vassoio coperto sul tavolo alle mie spalle.

<<Laureeen..non c'era bisogno...>> mi lamentai, in imbarazzo per via della sua gentilezza.

Lauren prese il vassoio dal tavolo, lo scoprì rivelando dei dolci pieni di zucchero, e tornò a sedersi accanto a me.

<<Non sapevo quali ti piacessero, perciò ne ho presi un paio diversi tra loro.>> mi fece notare e feci il labbruccio per via della vergogna, spostai il vassoio su un lato del divano e mi sbilanciai sul suo corpo per darle una serie di bacetti sulla guancia.

Lei scoppiò a ridere e mi prese dai fianchi, facendomi sedere sulle sue gambe.
Le cinsi il collo con un braccio e le lasciai un bacio a stampo sulle labbra <<Grazie...>>
<<Figurati, grazie a te.>> ridacchiò baciandomi di nuovo.
Nonostante la notte passata insieme, ogni volta che mi baciava mi ritrovavo a voler sempre di più, era come una calamita.
Approfondii il bacio e ne approfittai per abbassare leggermente la cerniera della sua giacca della tuta.

Heaven→Camren← (SOSPESA)Where stories live. Discover now